UN TESORO DI TESORIERE - LA LEGA CHIEDE 500 MILA EURO A BELSITO PER “DANNO D’IMMAGINE ALLE ELEZIONI” MA VISTI I RISULTATI ELETTORALI DELLE EUROPEE GLI DEVONO FARE UNA STATUA - PER CORROBORARE LA LORO TESI, GLI AVVOCATI DEL CARROCCIO HANNO CITATO ANCHE IL CALO DEL PARTITO ALLE POLITICHE DEL 2013 (4,08%, CONTRO L’8,29% DEL 2008), LEGANDOLO AI “NUMEROSISSIMI” ARTICOLI CHE HANNO DATO CONTO DELLO SCANDALO...

-

Condividi questo articolo


Maurizio Caprino per https://www.ilsole24ore.com

 

UMBERTO BOSSI E BELSITO UMBERTO BOSSI E BELSITO

Chissà se ora, a elezioni fatte e stravinte, gli avvocati della Lega chiederebbero lo stesso il risarcimento del danno d’immagine per il partito all’ex tesoriere, Francesco Belsito. E chissà se lo farebbero con le stesse argomentazioni usate poche settimane fa davanti al Tribunale di Genova. Fatto sta che ora i giudici, che si stanno occupando di un processo collaterale a quello per la maxi truffa dei famosi 49 milioni che la Lega deve restituire allo Stato in 76 anni, dovranno decidere anche sulla richiesta di 500mila euro a Belsito e ai suoi collaboratori.

 

La richiesta è stata presentata il 7 maggio scorso, nel bel mezzo dell’ultimo ciclone politico-giudiziario che stava colpendo la Lega appena prima delle elezioni per il caso Siri e gli arresti in Lombardia nell’inchiesta che ne sta lambendo anche il governatore, il leghista Attilio Fontana. Una coincidenza molto probabilmente fortuita. Ma è certo che ora, alla luce dell’ultimo risultato elettorale, la richiesta non appare tanto fondata.

 

UMBERTO BOSSI E FRANCESCO BELSITO UMBERTO BOSSI E FRANCESCO BELSITO

Infatti gli avvocati del Carroccio, Claudia Eccher e Filippo Marcenaro, hanno basato la dimostrazione del danno d’immagine sullo scandalo scoppiato nel 2012, quando emersero le irregolarità che hanno portato alle condanne, tra gli altri, per Belsito e l’ex leader Umberto Bossi. Per corroborare la loro tesi, hanno citato anche il calo della Lega alle Politiche del 2013 (4,08%, contro l’8,29% del 2008), legandolo ai «numerosissimi» articoli di giornale che all’epoca hanno dato conto dello scandalo. E ne hanno citati due come esempio, di cui uno del Sole 24 Ore.

FRANCESCO BELSITO FRANCESCO BELSITO

 

Fin qui, nulla di strano, se non l’incongruenza veniale di citare anche il calo elettorale del 2011, quando lo scandalo non era ancora noto al grande pubblico. Senonché, al termine del suo intervento, la difesa leghista ha affermato che «la notizia ha avuto e sta avendo ripercussioni ancora oggi». Vero: la storia dei 49 milioni ha fatto capolino più volte anche nell’ultima campagna elettorale. Solo che pare trattarsi di ripercussioni positive: la Lega ha appena chiuso le Europee al 34%.

 

salvini salvini

Insomma, un altro caso italiano in cui le condanne giudiziarie non si trasformano in sconfitte elettorali. E l’ultima conseguenza non si è fatta attendere: ieri dalla stessa Lega hanno avvertito che, se anche venisse condannato nel processo sulle spese pazze alla Regione Liguria, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi non si dimetterebbe come invece aveva dovuto fare Armando Siri, sottosegretario leghista dello stesso ministero fino al 10 maggio, quando fu estromesso dal governo perché indagato per corruzione in una vicenda di modifiche alla disciplina degli incentivi all’energia eolica.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."