giuseppe conte matteo renzi anna ascani alessandro zan anna rossomando

TIRA UNA BRUTTA CORRENTE NEL PD – ALLA FINE LETTA NON PROPORRÀ ALESSANDRO ZAN COME VICE DEL NEO-PRESIDENTE DELLA CAMERA, IL TURBO-CATTOLICO LORENZO FONTANA, MA DUE DONNE, ASCANI E ROSSOMANDO. COSÌ ACCONTENTA LE CORRENTI, CHE SI ERANO OPPOSTE ALLA CANDIDATURA DEL DEPUTATO ARCOBALENO – SI COMPLICA LA PARTITA DEL COPASIR PER GUERINI: RENZI VORREBBE PER SÉ LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE SUI SERVIZI SEGRETI, O IN ALTERNATIVA LA VIGILANZA RAI (SU CUI HA MESSO GLI OCCHI CONTE…)

Letta, unica via è unire le opposizioni, serve intesa

letta meme 56

(ANSA) - "L'unico modo di mettere in crisi la maggioranza è che le opposizioni siano unite. Ma se la maggioranza ha pronti gli ascari a sostituirsi, tutto è vano. Serve un'intesa la più ampia possibile per mettere in difficoltà la maggioranza, soprattutto al Senato. Noi abbiamo ridotto al minimo i toni aggressivi nei confronti delle opposizioni. Dobbiamo rivendicare questo atteggiamento, ma dobbiamo anche obbligare loro a stare sui temi. Le scelte dei presidenti delle Camere spinge verso una maggiore coesione e capacità di incisione da parte nostra". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta durante la riunione dei senatori dem. (ANSA)

letta meme 44

 

Parlamento: Letta propone riconferma capigruppo uscenti

(ANSA) - Il segretario del Pd Enrico Letta ha proposto ai senatori dem, con cui è riunito, una "scelta di continuità" che consiste in una riconferma di Debora Serracchiani capogruppo alla Camera e Simona Malpezzi al Senato. "Dobbiamo essere in grado di dare al prossimo gruppo dirigente libertà (più libertà di quella che io ebbi quando sono arrivato) sugli assetti dei gruppi parlamentari. Mi sembra rispettoso nei confronti di Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, quindi mi sento di suggerirvi una riconferma".

letta meme 32

 

Letta propone Rossomando e Ascani a vicepresidenze Camere

(ANSA) - "La mia scelta dipende anche dal fatto che noi abbiamo un vulnus di genere. Per questo anche per la vicepresidenza la mia proposta è di riconfermare Anna Rossomando come vicepresidente del Senato. Anche alla Camera proporrò una vicepresidente donna, tra le figure più rappresentative del nostro partito". Lo ha detto il segretario dem Enrico Letta ai senatori dem, dopo aver chiesto la riconferma delle due capogruppo. Alla Camera l'ipotesi è di Anna Ascani vice.

 

I DUELLI TRA LE OPPOSIZIONI

Carlo Bertini per “la Stampa”

 

ANNA ASCANI LUCIANO NOBILI

Dicono dalle parti del Terzo Polo e del Pd che a Matteo Renzi non dispiacerebbe affatto conquistare la presidenza del Copasir, la commissione sui servizi segreti; e che in subordine vorrebbe la presidenza della commissione di Vigilanza Rai per Maria Elena Boschi.

 

Dicono che il dem Lorenzo Guerini, ministro della Difesa uscente, avrebbe fiutato la trappola e che per questo non scommette di poter tornare a fare il presidente del Copasir: visto che per farsi eleggere serve la maggioranza dei componenti della commissione bicamerale, divisi equamente (cinque e cinque) tra maggioranza ed opposizione.

 

ANNA ASCANI

Chi tra Renzi e Guerini avrebbe più appeal sulla maggioranza? Questa è la domanda che circola nei corridoi del Senato. Questo spaccato dice qualcosa sulla guerra tra le opposizioni, tutti contro tutti, Pd-M5s e Terzo Polo. Con i primi due sospettati di essersi accordati per spartirsi le cariche apicali: ovvero due vicepresidenze e un questore a ciascuno dei due partiti in ognuna delle Camere.

 

E con il Terzo polo che grida allo scandalo, minacciando di andare da Mattarella e di non partecipare al voto sui vicepresidenti tra una ventina di giorni. «Gli accordi istituzionali - accusa Renzi - devono garantire tutte le minoranze. Se Pd e Cinque Stelle ci tenessero fuori sarebbe un atto di gravità inaudita».

ANNA ROSSOMANDO

 

Caustica la risposta di Francesco Boccia: «Se si pretende con il 4,5% di ottenere una vicepresidenza del Senato che andrebbe ai gruppi maggiori è un po' troppo. Possono accedere alle cariche dei questori e segretari d'aula». E in ogni caso, come sempre il problema è politico: «Noi avevamo proposto un coordinamento delle opposizioni, loro e Conte hanno detto di no. Se c'è intesa politica, anche gruppi con dimensione numerica limitata possono avere un riconoscimento significativo sulle nomine. Se ognuno va per conto suo, allora comandano i numeri elettorali».

 

Chiaro e semplice: come a dire, non volete fare un patto in cui il Pd avrebbe la regia in quanto partito maggiore e allora… Il tutto mentre nei Cinque Stelle infuria la battaglia per le vicepresidenze (Patuanelli in pole, Appendino fuori) e nel Pd infuria la battaglia anche sui capigruppo. Letta vuole che siano quattro donne a ricoprire le cariche, ma il pallino delle trattative deve ancora fermarsi sulla casella fine. E il vento soffia.

 

debora serracchiani a dimartedi

In ore febbrili di trattative, che si chiuderanno con il voto segreto di oggi in entrambi i gruppi di Camera e Senato, emergono due schemi: un piano A, che vede il congelamento delle capogruppo uscenti, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, entrambe di area centrista, nominate da Letta un anno fa.

 

In questo caso, verrebbe congelata anche la carica di vicepresidente del Senato per Anna Rossomando, di area Orlando, mentre la vicepresidenza della Camera andrebbe a Nicola Zingaretti. Un piano gradito alle correnti, perfino quella di Franceschini, che avrebbe il posto di questore per il senatore al terzo mandato, Bruno Astorre.

 

simona malpezzi

Ma poco gradito a Guerini per i motivi di cui sopra. Per non dire del fatto che i vari big del partito potrebbero non gradire che solo uno di loro, Zingaretti, assuma una carica apicale. Quindi c'è un piano B, gradito a Letta: Serracchiani vicepresidente della Camera e Anna Ascani capogruppo alla Camera, Anna Rossomando vicepresidente del Senato e Valeria Valente capogruppo.

 

GIUSEPPE CONTE PADRE PIO MEME

Nome quest' ultimo sub judice, tanto che girano anche quelli di Beatrice Lorenzin, vicina a Lettam e di Cecilia D'Elia, vicina a Zingaretti, ma priva di esperienza parlamentare. Le ipotesi si sprecano, come quella (smentita dal Nazareno) che vedrebbe la nomina a vicepresidente del Senato di Marco Meloni, braccio destro di Letta; con Anna Ascani e Valeria Valente capigruppo. In questo schema Zingaretti resterebbe in pole per la Camera, Orlando verrebbe «ricompensato» con la carica di questore affidata al suo fedelissimo Andrea Martella. Del monito di Luigi Zanda sull'autonomia dei gruppi pare resti ben poco.

enrico letta giuseppe conte matteo salvini matteo renzi meme by carlomeme su matteo renzi araboRENZI BIN SALMAN MEME

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…