toga magistrati magistrato

TOGA? NO PARTY - RIFORMA DELLA MAGISTRATURA: CARRIERE ''QUASI'' SEPARATE, NIENTE FUNZIONI GIUDICANTI PER CHI HA FATTO POLITICA. CESSATO IL MANDATO, SVOLGERÀ FUNZIONI AMMINISTRATIVE A PARITÀ DI STIPENDIO. CHI SI CANDIDA SENZA ESSERE ELETTO NON POTRÀ PER TRE ANNI LAVORARE NELLO STESSO UFFICIO GIUDIZIARIO DI PRIMA - CAMBIA L'ELEZIONE DEL CSM, CON SPINTA SUL BIPARTITISMO: AREA VS MAGISTRATURA INDIPENDENTE, IN MEZZO QUEL CHE RESTA DI UNICOST, LA CORRENTE CHE FU DI PALAMARA. MENTRE DAVIGO…

 

magistrato

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa

 

La riforma della magistratura muove il suo primo passo. In settimana dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri. Ma c' è una falla nel testo concordato in due lunghi vertici di maggioranza. I grillini sostengono il divieto per ex ministri, sottosegretari e parlamentari di essere eletti al Csm. È previsto nel testo, filtra in serata. Falso, ribatte il Pd: era nella prima bozza di Bonafede, gli altri tre partiti della maggioranza l' hanno bocciata. Falla non da poco, se dovesse preludere all' ennesimo affondo contro David Ermini, vicepresidente del Csm ed ex deputato Pd. Come il predecessore Giovanni Legnini. Entrambi immortalati nelle chat di Palamara.

 

LUCA PALAMARA DA GILETTI

La riforma sarà un disegno di legge delega, come per le riforme dei processi civile e penale, già in Parlamento. L' accordo è di non blindare il testo di partenza, ma vista l' aria che tira (Salvini e Meloni che strattonano il Quirinale, Berlusconi a rimorchio, la Casellati che rilancia il sorteggio del Csm, incostituzionale per gran parte della dottrina) è più facile il dialogo con magistrati e avvocati che con l' opposizione.

La riforma ha 4 gambe: nomine giudiziarie, carriere dei magistrati, rapporti con la politica, elezione del Csm.

 

La prima nasce direttamente dal caso Palamara. Obiettivo: modificare l' iter delle nomine giudiziarie, imponendo al Csm l' applicazione dei principi di trasparenza come per ogni normale procedura amministrativa, il rigoroso ordine cronologico (per disincentivare accordi a pacchetto tra correnti), l' audizione dei candidati (per Roma, un anno fa, l' aveva chiesta invano Mattarella), il parere degli avvocati e dei magistrati del territorio, un' età più matura e una professionalità certificata per i posti più ambiti, una limitazione della discrezionalità nella valutazione dei curricula (da cui nascono caterve di ricorsi al Tar).

 

concorso magistratura 9

Sulle carriere, la novità «a effetto» è la riduzione da quattro a due, nell' intera carriera, delle finestre per passare da pm a giudice e viceversa. Separazione di fatto delle carriere, ma non rivoluzione. Il Csm già privilegia la continuità di funzioni: per un posto di Procuratore, è meglio vista un' intera carriera da pm piuttosto che una intervallata da un' esperienza da giudicante. Alla faccia della sventolata «cultura della giurisdizione».

Previste regole più stringenti per l' accesso in Cassazione, terreno di scontro/accordo tra correnti (nel Csm ancora fumano gli ardori dell' ultima infornata), e per le valutazioni di professionalità, sovente improntate al «todos caballeros».

 

Cambia anche il giudizio disciplinare: più oneri per i capi degli uffici, possibile riabilitazione a fini di carriera in caso di sanzioni lievi.

palamara boschi legnini

La questione delle «porte girevoli» tra politica e magistratura (ordinaria, amministrativa e contabile) viene affrontata ampliando le ipotesi di ineleggibilità. La novità (questa sì, storica) è che i magistrati che hanno ricoperto incarichi di premier, ministri, parlamentari nazionali o europei, presidenti assessori o consiglieri regionali, sindaci di città con oltre 100mila abitanti non indosseranno più la toga: cessato il mandato, svolgeranno funzioni amministrative a parità di stipendio.

 

Chi si candida senza essere eletto non potrà per tre anni lavorare nello stesso ufficio giudiziario di prima, né in altro ufficio legato al collegio elettorale, oltre al divieto di concorrere per posti direttivi. Sosta ai box anche per 4 anni per gli ex membri del Csm e per 2 anni per i magistrati (circa 200) rientrati dal «fuori ruolo» negli staff di Palazzo Chigi, ministeri e Regioni.

 

Quanto al Csm, la bozza prevede l' aumento dei consiglieri da 24 a 30 (invariata la proporzione: due terzi togati, un terzo eletti dal Parlamento). Vietato far parte della sezione disciplinare, ampliata e riorganizzata, e della commissione nomine. Le due più ambite: nominare e punire.

ermini eletto vicepresidente del csm 3

 

Cambia il sistema elettorale, che diventa un maggioritario vagamente francese: non più collegio unico nazionale, ma 20 collegi territoriali senza liste e con voto personale. Se al primo turno nessuno prende il 65%, si va al ballottaggio a due.

 

Nobile intento destrutturare le correnti e favorire candidati indipendenti. Ma l' eterogenesi dei fini potrebbe rinsaldare i potentati locali e favorire desistenze più o meno occulte (nel 2018 il voto in Cassazione fu capolavoro di trasversalismo).

 

mario suriano, marco mancinetti, piercamillo davigo

A occhio, l' effetto sarà la spinta verso un bipartitismo giudiziario: da una parte i progressisti di Area, dall' altra un blocco conservatore egemonizzato da Magistratura Indipendente. In mezzo (come la Dc nel 1994) quel che resta di Unicost, corrente che fu di Palamara. Non a caso tra i più fieri avversari del maggioritario c' è Autonomia e Indipendenza, la corrente più giovane e meno organizzata.

Così com' è, la riforma Bonafede rischia di far comodo più a Cosimo Ferri che a Piercamillo Davigo.

cosimo ferri 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...