TOSCANA (IN)FELIX! - LA REGIONE ROSSA PER ECCELLENZA AFFONDA SOTTO I COLPI DELLE INCHIESTE SULLA SANITÀ E DELLE GIUNTE A GUIDA PD CHE IMPLODONO (LIVORNO, AREZZO, SIENA) - IL SIMBOLO DEL CROLLO DEL SISTEMA PCI-PDS-DS-PD A CHIANCIANO TERME: DA FIORE ALL’OCCHIELLO DEL TURISMO TERMALE DI SIENA A RICETTACOLO DI FALLIMENTI, RICICLAGGIO MERIDIONALE, INCENDI IN STILE AVVERTIMENTO MAFIOSO - E LA CRISI DEL MONTE DEI PASCHI RISCHIA DI SUONARE IL DE PROFUNDIS PER UN’INTERA REGIONE…

Giuseppe Oddo per "il Sole 24 Ore"

Grandi saldi di fine stagione. A Chianciano Terme si svende tutto: hotel, ristoranti, case, negozi. Un'intera città è sull'orlo dell'insolvenza. Un albergo in asta giudiziaria te lo tirano dietro a 300 euro al metro quadrato, meno del prezzo di un rudere in una sperduta località di campagna, ma di acquirenti nemmeno l'ombra.

Così gli edifici si ammalorano, la cittadina vivace d'un tempo si svuota. L'asse viario principale, che conduce a Piazza Italia, e le vie intorno sono un cimitero di "vendesi" e "affittasi", di alberghi malamente ristrutturati in appartamenti rimasti invenduti, di saracinesche abbassate, finestre sbarrate, serrande sgangherate. C'era una volta un cinema: chiuso anche quello.

Vuoti i bar, rari i passanti. Il paese non offre svaghi. Il consiglio comunale ha deliberato lo stato di crisi chiedendo aiuto al governo, ma gli ammortizzatori sociali per i distretti industriali sono esclusi dalla legge.
Il declino è cominciato nel 1992, con la soppressione del congedo straordinario per motivi di salute che permetteva ai lavoratori dipendenti di usufruire delle cure termali, con spese a carico dello Stato, senza intaccare i giorni di ferie. Poi, nel 2008, è arrivata la recessione ed è stata la mazzata definitiva.

Il tracollo dell'economia locale ha subito un'accelerazione. Le presenze per terapie idrocliniche (con acque minerali) sono passate da 500mila a 255mila al giorno. Le strutture ricettive erano 332 nel 1992 e sono scese a 189 nel 2010. «Oggi sono meno di 150», sostiene Simonetta Mencarelli, presidente dell'Associazione albergatori.

«Prima Chianciano rappresentava un terzo della ricettività di tutta la provincia di Siena, oggi appena un decimo», dice Daniele Barbetti, consigliere dell'associazione e azionista del Grand Hotel Ambasciatori. Gli occupati diretti sono scesi a mille, tutti stagionali. Vent'anni fa erano il doppio. La città della salute è diventata una citta' fantasma, frequentata solo da anziani e in numero sempre più esiguo.

La società di gestione delle terme sopravvive grazie al Monte dei Paschi, suo principale azionista, che ne ripiana le perdite. «Altrimenti porteremmo i libri in Tribunale», ammette il presidente delle Terme di Chianciano, Sirio Bussolotti, ex consigliere regionale del Pd.
Prosegue la Mencarelli: «Nel giugno 2010 e nel novembre 2011 abbiamo chiesto al Comune la revisione dei valori catastali degli immobili ai fini dell'Ici. Ora l'Imu ci farà saltare tutti. Il mio albergo ha 200 posti letto. Di solito in questo periodo riuscivo a occuparne 130. Adesso non ho neanche 50 ospiti».

E va ancora bene perché siamo in giugno. Ad agosto scadranno le rate di mutuo e, se gli incassi non aumenteranno, scatteranno i pignoramenti. La disperazione ha spinto proprio ieri un ristoratore al suicidio. Per motivi economici, ha lasciato scritto. La banca gli chiedeva di rientrare ed era in attesa di una cartella esattoriale da Equitalia.

A peggiorare le cose è la concorrenza sleale di chi offre una pensione completa a 15-20 euro al giorno. Racconta Andrea Marchetti, consigliere comunale del Pdl: «È gente che arriva dal Sud, prende in gestione strutture alberghiere, butta giù i prezzi, tratta i clienti malissimo, non versa i contributi all'Inps e dopo un po' taglia la corda». C'e' chi teme che queste incursioni mascherino attività di riciclaggio.

Il crollo dell'economia locale espone Chianciano alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Corre voce di imprenditori finiti nelle maglie dell'usura. La Procura di Montepulciano ha indagato su un paio di incendi dolosi avvenuti nel circondario: avvertimenti mafiosi.

Un frequentatore abituale di queste zone ci segnala un recente via vai settimanale di vecchietti provenienti in pullman da Cechia e Ungheria, allettati da un viaggio in Italia ad appena 300 euro e poi, dopo la sistemazione in albergo, spennati a dovere con supplementi per visite giornaliere a Roma, Firenze e altre località turistiche e con la vendita serale in hotel di oggetti per la casa e mobili recapitati a domicilio, a suon di migliaia di euro.

Spiega Paolo Batelli, proprietario dell'Hotel Iris: «Già non abbiamo più margini, figuriamoci se possiamo competere con questi prezzi. Siamo di fronte a un'emergenza sociale sottovalutata dalla pubblica amministrazione, che coinvolge anche Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Quirico, Cetona, Torrita di Siena, Sinalunga». Chianciano non arriva a 8mila abitanti, ma con le terme, nei suoi momenti migliori, ha distribuito lavoro a un bacino di 20mila persone.

La politica accusa gli imprenditori di non avere reinvestito gli utili nel periodo delle vacche grasse, quando fu raggiunto il tetto di un milione e 800mila presenze. Molti alberghi sono rimasti fermi nel tempo: stessi arredamenti, stessi infissi, stesse stanze disadorne. La loro offerta è ancora oggi legata alla stagione delle terme (da aprile ad ottobre). Parecchi non sono in regola con le norme antincendio e non hanno né una jacuzzi né una sala riunioni.

C'è però il rovescio della medaglia: le aziende che hanno ampliato l'offerta di servizi, slegandola dalla stagione termale, oggi sono le prime ad essere penalizzate, perché da un lato incombono i mutui, dall'altro c'è una città che non offre niente al di là delle cure. Le sue forme di accoglienza sono rimaste quelle di quarant'anni fa, le strade sono dissestate, l'erba invade i marciapiedi.

Piazza Italia in pieno giugno è recintata per lavori in corso. Lo stesso modello di gestione delle terme è legato quasi esclusivamente ai trattamenti sanitari (acqua da bere e fanghi), se si eccettua il centro benessere con le sue scarse 60mila presenze l'anno. L'offerta turistica potrebbe essere ampliata con lo sfruttamento delle sorgenti d'acqua calda.

Ma la costruzione delle piscine termali procede da anni tra clamorosi errori costruttivi (hanno sbagliato l'altezza delle vasche), demolizioni e contenziosi con il progettista. Un mare di soldi buttati. Dopo tutte queste peripezie dovrebbero essere inaugurate finalmente quest'anno, in ottobre.

«È il fallimento di un'intera amministrazione», denuncia Paolo Michelangeli, titolare dell'Hotel Continentale. Altrove sarebbe successo il finimondo. A Chianciano tutto sembra inamovibile. La sinistra (ieri il Pci, oggi il Pd) gestisce la cosa pubblica con metodi clientelari, anche se il commissariamento del Comune di Siena e le tensioni finanziarie del Monte dei Paschi potrebbero avere l'effetto di un terremoto per l'intera provincia.

Tuttavia una crisi sociale di queste dimensioni non è risolvibile con il solo intervento della giunta. Dice Bussolotti: «Ci vorrebbero scelte straordinarie da parte di Stato e Regione. Forse bisognerebbe riconsiderare la proposta di legge che dichiara zone franche le città come Chianciano. Sarebbe un incentivo non da poco per chi ha voglia di investire e innovare». E conclude: «Dobbiamo invogliare le grandi catene alberghiere a venire qui. Altrimenti non ne usciremo».

 

chianciano terme Chianciano Terme mappa Chianciano Terme centro storico toscanaagriturismo

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…