raffaele mincione becciu

I TRAFFICONI VATICANI NON SE NE ANDRANNO SENZA DARE BATTAGLIA - IL PAPA VORREBBE CHIUDERE LO SCANDALO DEL PALAZZO DI LONDRA IL PRIMA POSSIBILE. MA MINCIONE METTE IN MEZZO MONSIGNOR PENA PARRA, SUCCESSORE DI BECCIU: ''C'È UNA FOTO DI TORZI CON IL PAPA. HA AVUTO QUESTO INCARICO DA PENA PARRA, CHE IMMAGINO VERRÀ ARRESTATO, VISTO CHE È LUI AD AVER DELEGATO IL BROKER''

MONSIGNOR EDGAR PENA PARRA

Massimo Franco per il ''Corriere della Sera''

 

Il Papa vorrebbe che lo scandalo del palazzo di Londra si chiudesse quanto prima, magari entro giugno: con nomi e cognomi dei responsabili di quella che si configura come una «stangata». Ma è improbabile che si rispettino i tempi rapidi chiesti da Francesco alla giustizia della Santa Sede. Lo scaricabarile su un'operazione che odora di truffa sta impazzando. «Si fronteggiano ex e nuovo Sostituto della Segreteria di Stato», sostiene una delle persone coinvolte, «con lo Ior sullo sfondo ed i Promotori e la Gendarmeria che tessono la propria narrativa».

 

 Ma evocare i nomi del cardinale Giovanni Angelo Becciu, l'ex, e di monsignor Edgar Pena Parra, attuale Sostituto, rischia di semplificare un conflitto combattuto con la pletora di mediatori e finanzieri coinvolti nella compravendita dell'edificio in Sloane Avenue 60. Dietro quell'«affare» che avrebbe fatto spendere finora al Vaticano 350 milioni di euro per un palazzo comprato nel 2012 da una società a circa 150, affiora un mondo pronto a difendersi nel momento in cui si sente minacciato.

RAFFAELE MINCIONE

 

Jorge Mario Bergoglio è tuttora deciso a raddrizzare le finanze vaticane dopo i tentativi compiuti in oltre sette anni. Il nuovo codice sugli appalti ne sarebbe la controprova. In più, sta per nominare un numero due all'Apsa, la cassaforte immobiliare della Santa Sede. E sembra volere rilanciare le riforme affidate nel 2014 al cardinale australiano George Pell; ma interrotte bruscamente dal processo per molestie, con l'assoluzione di Pell in appello a Melbourne, e dal siluramento quasi in contemporanea del revisore dei conti Libero Milone, nel 2017.

 

Ma del processo a Pell, un amico di Francesco sostiene che è stato imbastito «con cannoni australiani e munizioni vaticane»: come dire che qualcuno aveva interesse a metterlo fuori gioco per colpire lo stesso pontefice. La sensazione è che ora la guerra tra cordate finanziarie sia esplosa di nuovo. Dopo l'arresto del mediatore Gianluigi Torzi, al termine di un drammatico interrogatorio di alcuni giorni fa in Vaticano, lo scontro si è inasprito.

 

angelo becciu papa francesco

E' stata fatta filtrare la notizia che Francesco il 26 dicembre del 2018 ha incontrato Torzi e la famiglia a Casa Santa Marta, la sua residenza vaticana, con tanto di foto. E il finanziere Raffaele Mincione, ex proprietario del palazzo dello scandalo, ha evocato ricadute traumatiche dell'inchiesta in corso. Il 6 giugno ha dichiarato all'agenzia Adnkronos: «C'è una foto di Torzi con il papa, io ce l'ho. Ha avuto questo incarico da Pena Parra, messo dal papa. Pena Parra verrà arrestato, immagino, insieme a Torzi, visto che è lui che ha delegato».

 

E ancora: «Lì è in corso una guerra politica, giusto? Il papa va d'accordo con Becciu? No. E chi ha messo il papa al posto di Becciu? Pena Parra. Ecco, il palazzo lo ha comprato lui, che è arrivato dopo quell'altro, su ordine del papa». Troppo semplice, forse. Viene il dubbio che sia un tentativo di scaricare sul passato recente operazioni partite all'inizio del pontificato. Si indovina un formicaio di interessi opachi, sfiorati dalle ultime decisioni papali. Si parla di documenti coi quali da Casa Santa Marta sono stati autorizzati i movimenti di denaro dell'Obolo di San Pietro per gli investimenti immobiliari.

LA LETTERA DI ENRICO CRASSO A ANGELO BECCIU

 

E si conferma la sensazione che la cerchia bergogliana sia infiltrata e usata da personaggi a dir poco controversi, ecclesiastici e non, col pontefice strattonato da segnali contrastanti. La vera domanda è come mai, per decidere alcuni investimenti all'estero, il Vaticano si infili in vicende così opache. Il pasticcio immobiliare rimanda a mediazioni nelle quali appaiono e scompaiono decine di milioni di euro; e passaggi azionari nei quali non è chiaro se alcuni esponenti della Santa Sede siano vittime o complici, o entrambe le cose. La magistratura sta cercando cinque milioni di euro scomparsi nella trattativa tra Torzi e il Vaticano.

 

raffaele mincione

Ma probabilmente ci sono altri rivoli di denaro da rintracciare all'estero. L'esito non è scontato. Tra l'altro, ci si chiede chi in futuro accetterà di farsi interrogare in Vaticano, col rischio di essere messo in carcere. Il papa appare deciso ad andare fino in fondo: ne va della credibilità di un pontificato che sulle riforme ha vissuto alti e bassi; e che nei giorni scorsi ha potuto registrare il raddoppio degli utili dello Ior, saldamente in mano al direttore «bergogliano» Gianfranco Mammì.

 

Anche all'Apsa, come accennato, aspettano la nomina del nuovo numero due: un «laico» italiano. Ma intanto a metà maggio, finito l'isolamento per il Covid-19, i dipendenti hanno avuto una sorpresa: sarebbe ricomparso monsignor Gustavo Zanchetta, amico di Bergoglio, contro il quale la magistratura argentina ha spiccato nel novembre del 2019 un mandato di cattura per abusi sessuali. Zanchetta, nominato «assessore» dell'Apsa nel 2017, avrebbe ripreso il suo lavoro: un altro dei misteri di questa fase.

GIANLUIGI TORZI

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”