giancarlo giorgetti

TROPPE PROMESSE E POCHI FONDI: PER LA MANOVRA I CONTI NON TORNANO – AL MOMENTO MANCANO ALL’APPELLO ALMENO 10 MILIARDI PER LA LEGGE DI BILANCIO DA 25 MILIARDI: 15 SARANNO FINANZIATI IN DEFICIT, IL RESTO DOVRÀ ARRIVARE DA NUOVE TASSE E TAGLI – LA DEFENESTRAZIONE DEL RAGIONIERE DELLO STATO, BIAGIO MAZZOTTA, NEL MOMENTO CRUCIALE PER LA FINANZIARIA, RENDE PIÙ COMPLICATO L’ITER. LA SOSTITUTA, DARIA PERROTTA, SARÀ OPERATIVA SOLO DALLA PROSSIMA SETTIMANA…

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “La Stampa”

 

giorgia meloni e matteo salvini alla camera

Se le promesse di Matteo Salvini dovessero tramutarsi tutte in realtà, Giorgia Meloni sarebbe nei guai. «Stiamo già lavorando per abbassare le tasse, tagliarle agli autonomi, superare i vincoli della legge Fornero», spiegava ieri sui suoi (molti) canali social. [...]

 

Per mettere a punto la legge Finanziaria del 2025 il governo ha a disposizione circa un mese. La cattiva notizia è che non sarà facile far tornare i conti: questo autunno occorre prendere impegni molto precisi con la Commissione europea per i prossimi sette anni. La buona notizia è che quella trattativa non sarà gestita dal nuovo esecutivo comunitario, bensì da quello uscente, il cui responsabile dell'Economia è l'italiano Paolo Gentiloni.

 

iter della legge di bilancio - la stampa

C'è poi un altro dettaglio che viene in aiuto del governo: dopo lo scioglimento a sorpresa dell'Assemblea nazionale, la Francia è ancora senza governo. Se Emmanuel Macron non accelererà con le consultazioni, c'è il rischio che Parigi non possa rispettare la scadenza di metà settembre per la presentazione della legge di Bilancio: è probabile che in quel caso la Commissione si mostri tollerante verso tutti gli altri partner.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

Con sprezzo del pericolo, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ottenuto pochi giorni fa le dimissioni dalla guida della Ragioneria dello Stato di Biagio Mazzotta, con cui i rapporti erano ormai tesissimi. Colei che lo sostituirà - il capo dell'ufficio legislativo del Tesoro Daria Perrotta - sarà operativa solo dalla prossima settimana. Benché stimata a destra e a sinistra, Perrotta avrà addosso gli occhi di molti e dovrà mostrarsi particolarmente attenta: il passaggio da un ufficio di diretta collaborazione del ministro alla struttura che custodisce la stabilità dei conti pubblici non è banale.

 

Nelle ipotesi più prudenti, la Finanziaria per il 2025 varrà circa 25 miliardi di euro. Grazie al nuovo patto di Stabilità, Giorgetti potrà finanziarne in deficit circa quindici miliardi, euro più, euro meno. Il resto - sempre in ossequio alle nuove regole - dovrà arrivare da nuove tasse o minori spese. A dare una mano al governo sarà il buon andamento delle entrate fiscali, anche se al Tesoro c'è molta cautela in attesa dei dati aggregati di fine mese.

 

DARIA PERROTTA

Non è chiaro se il governo avrà la forza di imporre nuovi tagli, oltre a quelli già programmati con la precedente Finanziaria. Una delle ipotesi più concrete - la confermava nei giorni scorsi il sottosegretario Federico Freni - è quella di un nuovo taglio alla giungla delle agevolazioni fiscali sopra un certo limite di reddito.

 

Fra gli esperti c'è poi chi propone di aumentare le tasse di successione, le cui aliquote in Italia sono bassissime, fra il 4 e l'8 per cento. «In materia siamo di fatto un paradiso fiscale», spiega un tributarista che preferisce non essere citato. Su questo il governo dà l'impressione di andare in direzione opposta.

 

I NUMERI E I PROVVEDIMENTI DELLA LEGGE DI BILANCIO 2024

Lo prova l'ultima bozza del decreto fiscale che modifica l'articolo tre del testo unico sulle successioni. In breve: sin dal 2007 è di fatto garantita l'esenzione dal pagamento della tassa per gli eredi di aziende o di società controllanti di aziende, pur fra interpretazioni contrastanti di Agenzia delle Entrate e Corte di Cassazione. Il compromesso proposto in sede tecnica è stato quello di confermare l'esenzione, ma solo fino al 51 per cento delle quote.

 

L'ipotesi avallata dal governo permetterebbe invece di continuare a garantire la piena esenzione. La norma - così si racconta nei palazzi - sarebbe un regalo agli eredi Berlusconi, i quali diversamente si vedrebbero applicare in maniera retroattiva una tassa su parte delle quote delle società che controllano Fininvest. Il condizionale è d'obbligo, perché la versione definitiva della norma non è ancora stata pubblicata in Gazzetta ufficiale. [...]

LA PARTITA DEL CUORE NEL CENTRODESTRA - MEME BY SARX88

BIAGIO MAZZOTTA - DARIA PERROTTA

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...