giovanni toti

TUTTI A BORDO CON TOTI - NEL SUO PARTITINO “CAMBIAMO!” (CHE I SONDAGGI DANNO A UN MISERO 2%) POTREBBE ESSERE IMBARCATO ANCHE GIGGINO CESARO, DETTO ‘A PURPETTA, PER OFFRIRE UNA STAMPELLA DI PREFERENZE AL SUD - DENTRO ANCHE QUAGLIARIELLO, IN QUOTA ACCADEMICI SENZA VOTI -  SE CESARO ABBRACCIA TOTI, SARÀ UN SEGNALE ANCHE PER I PARLAMENTARI CAMPANI DI FORZA ITALIA FEDELI A MARA CARFAGNA…

giovanni toti in crescita

1 - TOTI RECLUTA GIGGINO 'A PURPETTA E OFFRE AL CAPITANO LA STAMPELLA CHE AFFONDA B.

Ilaria Proietti per il “Fatto quotidiano”

 

Fanno sul serio. Giovanni Toti e i suoi pretoriani hanno preso appuntamento con il notaio per domani alle 11. Appuntamento in via Ulpiano a Roma per formalizzare la nascita di Cambiamo!. Il nome scelto per il partito "che si collocherà a sinistra della Lega" come spiega al Fatto un totiano della prima ora come Paolo Romani. Che è stato ministro nei governi Berlusconi di cui parlamentare dal 1994 e tra gli uomini-macchina di Forza Italia, la creatura di B. al centro di un forte attacco che rischia di erodere dall' interno gli azzurri.

FRATELLI CESARO

 

Perché accanto all'iniziativa apertamente di marca filosalviniana di Giovanni Toti e dei suoi, sono all'opera gli stessi uomini di Matteo Salvini . Che ormai apertamente si fanno avanti con pezzi da novanta dei gruppi parlamentari forzisti per chiedere una sola cosa: che abbandonino la barca per mettersi in proprio. Magari come componente autonoma del gruppo Misto, ovviamente al servizio permanente ed effettivo del Carroccio.

 

gaetano quagliariello

Ovviamente non si tratta di consigli disinteressati né per chi li dà né tantomeno per chi li riceve. Perché in cambio i deputati ma soprattutto i senatori forzisti che sono più preziosi (dati i numeri ballerini della maggioranza a Palazzo Madama) si sentono offrire la promessa esplicita di una rielezione certa che oggi l' ex Cavaliere non può garantire quasi a nessuno, in caso si tornasse al voto. È successo a moltissimi e persino a Gilberto Pichetto Fratin che è il tesoriere di Forza Italia al Senato. Un'offensiva quella di Salvini nei confronti delle truppe malconce di Silvio Berlusconi ormai esplicita.

 

FEDELE CONFALONIERI GIOVANNI TOTI

Che fa il paio con quella di Toti che ha deciso di fondare un suo partito dopo aver tentato inutilmente la scalata a Forza Italia. E ora al governatore ligure serve mostrare i muscoli oltre il cervello di Gaetano Quagliariello presidente della Fondazione Magna Carta fondata da Marcello Pera: iscritto a Forza Italia dal 1994, portato in gloria all' epoca in cui nel partito andavano di moda i professori universitari, meglio se costituzionalisti.

 

Anche lui Quagliariello (che già in passato si era allontanato da Berlusconi per mettersi con Angelino Alfano in Ndc) è tra i senatori forzisti che hanno deciso di seguire Toti in questa avventura. Ma al governatore della Liguria servono soprattutto organizzazione nei territori e i voti per accreditarsi come interlocutore del Capitano. Specie al sud dove la Lega è ancora debole.

toti carfagna

 

Ed è per questo che punta bersagli grossi da reclutare, imbarcando il più possibile tra chi, tra le file forziste, nelle regioni e tra gli amministratori locali, pesa. Come il senatore Luigi Cesaro , al secolo Giggino 'a purpetta che in Campania è il ras delle preferenze di Forza Italia. E che è pronto a saltare sulla scialuppa totiana del "Cambiamento", almeno a sentire quanti, per conto del governatore ligure, lo corteggiano senza tregua. E che sono convinti che cederà a brevissimo.

 

toti carfagna

Ieri alla buvette di Palazzo Madama, dove era in corso il voto di fiducia sul dl sicurezza (i totiani si sono astenuti) 'A purpetta è stato marcato stretto da Luigi Vitali e da un altro totiano meno noto. Che lo braccavano nemmeno fossero i due sbirri della favola di Pinocchio. Vitali che di Berlusconi è stato potente sottosegretario alla Giustizia (e che per un nulla non è diventato vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura), non l'ha mollato un attimo. Alla fine è sembrato soddisfatto e assai speranzoso di quagliare l'operazione Cesaro.

 

giovanni toti in tuta con berlusconi

Tanto chirurgicamente micidiale da far potenzialmente implodere Forza Italia. Perché se, come pare, Cesaro accetterà di vestire la casacca totiana, questo sarà un segnale anche per i parlamentari della roccaforte forzista campana, fedeli a Mara Carfagna . E a quel punto, è il ragionamento che fanno in molti, "Mara" stessa che farà? Berlusconi l'ha maltrattata accusandola di essersi montata la testa e di coltivare prospettive personali incompatibili con la sua leadership.

 

"È il momento di scegliere: chi ci sta deve dirlo ora" chiosa Vitali che sta trattando con Cesaro. Che è una potenza e lo sanno tutti: basta ricordare le ultime elezioni in Campania del 2015 dove in corsa era suo figlio Armandino. Brigando il giusto e facendo quattro o cinque telefonate, il suo ragazzo è stato eletto a Palazzo Santa Lucia con una valanga di preferenze. Che non sono mai mancate a Cesaro senior che a marzo è stato rieletto in Parlamento.

 

2 - GIOVANNI TOTI, BRUTTE NOTIZIE SUL SUO PARTITO: ARRIVA A SALVINI E BERLUSCONI IL SONDAGGIO CHE LO VEDE AL 2%

Da https://www.liberoquotidiano.it

 

giovanni toti marco bucci edoardo rixi matteo salvini

Matteo Salvini non si sbilancia troppo sull'addio di Giovanni Toti a Forza Italia. Il ministro dell'Interno sembra aver capito che quel progetto ancora poco delineato è solo uno spauracchio destinato a durare poco. Ad avvalorare questa tesi c'è il sondaggio finito nelle mani dei leghisti e di Silvio Berlusconi, che dà a Cambiamo insieme (se così si chiamerà) circa il 2 per cento. In Liguria la forza elettorale di Toti è stimata dallo stesso Carroccio al 10 per cento, ma fuori dalla Regione i numeri sarebbero un po' più bassi.

 

i coniugi letta silvio berlusconi stefania craxi e giovanni toti

Nel frattempo il più entusiasta sembra proprio Toti che va dicendo: "Saremo alleati della Lega e di Fratelli d'Italia. Siamo convintamente nel centrodestra e in questa famiglia vogliamo restare". E ancora: "Per farlo però possiamo soltanto ripetere all'amico Salvini di mollare il governo coi 5 Stelle. Dobbiamo costruire qualcosa che ci consenta credibilmente di poterci candidare davanti agli italiani". Toti pensa che nel 2020 Forza Italia continuerà a sostenere la sua ricandidatura a governatore della Liguria nonostante la drammatica rottura. Quello che Toti non ha considerato è che già dentro Fi si comincia a dire: "Bisognava buttarlo fuori mesi fa".

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?