luigi di maio giuseppe conte dario franceschini

TUTTI CONTRO TUTTI E TUTTI CONTRO CONTE – NELLE CONVERSAZIONI TRA GRILLINI L’AVVOCATO DEL POPOLO È DIVENTATO “LA RUOTA DI SCORTA DEL PD”. IL MINISTRO COSTA È INCAZZATO PER LA “SANATORIA RENZIANA” SUI BRACCIANTI: “ABBIAMO CEDUTO AI CAPORALI” – LA PROSSIMA RESA SARÀ LA RAI (ORFEO AL TG3), E QUELLA SUCCESSIVA INGOIARE IL MES. “CONTE CI HA PRESI PER FESSI, E UN PO’ LO SIAMO”, DICONO IN MOLTI A DI MAIO…

 

 

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

giuseppe conte dario franceschini

«La nostra specialità è diventata quella di calarci le braghe davanti a Conte». Che da «avvocato del popolo» e da «salvatore della patria» è diventato, nelle conversazioni della gran parte dei grillini, «la ruota di scorta del Pd». Ecco, l'accordo di governo sui migranti è fatto ne come primo risultato ha prodotto ancora più paranoie, lacerazioni, scontri, e rabbia nel corpaccione M5S dove non ne possono più ma sono divisi anche su questo (farlo cadere o no? E se non ora quando, o magari mai?) del premier non più grillino ma ormai franceschiniano agli occhi di big e peones stellati.

 

sergio costa 2

Quello che viene descritto come il più arrabbiato, pur essendo una persone assai mite, è il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, convinto come tanti altri che «abbiamo ceduto ai caporali agricoli, noi che li abbiamo sempre combattuti». Cioè ai peggiori esponenti dello sfruttamento degli immigrati nei campi, perché la «sanatoria renziana» ma timbrata in extremis proprio da M5S nonostante Crimi canti vittoria proprio questo sarebbe, a giudicare dagli sfoghi che impazzano nelle chat dei parlamentari grillini. E non si salva più nessuno in questo movimento.

 

 

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 5

Crimi? «Il traghettatore senza bussola», quello che doveva stare lì a scaldare la sedia al prossimo capo politico ma nel frattempo s'è messo a fare guai. E a ubbidire al Pd. Bonafede? Come capodelegazione non vale un tubo, è il giudizio dei più e c'è chi vorrebbe Di Maio al suo posto ma Luigi non ha tempo per queste cose indigene perché si muove sullo scacchiere del mondo.

BEPPE GRILLO IN VERSIONE UMARELL GUARDA I CANTIERI

 

 

IL CIRCO

E Grillo se n'è andato e si fa fotografare davanti a un cantiere stradale come uno di quei vecchietti ormai in pensione. E Casaleggio? Viene visto come l'esattore delle tasse che continua a chiedere l'oblo mensile ai parlamentari ma nessuno lo vuole dare più in cambio di un servizio sgangherato chiamato Rousseau. Tutti contro tutti e tutti contro Conte. «Prepariamoci alla prossima resa», è il grido di non battaglia dello sbandamento stellato. E molti si rivolgono a Di Maio, dicendogli: «Luigi, ricordi quando Conte diceva no Mes e sì Eurobond? Al prossimo giro, dopo la sanatoria ai delinquenti schiavisti, dovremo ingoiare il Mes. Conte ci ha presi per fessi, e un po' lo siamo».

buffagni giorgetti

 

grillo fico di maio di battista

C'è la fronda destrorsa, nostalgica non tanto del rapporto con Salvini ma di quello con l'altra Lega, giorgettiana o modello Zaia (c'è chi vede nel sottosegretario milanese Buffagni un esponente di questa corrente); l'ala più fortemente anti-Pd (incarnata nella viceministra Castelli); quella quirinalista e stile Fico (stabilità e insistere con i dem); quella degli sbandati (i più); quelli che puntano sul Dibba pur sapendo che è una testa calda ma meglio l'ammuina che la fine di tutto. E lui, il Che Guevara di Roma Nord, pare che sia orientato a far valere le sue carte in questa grande confusione e a giocarsele dopo l'estate negli Stati Generali da cui uscirà il nuovo leader. E non è detto che Di Maio si metterà di traverso

MASSIMO GARAVAGLIA LAURA CASTELLI

 

Su tutto, c'è che il rapporto con Conte è logoratissimo e le ultime vicende hanno assai contribuito a indebolire il filo. Con Di Maio siamo quasi alle suppliche: Luigi, fai l'anti-premier (o magari il prossimo premier?). E non è stata presa affatto bene neppure la probabile resa targata soprattutto Crimi, e oggi si vedrà se di questo si tratta, riguardante le nomine in Rai. M5S ha accettato l'arrivo di Mario Orfeo alla guida del Tg3, operazione catalogata come ennesimo cedimento al Pd e a Renzi e invece più realisticamente valutabile come scambio politico classico, se al vertice della direzione informazione andrà - come è molto probabile - in quota 5 stelle Giuseppina Paterniti in uscita dal Tg3.

di battista di maio

 

Sta di fatto che dal magma stellato potrà uscire di tutto. Una crisi di governo o altre convulsioni infinite ma legate al mantenimento della poltrona parlamentare e ministeriale. A proposito di ministri o di ministre, la Catalfo (titolare del Lavoro) è assai contestata - solita accusa: è una mezza Pd - da una parte del movimento. Per non dire delle bordate di Morra, presidente della commissione anti-mafia a Bonafede. E per gli amanti del circo, il divertimento è assicurato.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…