matteo salvini papeete aldo moro terracina vacanze politici

TUTTO FA BRODO CONTRO SALVINI - I POLITICI DEMOCRISTIANI SONO SEMPRE STATI GUARDATI DALL’ALTO IN BASSO DAGLI INTELLETTUALI E DALLA STAMPA DI SINISTRA E OGGI VENGONO RIABILITATI COME CAMPIONI DI STILE DOPO LE FOTO AL PAPEETE DI SALVINI - ANTONIO SOCCI: “A SINISTRA SONO PASSATI DA “NON VOGLIAMO MORIRE DEMOCRISTIANI” A “CHE STATISTI QUEI DEMOCRISTIANI”. LA "MIRACOLOSA" CONVERSIONE È DOVUTA A..."

Antonio Socci per “Libero quotidiano”

 

antonio socci

D'improvviso l'Italia radical-chic e post-comunista dell' estate 2019 si risvegliò filo democristiana. Tutti pazzi per la vecchia Dc. Tutti deliziati e incantati davanti alle foto di Alcide De Gasperi in vacanza in Valsugana e Aldo Moro in giacca e cravatta sulla spiaggia di Terracina. Che stile, che senso delle istituzioni, che sobrietà, che dignità, che "gravitas". Elogi sperticati. Sono passati da «non vogliamo morire democristiani» a «che statisti quei democristiani». La "miracolosa" conversione è dovuta - come al solito - a Matteo Salvini, o meglio alle immagini di Salvini al mare a torso nudo.

 

Poco importa se da decenni tutti i politici vanno sulla spiaggia in costume come lui: ieri lo ha mostrato la galleria fotografica di Libero e perfino Il Fatto quotidiano ha ripubblicato foto di politici progressisti in costume (da Napolitano a Rutelli a Fassino) irridendo il Corriere della sera per il quale «Salvini è il primo politico a torso nudo al mare».

matteo salvini balla al papeete

 

Il giornale di Marco Travaglio ha scritto: «Contro il salvinismo va senza dubbio condotta una severa battaglia politica, culturale, antropologica, scientifica, estetica, filosofica, persino militare. Però c'è un limite. Intestargli pure la "mutazione antropologica di noi italiani" come ha fatto ieri il 'Corriere della sera', per via della storia di lui a torso nudo a fare il dj al Papeete è un po' troppo. Soprattutto se si risale alla famosa foto di Aldo Moro in giacca, cravatta mocassini e calzini sulla spiaggia di Terracina».

aldo moro in giacca e cravatta a terracina

 

Oltretutto non è affatto vero che quella fosse la tenuta abituale di Moro al mare. C' è chi - come Guido Crosetto - ha pubblicato una sua foto sulla spiaggia vestito come tutti, in pantaloncini corti, ciabatte e camicia estiva sbottonata. Crosetto ha così commentato quell'immagine: «Giusto per ricordare che anche Moro era un uomo. Per questo era grande, perché poi, quando finiva la vacanza, sapeva essere tornare ad essere uno statista».

 

LA RIABILITAZIONE DEL CAV

Ma ciò che colpisce è la riabilitazione postuma dei democristiani (del resto a Sinistra stanno riabilitando perfino Berlusconi, come campione di stile, per attaccare il "volgare" Salvini). De Gasperi in vacanza in Valsugana è stato osannato per il suo stile dignitoso come se - nella vita - non avesse fatto niente di più importante che indossare quel vestito severo.

 

matteo salvini fa llinguacce al papeete

Si potrebbero ricordare decenni di disprezzo e di virulenza verbale e ideologica dei comunisti nei confronti dei democristiani e in particolare di De Gasperi, a cominciare da quando - per le elezioni del 1948 - Togliatti in un celebre comizio urlò: «Voglio comprarmi un paio di scarponi chiodati per dare un calcio nel sedere a De Gasperi» (immaginate se oggi fosse Salvini a esprimersi così verso Zingaretti o Renzi o verso la Commissione europea). Altro che stima e ammirazione per lo statista democristiano. Nemmeno in privato (dopo la morte) ne aveva.

 

alcide de gasperi con francesca romani e i figli

Nell'agosto 1954, sei giorni dopo il decesso di De Gasperi, ai cui funerali Togliatti scrisse di non voler andare per non essere ipocrita, in una lettera al compagno Fausto Gullo (poi pubblicata da "Critica marxista") formulava giudizi duri e malevoli verso il leader Dc che lo aveva battuto alle elezioni salvando l' Italia dal comunismo. Il capo comunista gli rimproverava le «dichiarazioni volgari, vergognose» a suo tempo «fatte da De Gasperi per la morte di Stalin».

 

In realtà De Gasperi non aveva pronunciato nessuna vergognosa volgarità, ma certo non poteva applaudire il sanguinario e crudele tiranno sovietico di cui Togliatti era sempre stato un devoto tanto da far uscire sull' Unità questo incredibile titolo: «Stalin è morto. Gloria eterna all' uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell' umanità». In quella lettera il capo del Pci scriveva che le polemiche di De Gasperi «avevano sempre qualcosa di torbido e di ottuso», parevano mosse «non da una passione grande, ma da una cattiva piccineria».

matteo salvini deejay al papeete 1

 

«CATTIVA PICCINERIA»

Ovviamente non è vero niente e la "cattiva piccineria" sembra proprio quella di Togliatti. In quella lettera arrivava perfino ad attaccare De Gasperi sulla sua religiosità, esprimendo la «convinzione che sia la religione che renda gli uomini cattivi, perché li spinge a giudizi e condanne assoluti, privi di comprensione per la coscienza e la causa degli altri. Forse è la religione nel modo che De Gasperi la intendeva» (come si vede già allora la Sinistra - che professava l' ateismo marxista - pretendeva di spiegare ai cattolici come dovevano vivere la fede).

 

marco follini foto di bacco

Oltre al malanimo dei comunisti verso i democristiani c' erano poi la stampa radical-chic e gli intellettuali che guardavano dall' alto in basso (e con sarcasmo) i politici democristiani.

Non solo gli Scalfari, ma anche i più moderati. Marco Follini, in un suo libro sulla Dc, riportava due significative pagine. Una di Enzo Forcella: «Il primo impatto con i cattolico-democristiani provocò una reazione di sorpresa e di incredulità. Sapevamo qualcosa del liberalismo, del socialismo, dell' azionismo; non sapevamo assolutamente nulla di questi uomini che si presentavano all' insegna piuttosto buffa dello scudo crociato, cantavano Biancofiore, andavano a messa tutti i giorni e citavano in continuazione le encicliche e i messaggi papali Più propriamente, non immaginavamo neppure che potessero esistere».

 

matteo salvini al papeete

La seconda di Pietro Citati: «Chi era ragazzo negli anni tra il 1945 e il 1948 vide improvvisamente apparire alla luce una razza che non aveva mai conosciuto: i democristiani. Fino ad allora, avevano condotto una vita nascosta attorno agli arcivescovadi, le sacrestie, le scuole e le associazioni cattoliche; e sembravano stupefatti di comparire ai raggi del sole. Della loro lunga esistenza segreta conservavano una specie di profumo: quel profumo di tisane, sonno, sudore, borotalco e marmellata di prugne, che intride gli ambienti ecclesiastici».

pietro citati 4

 

Follini commenta: «È evidente che queste rappresentazioni del mondo democristiano erano un po' caricaturali». Con il tempo poi gli attacchi della Sinistra e della stampa radical-chic allo "stile democristiano" si fecero molto più drastici. Basti pensare agli anni di Fanfani, per finire poi con la triste vicenda di "Mani pulite" che affondò i partiti democratici. Ultimamente per qualcuno "democristiano" è diventato quasi un insulto. E addirittura in una polemica calcistica, finita in querela, è stato il giudice di un tribunale a dover sentenziare che dare del democristiano a qualcuno non è reato, non è diffamazione.

Oggi di colpo i democristiani sono riabilitati (almeno per qualche giorno) come campioni di stile e come grandi statisti. Tutto fa brodo contro Salvini. Per la Sinistra i democristiani buoni sono quelli che non ci sono più o quelli che si arruolano nelle loro file "illuminate".

FORLANI FANFANI

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...