donald trump vaccino

UN VACCINO PER DOMARLI – CAZZULLO E LE MAIL DI TRUMP, VERSIONE “CETTO LAQUALUNQUE”, CHE PROMETTE IL VACCINO IN MANCANZA DI ALTRI ARGOMENTI: “SI SUSSEGUONO ORMAI AL RITMO DI UNA ALL’ORA” – “IL TONO DEI MESSAGGI È APOCALITTICO. IN CASO DI SCONFITTA, MERCOLEDÌ L'AMERICA SI SVEGLIERÀ CON LE STRADE INVASE DA FACINOROSI IN CERCA DI VENDETTA SULLA MAGGIORANZA SILENZIOSA E SULL'UOMO BIANCO. E SU QUESTO TRUMP È IN SINTONIA CON UNA PARTE DEI MEDIA DI SINISTRA”

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

 

la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 75

«Vuoi il vaccino per uccidere il virus? Vuoi un lavoro per sostenere te e la tua grande famiglia? Vuoi vivere la tua vita in libertà? Allora vota Trump!». Il presidente degli Stati Uniti si ferma qui; a differenza di Cetto Laqualunque, sindaco di Marina di Sopra, non aggiunge «se no, intuuculu tu e tutta la famigghia»; ma il concetto è quello.

 

Le ultime mail di Donald Trump si susseguono ormai al ritmo di una all' ora; da far impallidire il foscoliano Jacopo Ortis. Arrivano a decine di milioni di americani, e pure a qualche italiano entrato in contatto con lo staff. Nulla di nuovo: il primo a farlo fu Obama, che chiamava tutti per nome; così ogni Mary e qualsiasi John avevano l' illusione che il presidente si stesse rivolgendo proprio a loro. Trump preferisce un altrettanto caloroso «friend».

 

donald trump hamburger 4

«Amico, vuoi essere tra i primi a incontrarmi, dopo la rielezione? Clicca qui! Basta donare almeno 5 dollari». Per tutta la campagna, milioni di elettori hanno appreso di essere i prescelti per mangiare un burger con Trump, giocare a golf con Trump, viaggiare sull' aereo di Trump, o comunque di essere ammessi alla selezione finale tra i più fortunati; bastava ovviamente elargire un modesto obolo alla causa.

 

Ora che siamo alla stretta finale, il presidente avvisa: «Con me è America first , l' America per prima; con loro è America last , America per ultima. Si fa viva pure Ivanka: «Biden vuole distruggere il sistema sanitario!». Ovviamente non è vero; ma funziona, o almeno i Trump lo credono fermamente. Del Covid il presidente parla meno possibile, e se lo fa si contraddice: «Anziché chiudere tutto, ho salvato milioni di vite; e comunque ora sto riaprendo».

 

DONALD TRUMP JOE BIDEN BY EDOARDOBARALDI

L' argomento preferito è l' avversario: «Sleepy Joe», Biden l' addormentato, «Phony Kamala», Harris la falsa, e poi «Cheatin' Obama», Obama l' imbroglione, «Crooked Hillary», la corrotta Clinton, «Crazy Bernie», il pazzo Sanders, per cui The Donald ha sempre mostrato una sincera simpatia. Anche il figlio, Eric Trump, adotta gli stessi soprannomi, e ammonisce: «Sleepy Joe ti alza le tasse e vuol svendere il tuo posto di lavoro alla Cina!».

 

ivanka trump campagna elettorale in florida

Il tono dei messaggi è ovviamente apocalittico. In caso di sconfitta, mercoledì l' America si sveglierà con le strade invase da facinorosi in cerca di vendetta sulla maggioranza silenziosa e sull' uomo bianco. E su questo Trump è in sintonia con una parte dei media di sinistra, che tracciano scenari da guerra civile; come se gli Stati Uniti fossero una repubblica delle banane in cui ogni elezione scatena golpe, controgolpe e guerriglia in strada.

 

Un po' come due anni fa, quando alla vigilia del voto di mid-term l' America pareva sul punto di essere invasa da una carovana di migranti laceri e affamati, di cui si persero le tracce il giorno dopo. Anche stavolta la Casa Bianca e la Cnn sembrano convergere su una drammatizzazione che potrà anche alimentare tensioni ovviamente reali, ma insomma non dovrebbe portare allo scenario disegnato da Trump: «Noi garantiamo legge e ordine; loro vogliono la rivoluzione socialista». Ci si mette pure il suo vice, il mite Mike Pence: «Biden è il cavallo di Troia della sinistra radicale, che ci odia tutti!».

 

joe biden contro trump che si toglie la mascherina

L' America non è solo divisa; è polarizzata. Trump ha portato a destra il partito repubblicano, e ha sperato di trascinare all' estrema sinistra pure i democratici; per questo ha tifato apertamente per Sanders. Ora la debolezza di Biden gli consente di additare dietro di lui gli estremisti, i radical-chic, quelli che abbattono le statue, quelli che picchiano i poliziotti, quelli che vogliono i bagni per i transgender.

 

Si muove pure la nuora di Trump, Lara, la moglie di Eric, per avvertire: «Se vincono loro, l' America non sarà mai più l' America. Stanotte ci giochiamo tutto. Ti prego, dona almeno 10 dollari». I messaggi più composti, come avrete indovinato, sono quelli di Melania. Fedele alla propria immagine pubblica, la first-lady non scredita l' avversario, non maledice i media, non parla male di nessuno. Si limita ad assicurare che il marito non è come sembra.

 

la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 61

«Donald è una brava persona. Ha giurato con la mano sulla Bibbia; e da quel momento non ha avuto altro interesse che il bene del nostro grande Paese». Anche Melania però ha qualcosa da vendere. «Abbiamo scelto insieme le foto del Calendario Trump per il 2021, e sarà tuo in cambio di soli 30 dollari». In serata arriva una mail un po' sinistra dal Comitato: «Il presidente ha richiesto personalmente una lista dei suoi sostenitori nel tuo Stato. Vuol sapere chi si sta muovendo e chi noIl futuro dell' America è nelle tue mani!».

 

la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 19

Poi scrive Donald in persona, per ribadire il concetto: «Ho fatto più io in 47 mesi di presidenza che Joe Biden in 47 anni. Ho tagliato le tasse, ricostruito l' esercito, decimato l' Isis, e ho quasi finito il Muro con il Messico. Sai cosa ha fatto Sleeping Joe in 47 anni? Niente! Non ha fatto un tubo! Ha l' agenda vuota! E adesso promette per il 2020 di far svoltare l' America Ma dai! Vota Trump; e già che ci sei caccia questi 5 dollari».

joe biden la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 77la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 63la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 21la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 8la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 37la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 23la chiusura della campagna elettorale di trump a miami 62

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…