xi jinping modi putin

IL VANTAGGIO DI LUNGO PERIODO CHE ARRIVERA’ ALLA CINA DALLA GUERRA IN UCRAINA? PUTIN HA CREATO UN DIVERSIVO CHE INCHIODA L'AMERICA IN EUROPA, CHE BIDEN CONSIDERAVA SECONDARIA, DISTOGLIENDOLA DALL'INDO-PACIFICO (DOVE PECHINO POTRA’ PAPPARSI TAIWAN) - IL BINOMIO CINA-RUSSIA È MENO ISOLATO DI QUANTO APPAIA. LA MOZIONE ONU DI CONDANNA A PUTIN HA AVUTO I “NO” DI INDIA E PAKISTAN (CHE COMPRANO ARMI DALLA RUSSIA) - COLPISCE L'ASTENSIONE DEGLI EMIRATI ARABI, FORSE PROSSIMO RIFUGIO PER I CAPITALI DEGLI OLIGARCHI BANDITI DA LONDRA E ZURIGO. LA TURCHIA, MEMBRO DELLA NATO, NON ADERISCE ALLE SANZIONI…

Federico Rampini per il “Corriere della Sera”

 

PUTIN - MODI - XI JINPING

Per avere un punto di vista diverso dal nostro sulla tragedia ucraina, si può leggere Ma Xue, ricercatore al China Institute of Contemporary International Relations, think tank legato all'intelligence di Pechino. «La Russia - scrive l'esperto cinese di geopolitica - si è adattata dal 2014 per sopravvivere a dure sanzioni finanziarie. L'America e i suoi alleati europei finiranno per subire i danni dal loro sostegno all'Ucraina. La Russia seminerà odio e sabotaggio della Nato. L'emergenza profughi metterà in crisi l'unità degli europei».

 

volodymyr zelensky

Più Vladimir Putin ci appare in difficoltà in Ucraina, più si addensano gli interrogativi sui piani della Cina nei retroscena di questa aggressione. Quando i due leader s' incontrarono il 4 febbraio alle Olimpiadi di Pechino, Xi Jinping diede il suo via libera all'invasione? Se è così, bisogna capire qual è il tornaconto di Pechino. Quale ruolo si sceglierà nel nuovo mondo economico-finanziario disegnato dalle durissime sanzioni occidentali contro Mosca? È possibile che decida di prendere le distanze dall'aggressione, come spera il presidente Zelensky quando invoca una mediazione cinese nel conflitto?

joe biden

 

O invece siamo di fronte alla realtà di un vero e proprio Asse, con cui l'Occidente dovrà fare i conti a lungo? Solo la Cina ha forza economica e influenza politica tali da poter offrire una via d'uscita al leader russo. Che Xi abbia deciso di abbracciare la teoria dell'accerchiamento di Putin, è chiaro dal comunicato congiunto che i due firmarono ai Giochi invernali un mese fa. Spiccava la condanna dei «cinque consecutivi allargamenti della Nato», e l'insistenza sulle «legittime richieste per la sicurezza russa».

 

putin xi jinping

Con un summit così visibile, seguito dall'aggressione all'Ucraina non appena la tregua olimpica si è chiusa, Xi si è legato all'immagine di Putin. Ha sbagliato i calcoli? Nell'immediato la Cina incassa un danno economico. Ha interessi importanti in Ucraina, di cui era diventata il principale partner commerciale lungo quelle Vie della Seta che si espandono nei Balcani e puntano su Trieste. Il governo di Pechino ha dovuto evacuare 2.300 concittadini.

 

Sulle sanzioni, nel breve termine la Repubblica Popolare è attenta a non diventare una vittima collaterale: ha sospeso per cautela gli acquisti di carbone russo, per evitare che le banche cinesi intermediarie possano finire nel mirino degli americani. Seconda economia mondiale, con un attivo della bilancia commerciale pari a 676 miliardi di dollari, la Cina non vuole guastare i proficui rapporti che ancora intrattiene con noi. Però approfitta di questa crisi per collaudare un ordine finanziario alternativo al nostro.

BIDEN XI JINPING

 

Pechino ha già un sistema parallelo per i pagamenti interbancari (Cross Border Inter-Bank Payment System o Cips), che aggira ogni genere di sanzioni internazionali. È ancora piccolo, gestisce solo il 5% delle transazioni mondiali, ma sta crescendo. Nelle riserve della banca centrale russa il renminbi cinese ha quasi raggiunto il peso del dollaro. È vero quel che si osservava per le vie di Mosca nei giorni scorsi: nell'assalto ai bancomat la gente voleva dollari o euro, non renminbi.

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Ma un'economia sempre più autarchica come quella russa dovrà assuefarsi anche alle banconote con la faccia di Mao. Il gas russo ha già nuovi contratti di forniture a Oriente per compensare in futuro il blocco di Nord Stream 2. Il vero vantaggio di lungo termine per Xi Jinping è strategico. Con l'invasione dell'Ucraina Putin ha creato un formidabile diversivo che risucchia l'America verso il Vecchio Continente, la costringe a dirottare risorse verso un teatro che la dottrina Biden considerava ormai secondario. Stravolgere le priorità americane, catturare l'attenzione del grande rivale in Europa anziché nell'Indo-Pacifico, è un beneficio inestimabile che Xi Jinping saprà capitalizzare, a Taiwan o altrove.

ERDOGAN PUTIN

 

Nel nuovo Asse il binomio Cina-Russia è meno isolato di quanto appaia in Occidente. La mozione Onu di condanna dell'aggressione ha avuto sì 141 voti, ma anche cinque no e 35 astensioni. Nell'elenco degli astenuti oltre alla Cina figurano India e Pakistan: tutti insieme fanno tre miliardi di abitanti. Un indizio su cosa mai può unire due nemici giurati, India e Pakistan: l'acquisto di armi made in Russia.

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Colpisce pure l'astensione degli Emirati Arabi Uniti, forse il prossimo rifugio per i capitali degli oligarchi banditi da Londra e Zurigo. La Turchia, membro della Nato, non aderisce alle sanzioni economiche. L'Occidente è compatto ma l'Occidente non è tutto. Vista da Pechino o Delhi, da Karachi o dal Golfo Persico, è meno chiaro che questa crisi sia inequivocabilmente disastrosa per Mosca. E non è solo la realpolitik degli autocrati che crea zone di tolleranza verso Putin. I social media cinesi traboccano di risentimento anti-occidentale, e solidarietà verso Mosca.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?