mario draghi

I VELENI DI FERRONI – MARIO DRAGHI NON LO SA, MA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LA SUA RESISTENZA IN AULA È STATA LODATA DA TUTTI, TANTO CHE ALCUNI HANNO PROPOSTO DI CONFERIRGLI L’AMBITISSIMO PREMIO “VESCICA DI FERRO”, QUELLO DEDICATO A CHI RIMANE AL PROPRIO POSTO PER ORE E ORE SENZA ANDARE AL GABINETTO…

Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

MARIO DRAGHI ALLA CAMERA

 

Draghi non molla mai, neanche per andare in bagno

Mario Draghi non lo sa, ma alla Camera dei deputati la sua resistenza in aula è stata lodata da tutti, tanto che alcuni hanno proposto di conferirgli l’ambitissimo premio “vescica di ferro”, quello dedicato a chi rimane al proprio posto per ore e ore senza andare al gabinetto. Ha ascoltato tutti, però l’ex governatore della Bce a un certo punto si è deciso a cambiare la mascherina.

MARIO DRAGHI PARLA ALLA CAMERA

 

Roberto Fico, invece, si è assentato dalla presidenza dell’assemblea, cedendo il ruolo a Maria Elena Spadoni, sempre grillina. Durante questa gestione dell’aula è stato assegnato un riconoscimento alla “transizione tecnologica” a Michele Bordo del Pd, per aver letto il testo dal tablet, senza utilizzare foglietti e appunti vari: un deputato 4.0 a tutti gli effetti.

maria edera spadoni 3

 

Prima e dopo di lui tra i colleghi onorevoli non è passato inosservato il grillino Riccardo Ricciardi che nel suo discorso ha citato “le parole di un grande uomo, Giuseppe Conte”, Tommaso Foti di Fratelli d’Italia per l’oratoria ciceroniana, la forzista Annagrazia Calabria per aver inserito Papa Francesco nel suo intervento. Amen.

 

***

 

Canfora a quota 100. Di libri

LUCIANO CANFORA

Luciano Canfora superstar, quando appare dal piccolo schermo, anche per la quantità di volumi visibili alle sue spalle. Addirittura con i cento libri del Dizionario bibliografico degli italiani, che ormai hanno riempito ogni spazio disponibile, “sia in piedi che sdraiati”, come commenta un suo vecchio amico del fu Pci.

 

LA PUPA E IL SECCHIONE - I NUOVI CESTINI DELLA RAGGI BY CARLI

A proposito, Canfora, tra i vecchi compagni, viene soprannominato “Mario”, come il personaggio interpretato da Vittorio Gassman nel film “La terrazza” di Ettore Scola. In effetti, la somiglianza è impressionante.

 

***

 

Corte dei Conti, Raggi ripulisce

Grandi pulizie negli storici giardini di viale Mazzini, a Roma, roba da far scatenare gli applausi anche dall’architetto Raffaele de Vico, dall’aldilà: ma come mai Virginia Raggi nei giorni scorsi ha fatto potare gli alberi e spazzare le aree verdi, con tanto di nastri con la scritta Comune di Roma? Semplice, oggi proprio in quella strada c’è l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, dove sono attesi il capo dello Stato Sergio Mattarella e il neo presidente del consiglio dei ministri Mario Draghi. E bisogna fare bella figura con il nuovo premier...

sygmund app

 

***

Agli italiani serve Freud

Agli italiani serve Freud. Detto e fatto: nasce l’app Sygmund, uno “psicologo on demand” che offre la possibilità di un consulto in qualsiasi momento della giornata. Stando a una rilevazione condotta dall’istituto Piepoli, lo stress degli italiani è agli stessi livelli del primo lockdown.

sygmund app

 

E le emozioni dominanti continuano ad essere nervosismo, agitazione ed ansia, secondo Eurodap. Per Alessandro De Carlo, il docente universitario che ha sviluppato il software che raggruppa centinaia di psicologi che operano da tutta Italia, “ansia e stress sono diretta conseguenza dell’incertezza, la pandemia ha tolto certezze fondamentali e questo porta la gran parte elle persone a sentirsi smarrite”.

 

***

 

GIOVANNI BUSI CONSORZIO VINO CHIANTI

Vino Chianti per Biden

Il Chianti è uno dei vini più amati negli Stati Uniti. E non da oggi: basta andare a vedere le vecchie serie televisive del “Tenente Colombo”, con l’indimenticato Peter Falk, per comprendere la popolarità di una delle eccellenze toscane più famose nell’America che oggi ha come numero uno Joe Biden. Così il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi ha incontrato il console generale Usa a Firenze, Ragini Gupta. Tra gli obiettivi, incentivare “gli scambi culturali, turistici e commerciali tra la Toscana e gli Usa, già di lunga data”. Un’ora e mezza di colloquio, perché il vino “non è solo un prodotto, ma racconta la cultura e la tradizione toscana”.

paola balducci

 

***

 

C’è la Balducci ai Crociferi

È accaduto qualche giorno fa, dietro la galleria Alberto Sordi: una bella signora bionda chiede a numerosi passanti “dove è via dei Crociferi”. Fino ad arrivare ai giovani camerieri di un locale, che finalmente le indicano la strada cercata. Lei ringrazia, lodandoli a più non posso, prodigandosi di auguri per il loro futuro. Chi era? Paola Balducci, che Wikipedia indica come “politica e giurista italiana”.

sygmund app 2

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…