malagò

I VELENI DI FERRONI - TRA I SOCI DEL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE UNO DEGLI ARGOMENTI PIÙ GETTONATI DEGLI ULTIMI GIORNI È QUELLO RELATIVO AL FINANZIERE MASSIMO BOCHICCHIO, ACCUSATO DI AVER FATTO SPARIRE PIÙ DI 30 MILIONI DI EURO DALLE TASCHE DELL’ALLENATORE DELL’INTER ANTONIO CONTE: “MA CHE TI RICORDI QUANDO COMPRÒ DA MALAGÒ LA SUA VECCHIA BARCA?”

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

Gianfranco Ferroni per "Il Tempo"

 

Conte prepara il regalo di compleanno a Renzi

Lunedì prossimo, 11 gennaio, sarà un grande giorno per Matteo Renzi: l’ex premier spegnerà 46 candeline sulla torta. Tra i fedelissimi del cosiddetto “giglio magico” qualcuno pensa di scrivere una letterina all’attuale presidente del consiglio: “Caro Conte, anzi ‘Giuseppi’ come ti chiamava Donald Trump, per il compleanno di Matteo a quale regalo hai pensato?” Non si accettano scommesse, i grillini sono contro i giochi d'azzardo.

salvatore margiotta foto di bacco

 

***

 

Macché Speranza... ci pensa Margiotta

Volano i coltelli, nella maggioranza di governo, anche sul tema dei rifiuti nucleari. E’ sufficiente fare qualche telefonata tra Potenza e Matera per conoscere il pensiero dei lucani sul tema del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi per ascoltare giudizi di questo tipo: “Ma quale Roberto Speranza, che si vanta di essere lucano solo ogni tanto, chi ci salverà dall’arrivo di quella schifezza è un politico che davvero conosce e lavora per questo territorio, si chiama Salvatore Margiotta”.

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

 

In effetti, il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti si è mosso subito per disinnescare la bomba nucleare, affermando che già a suo tempo “il colpo di mano di Scanzano fu sventato dal popolo lucano”. Intanto, la guerra tra LeU e il Pd continua anche a livello territoriale.

 

***

 

Non solo Arcuri, anche la Costa è un commissario

Silvia Costa

Tutti parlano del supercommissario Domenico Arcuri, ma c’è anche chi, senza clamore, vanta un’analoga carica voluta da Palazzo Chigi: pochi se ne sono accorti, ma il commissario straordinario del governo per gli interventi di restauro e valorizzazione dell'ex carcere borbonico dell'isola di Santo Stefano a Ventotene è la storica europarlamentare Silvia Costa.

 

GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

Che grazie all’incarico conquistato è partita all’attacco per sostenere e promuovere la storia dei diritti umani, della libertà politica, della sua repressione in particolare nel carcere di Santo Stefano e nel confino di Ventotene, oltre che della storia della nascita del pensiero europeo. Vasto programma.

 

***

 

giovanni malagò foto mezzelani gmt010

Malagò, Bochicchio e lo yacht

Andando in giro nel centro di Roma è facile incontrare i soci del Circolo Canottieri Aniene. E mettendosi accanto a loro si ascoltano conversazioni sempre interessanti. Un esempio? Uno degli argomenti più gettonati negli ultimi giorni è quello relativo al finanziere Massimo Bochicchio, il gestore patrimoniale accusato di aver fatto sparire più di 30 milioni di euro dalle tasche dell'allenatore dell'Inter, Antonio Conte, e creatore di una “rete di raccolta di capitali” nella quale sarebbe rimasto impigliato anche l'ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta, che lo scorso 3 dicembre è stato eletto nel comitato dei creditori di una delle società di Bochicchio, la Tiber Capital, finita in liquidazione per insolvenza.

MALAGO' ANIENE COPPA DEI CANOTTIERI

 

Ma ecco che arriva la curiosità, che sembra una leggenda metropolitana, raccontata da un socio del circolo con battute davvero esilaranti, una storiella che sintetizzata suona così: “Ma ti ricordi quando Bochicchio comprò da Giovanni Malagò la sua vecchia barca, un Magnum quarantaquattro piedi con i colori dell’Aniene, blu e con i cuscini gialli? Era una ventina di anni fa. Se non ricordo male si chiamava Joker”.

 

***

 

Mastella non ricorda gli insulti di Grillo

beppe grillo alla presentazione del libro blu dell'agenzia delle dogane

“Clemente Mastella vuole tenere fede al proprio nome: la bontà è il suo forte, evidentemente. Cristianamente, porge l’altra guancia”, dice chi lo conosce da decenni. E’ il solo modo per spiegare la sua voglia di salvare il premier Giuseppe Conte “dopo tutto quello che ha subito dai grillini, e in particolare da Beppe Grillo, quando Clemente era stato ministro della Giustizia”.

 

CLEMENTE MASTELLA

Già, perché andando a vedere negli archivi, ai tempi del Vaffa Day proprio Grillo attaccava Mastella indicandolo come “responsabile dell’indulto, un provvedimento che gli italiani non volevano”. In quel tempo esistevano i Popolari-Udeur che, in una nota, scrivevano come “il comico Grillo dimostra anche stavolta il suo grado di alfabetizzazione costituzionale”. Con il capogruppo dell’Udeur al Senato, Tommaso Barbato, che bollava quella di Grillo come una “meschina provocazione”. Ma quanto è buono Clemente…

 

 

 

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…