mughini roncone farina

LA VERSIONE DI MUGHINI – “ABITUATO COME SONO DA SEMPRE AD ACCORRERE IN DIFESA DEI “VINTI” TI CONFESSO CHE MI HA STUPITO  QUESTO SUBBUGLIO ATTORNO AL NOME E ALLA FIGURA DI RENATO FARINA. E TANTO PIÙ MI SPIACE CHE LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO SIA STATA L’INTERVISTA CHE FARINA AVEVA DATO AL MIO AMICO FABRIZIO RONCONE, GIORNALISTA SULLA CUI LEALTÀ PROFESSIONALE SONO DISPOSTO A METTERE TUTT’E DUE LE MANI SUL FUOCO…”

Giampiero Mughini per Dagospia

 

giampiero mughini foto di bacco

Caro Dago, abituato come sono da sempre ad accorrere in difesa dei “vinti” ti confesso che mi ha stupito fin dall’inizio questo subbuglio attorno al nome e alla figura di Renato Farina. E tanto più mi spiace che la goccia che ha fatto traboccare il vaso (che lo ha spinto a dimettersi dall’incarico che gli aveva dato Renato Brunetta, di gran lunga uno dei migliori ministri del governo Draghi) sia stata l’intervista che Farina aveva dato al mio amico Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera, un giornalista sulla cui lealtà professionale sono disposto a mettere tutt’e due le mani sul fuoco, ma anche le gambe, il naso e entrambe le orecchie.

FARINA E BRUNETTA

 

Farina ha giudicato che quella intervista avesse le movenze di un attacco personale, un attacco che avveniva sul gran quotidiano lombardo dopo quelli che lui aveva subito dalla Repubblica e dal Fatto, dove Marco Travaglio gli aveva dedicato un articolo la cui virulenza io non la metterei neppure in un articolo su Adolf Hitler.

 

A quel punto Farina ha rassegnato le dimissioni da un incarico che gli sarebbe stato pagato 18mila euro lordi l’anno e Brunetta quelle dimissioni le ha accettate. Del resto “Giuseppi” Conte quelle dimissioni le aveva chieste come una delle condizioni del suo appoggio al governo Draghi.

 

mughini

Caro Dago, perdonami se parto da lontano. Il fatto è che ho i capelli bianchi. Ai tempi del processo a Gesù Cristo non c’ero, ma a tutto quello che è venuto dopo sì. Della mia fraterna amicizia con Fabrizio Roncone ho detto. Quanto a Farina, lo conosco da almeno quarant’anni. Erano i tempi in cui tra loro orgogliosi militanti cattolici di Comunione e liberazione e noi laici c’era un’avversione frontale. Al punto che loro rifiutavano qualsiasi contatto con un giornalista laico.

 

Erano i tempi in cui il professore Augusto Del Noce, una delle figure intellettuali più limpide degli anni Settanta e da me venerato (il suo libro su Antonio Gramsci è un gioiello), rischiava grosso a fare una conversazione pubblica sul divorzio (cui lui diceva di no) perché immancabilmente dal pubblico qualcuno inveiva contro di lui. (Farina che negli ultimi anni della vita di Del Noce gli faceva da autista mi ha raccontato di essere stato testimone di alcune di quelle scenate.) Sin da subito non mi accodai a quell’atteggiamento e ne assunsi uno di rispetto verso cattolici che avevano tutto il diritto di esserlo orgogliosamente. Tanto che loro mi accordarono la primissima intervista mai fatta da Roberto Formigoni a un giornalista laico. Fu in quel contesto che ho conosciuto Renato Farina, di cui tutto dimostrava che era un intellettuale che aveva ragionato a lungo sulle sue scelte. Punto.

renato farina

 

Poi è accaduto quel che è accaduto. Che sia stato dimostrato che Farina a un certo punto era per metà giornalista e per metà agente dei servizi segreti, che in un paio di occasioni ha confuso in un unico mazzo le due attività, tutte cose non encomiabili ma che io ritenevo facessero parte del tutto conseguentemente del suo “interventismo” politico-culturale, del suo atteggiamento fondamentalmente “estremista”, da cui il suo linguaggio polemico nei confronti di alcuni “ostaggi” italiani che il nostro governo aveva recuperato dalle mai dei terroristi pagando suon di milioni.

 

giampiero mughini

Detto questo, per me Farina rimaneva l’orgoglioso intellettuale cattolico che avevo conosciuto più di quarant’anni fa. Ci mandavamo saluti e auguri. Gli dicevo talvolta che mi era particolarmente piaciuto qualche suo articolo su Libero. Nella materia la penso esattamente come il Togliatti del 1947, che firmò un provvedimento di amnistia per reati minori compiuti da fascisti repubblichini. Renato ha già pagato per le sue colpe e non c’è che ne venga perseguitato a vita dai babbei che distinguono tra BUONI (che lo sono per nascita) e CATTIVI (che lo sono per nascita). Punto.

 

fabrizio roncone foto di bacco

Succede poi che stamattina Farina mi mandi via mail la lettera con cui ha rassegnato le dimissioni e che io subito dopo telefoni a Roncone. Al quale ho fatto un’unica osservazione, che da intervistatore aveva fin troppo assunto il cipiglio di chi vuole mantenere le distanze dal suo interlocutore. L’espressione usata da Fabrizio nel corso dell’intervista, che sceglie lui gli interlocutori a cui dare “del tu” e che Renato non è uno di quelli, io non l’avrei usata. Una frase del genere ci sta in un giornale militante (il Foglio, il Manifesto, il Fatto), non sul Corsera.

 

Detto questo Roncone è un bravissimo giornalista e lo stesso Farina mi ha detto che lui ha enormemente apprezzato il libro giallo scritto a quattro mani da Roncone e Aldo Cazzullo, che lui avrebbe firmato riga per riga l’articolo assai elogiativo che di quel libro scrisse Vittorio Feltri su Libero.

GIAMPIERO MUGHINI 4

Mi spiace per Renato, che avrebbe fatto benissimo il suo lavoro. Mi spiace per Brunetta, il cui operato da ministro al momento merita nove. Mi spiace ogni volta che sui giornali corre del sangue. Sarà perché sono un bonaccione, anche se in sessant’anni di attività nessuno se n’è mai accorto.

 

GIAMPIERO MUGHINI CONTROCAMPO renato farinafabrizio roncone foto di baccorenato farina (2)renato farina

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO