matteo salvini vladimir putin giorgia meloni joe biden

IL VIMINALE A SALVINI? “GLI AMERICANI GLI HANNO DETTO ALLA MELONI, COL CAZZO” – POCO DOPO LE ELEZIONI POLITICHE DEL 2022, L’EX CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE DI LEONARDO PIERFRANCESCO BARLETTA E SERGIO SCALPELLI, EX RESPONSABILE DELLE RELAZIONI ESTERNE DI FASTWEB, SI LASCIANO ANDARE AD ALCUNE CONFIDENZE - BARLETTA RIFERISCE DI PRESUNTE NOTIZIE SU UN INCONTRO DEI SERVIZI USA CON GIORGIA MELONI: “SE VUOI FARE L’ACCORDO CON NOI, NON LO METTI PERCHÉ NOI TI FACCIAMO USCIRE I DOSSIER CHE QUESTO PRENDE I SOLDI DA...”. RISPOSTA DI SCALPELLI: “DAI RUSSI!” - E ANCORA BARLETTA “NO, TU LO VUOI METTERE? GIUSTO? PERÒ ESCE DOPO POCHI GIORNI IL DOSSIER SULLA RUSSIA...’”

VETO USA SU SALVINI - PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO - 29 OTTOBRE 2024

Estratto dell’articolo di Davide Milosa e Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”

 

Sono passati pochi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Pierfrancesco Barletta, ex consigliere di amministrazione di Leonardo, e Sergio Scalpelli, ex responsabile delle relazioni esterne di Fastweb Spa, parlano “di politica e di interessi reciproci”.

 

Elaborano congetture dai retroscena pesanti: parlano di una sorta di veto dei servizi americani su Giorgia Meloni per non nominare Matteo Salvini ministro dell’Interno. Ricostruzione smentita da Palazzo Chigi.

 

Per i carabinieri però quella conversazione – captata nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano sulla presunta centrale di dossieraggio che vede indagato l’ex superpoliziotto Carmine Gallo – deve essere trascritta non tanto per il contenuto, quanto per la modalità e per i ruoli dei conversanti.

 

Pierfrancesco Barletta

C’è dunque Scalpelli (non indagato) che in passato è stato anche assessore al comune di Milano con Forza Italia e poi è passato in Italia Viva (da cui è uscito a settembre per tornare dai forzisti). E c’è Barletta che invece è indagato dai pm di Milano e che ieri si è autosospeso da vicepresidente di Sea e numero due degli aeroporti milanesi.

 

È il 30 settembre 2022, è in corso la formazione del Governo. I carabinieri riportano la conversazione in un’informativa perché anche se riguarda possibili “millanterie”, si tratta di “rivelazioni (...) sicuramente degne di nota poiché (...) sono bisbigliate, in un ambiente ritenuto dagli intercettati ‘sicuro’, proferite da un consigliere d’amministrazione di Leonardo Spa ad un interlocutore e socio in affari quale Scalpelli, responsabile dei rapporti istituzionali” di Fastweb”.

 

SERGIO SCALPELLI

I due parlano “delle elezioni nazionali, in particolare di Salvini e dell’eventuale incarico al Viminale. Barletta riferisce a Scalpelli di aver avuto notizia che i servizi segreti americani avrebbero incontrato Meloni per dissuaderla dal designare come Ministro degli Interni l’onorevole Salvini in quanto sarebbero potuti emergere i dossier sui finanziamenti della Federazione Russa alle organizzazioni politiche italiane”.

 

Questa la conversazione riportata in atti.

 

Barletta (B): Quindi già siamo... come dire, un clima impasse non da poco... poi c’è il tema del Viminale... dove loro han detto o il Viminale o andiamo a fare l’appoggio esterno... ma gli americani gli hanno detto a lei, col cazzo che fai... han detto quando arrivi, se vuoi fare l’accordo con noi, non lo metti perché noi ti facciamo uscire i dossier che questo prende i soldi da...

 

SALVINI PUTIN

Scalpelli (S): Dai Russi!Proseguono i carabinieri: “E ancora Barletta circa un ricatto che la Meloni avrebbe subito dall’intelligence: ‘No, tu lo vuoi mettere? Giusto? Però esce dopo pochi giorni il dossier sulla Russia...’”.

 

Salvini non sarà nominato ministro dell’Interno ma andrà alle Infrastrutture. E non sono mai emersi finanziamenti dalla Russia. Da Palazzo Chigi bollano la notizia come “totalmente falsa e infondata”.

 

Quel giorni Scalpelli e Barletta parlando anche del futuro ministro della Difesa. Barletta sostiene di conoscere Guido Crosetto (in passato presidente dell’Associazione di imprese del settore difesa, l’Aiad). Crosetto al Fatto smentisce di conoscere Barletta: “Non so chi siano”.

 

guido crosetto informativa in senato foto lapresse 2

Questa la conversazione agli atti: “Scalpelli chiede a Barletta informazioni sul prossimo ministro della Difesa interesse evidente dato il settore economico di riferimento anche di Fastweb: ‘Ma senti al Ministero della Difesa chi è che va scusa?’ e Barletta lapidario (...): ‘O Crosetto!’, ‘O Tajani!’”. A quel punto Scalpelli chiede se loro abbiano legami con Crosetto (“...E noi abbiamo legami con lui?”) e Barletta: “Con Crosetto sì!”. E Scalpelli: “Ah!”, “Crosetto è un po’ più... diciamo... come dire? Pragmatico rispetto al ragazzo oh... ?”. Per i carabinieri il “ragazzo” potrebbe essere Lorenzo Guerini, attuale presidente del Copasir.

biden meloni vertice nato

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI salvini meloniMEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINIARMI ALL UCRAINA - VIGNETTA BY ANDREA BOZZO - IL GIORNALONE - LA STAMPA PIERFRANCESCO BARLETTA

MATTEO SALVINI E PUTINLA PREVALENZA DEL CREMLINO - VIGNETTA DI ELLEKAPPA salvini putin conte

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

luca richeldi papa francesco bergoglio sergio alfieri

DAGOREPORT - I MEDICI DEL GEMELLI CHE CURANO IL PAPA (SERGIO ALFIERI E LUCA RICHELDI) SONO STATI CHIARI CON FRANCESCO: SE E QUANDO VERRÀ DIMESSO, BERGOGLIO DOVRÀ DIMENTICARE LA VITA MOVIMENTATA CHE HA CONDOTTO FINORA, E DARSI UNA REGOLATA. IL FISICO DEL PONTEFICE 88ENNE È MOLTO PROVATO E NON POTRÀ REGGERE AD ALTRI VIAGGI, OMELIE AL GELO E MARATONE DI INCONTRI CON I FEDELI – IL FUMANTINO CAPO DELLA CHIESA CATTOLICA ACCETTERÀ LA “CAMICIA DI FORZA” DI UNA CONVALESCENZA "PROTETTA" A SANTA MARTA?

angela merkel friedrich merz

DAGOREPORT – IL MURO DI BERLINO NON E' MAI CADUTO: MERZ E MERKEL SONO LE DUE FACCE DI UN PAESE CHE NON HA SANATO LE STORICHE DISEGUAGLIANZA TRA IL RICCO OVEST E IL POVERO EST – FIGLIOCCIO DI SCHAUBLE LUI, COCCA DI KOHL LEI, MERZ E MERKEL SI SFIDARONO NEL 2000 PER LA LEADERSHIP DELLA CDU. MA LA DEFLAGRAZIONE DEI LORO RAPPORTI SI È AVUTA CON LA POLITICA MIGRATORIA DI ANGELONA, FALLIMENTARE AGLI OCCHI DI MERZ (CHE RITENEVA NECESSARIO INTEGRARE I TEDESCHI DELL’EST, PRIMA DI ACCOGLIERE SIRIANI E TURCHI) - SE LA MERKEL L’AVESSE ASCOLTATO, OGGI L’AFD NON SAREBBE AL 20%...

beppe sala elly schlein

DAGOREPORT - TE LO DO IO IL CENTROTAVOLA! - L'IDEONA DI ELLY SCHLEIN PER NEUTRALIZZARE CHI SOGNA LA NASCITA DI UN PARTITO CENTRISTA ALLEATO DEL PD: CREARE LISTE CIVICHE PER LE REGIONALI E, SE FUNZIONANO, RIPROPORLE IN CHIAVE NAZIONALE ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 COL NOME DI "ALLEANZA PER L'ITALIA" - LEADER DEL PROGETTO DOVREBBE ESSERE BEPPE SALA, CHE PERÒ HA PERSO SMALTO (LE INCHIESTE SULL’URBANISTICA MILANESE) - L'ISOLAMENTO DI SCHLEIN NEL PD SUL PIANO DI RIARMO DI URSULA E LA SUA MANCANZA SI CARISMA: I SUOI GIORNI AL NAZARENO SONO CONTATI...

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER