funerali a milano 1

NELLA VITA ESISTONO POCHE CERTEZZE: LE TASSE, LA MORTE E LE TASSE DOPO LA MORTE - A MILANO ANCHE SCHIATTARE COSTERÀ DI PIÙ: IL COMUNE HA DISPOSTO AUMENTI SU TOMBE, FUNERALI CONVENZIONATI, CREMAZIONI, E VESTIZIONE DELLA SALMA - DECINE O CENTINAIA DI EURO CHE, STRAPPATI DALLE TASCHE IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTÀ (ECONOMICO ED EMOTIVO) POSSONO PESARE NON POCO SUI CITTADINI…

Miriam Romano per "Libero Quotidiano"

 

beppe sala 2

La "sorpresa" arriverà col primo dell'anno. Neanche il tempo di disfare l'albero e mettere via gli addobbi che le famiglie milanesi si troveranno ancora a dover mettere mano al portafogli. Altre tasse aumenteranno con l'anno nuovo. E questa volta a essere colpito è un settore piuttosto delicato per le famiglie. Funerali, cippi, targhe, inumazioni e cremazioni.

 

I servizi funebri dei cimiteri del Comune di Milano aumenteranno i prezzi. Non parliamo certo di centinaia di migliaia di euro per ogni servizio. Ma di qualche decine o centinaia di euro che, però, strappati dalle tasche in un momento di difficoltà (economico ed emotivo) possono pesare non poco sui cittadini.

 

tombe a milano 2

La manovra è stata approvata lunedì da Palazzo Marino con una determina dirigenziale. Ogni anno, infatti, le tasse sui servizi funebri vengono rivalutate di volta involta e ricalibrate sulla base dell'indice dei prezzi al consumo determinato dall'Istat.

 

E quest'anno la giunta ha deliberato optando per l'aumento. È scontato sottolineare che i funerali causano pena per le famiglie che affrontano il lutto, ma sono anche motivo di esborso di una certa quantità di denari che non tutti riescono a racimolare.

 

funerali a milano 3

Insieme al dolore, spesso, si unisce lo sconforto per le spese salate per garantire una degna sepoltura al deceduto. Per questo l'aumento delle cifre è un altro aggravio. Aggiungiamoci pure i due anni di pandemia appena trascorsi e le morti che ci siamo trascinati dietro.

 

tombe a milano 1

Ad alzarsi saranno le tariffe comunali dei servizi funebri erogati dal Comune. Ma anche gli importi rivalutati dei depositi cauzionali per la realizzazione delle tombe di famiglia. Sconti non verranno fatti nemmeno sul servizio funebre convenzionato, che l'amministrazione offre ai deceduti a Milano indipendentemente dalla residenza, e che arriverà a costare 1.484,08 euro (da 1.436).

 

funerali a milano 1

Ma andiamo più nel dettaglio. Non c'è importo che non verrà toccato dal rialzo dei prezzi. Tra le cifre più alte, spicca il prezzo del "nicchione" delle tombe di famiglia che arriverà a costare 78.942 euro (contro i 76mila attuali).

 

Il costo della catacomba a botola arriverà a 8mila 610 euro (300 euro in più del 2021). Sale anche il prezzo del giardino cinerario che contiene otto loculi: 7mila e 177 euro (da 6.947).

 

tombe a milano 3

E i pilastri cinerari che arrivano a costare 17.223 euro (da 16.673). Le cosiddette cripte perimetrali passeranno dai 18mila e 340 euro ai 18.945 l'anno prossimo. Sempre per quanto riguarda le tombe più imponenti, anche il prezzo delle "edicole" sale e costerà 37.892 euro, contro i 36mila e 600 di quest' anno.

 

Alcuni sarcofaghi supereranno i 26mila euro. Ma dall'aumento delle tariffe non sono state escluse neppure le cifre più irrisorie. Persino la "vestizione della salma" da 127 euro passerà a costare 131. Di pochi centesimi, ma anche l'assistenza all'imbalsamatura aumenterà di prezzo (7,18 euro da 6,95).

funerali a milano 2

 

La stangata colpirà anche i non residenti deceduti fuori Milano. Per loro la cremazione passerà da 502 euro a 519. Persino la cremazione dei feti aumenterà da 22 a 23 euro. E anche quella dei resti ossei che arriverà a costare 112 euro (da 108,75).

 

beppe sala 9

La tumulazione dei resti o delle ceneri si farà pagare quasi 150 euro (da 144). Le tasse colpiranno anche le sepolture islamiche: dal campo islamico alla fossa, i prezzi aumenteranno anche per i morti musulmani. Anche il costo della targhetta metallica non sarà esentato dagli aumenti (9 euro, 1 in più di quest'anno).

 

Comprese nel tariffario rivisto anche le esumazioni (5 euro in più quella ordinaria). Le pratiche per l'affidamento o la dispersione delle ceneri fuori dal cimitero, per le quali però si parla solo di qualche centesimo.

 

beppe sala con la mascherina

E poi cellette, colombari e rinnovi. «È un brutto regalo di Natale, una sorpresa che era meglio non trovare sotto l'albero», commenta il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino Andrea Mascaretti.

 

«C'è una grande crisi in atto, le famiglie stanno perdendo il lavoro. Tra benzina, bollette, energia, alimentari: tutti i prezzi stanno continuando ad aumentare a fronte di entrate che stanno invece calando o scomparendo del tutto», chiosa l'esponente del partito di Giorgia Meloni.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO