jose maria bergoglio angelo becciu vittorio feltri

VITTORIO FELTRI SI STUPISCE PER LE DICHIARAZIONI PRO-BECCIU DI BERGOGLIO: “TUTTO QUESTO È BELLISSIMO. E ALLORA PERCHÉ HA CONSENTITO E ANCHE IN QUESTO PRECISO MOMENTO STA CONSENTENDO CHE PROPRIO IL PROCESSO BECCIU PROCEDA CON REGOLE CHE RICORDANO I REGIMI DEGLI AYATOLLAH?  PERCHÉ C'È QUESTA DISTANZA PAUROSA TRA LE AFFERMAZIONI PUBBLICHE, E DI CERTO SINCERE, E LE DISPOSIZIONI DA LUI FIRMATE CHE FANNO A PUGNI CON QUALSIASI MINIMO SINDACALE DI PARVENZA DI GIUSTIZIA?” - LA RISPOSTA GLIELA DIAMO NOI: BERGOGLIO È UN GESUITA…

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

VITTORIO FELTRI

Il caso Becciu si arricchisce di una dichiarazione molto importante del Papa. È accaduto su Radio Cope, l'antenna dei vescovi spagnoli. Giornalista: «Cosa teme di più? Che (Becciu) sia dichiarato colpevole o non colpevole, visto che lei stesso ha dato il permesso di metterlo sotto processo?». Francesco: «Va sotto processo secondo la legge vaticana.

 

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

Un tempo, i giudici dei cardinali non erano i giudici di Stato come oggi, ma il Capo dello Stato. Spero con tutto il cuore che sia innocente. Inoltre, è stato un mio collaboratore e mi ha aiutato molto. È una persona di cui ho una certa stima come persona, quindi il mio augurio è che ne esca bene. Ma è una forma affettiva della presunzione d'innocenza, andiamo. Oltre alla presunzione di innocenza, voglio che ne esca bene. Ora spetta ai tribunali decidere».

 

PROCESSO A ANGELO BECCIU IN VATICANO

Presunzione di innocenza, come principio inderogabile. Rinuncia alle prerogative di Capo dello Stato, che in Vaticano vuol dire Monarca Assoluto, nella amministrazione della giustizia. Tutto questo è bellissimo. E allora perché ha consentito e anche in questo preciso momento sta consentendo che proprio il processo Becciu proceda con regole che ricordano i regimi degli ayatollah?

 

angelo becciu papa francesco

Perché c'è questa distanza paurosa tra le affermazioni pubbliche, e di certo sincere, e le disposizioni da lui firmate che fanno a pugni con qualsiasi minimo sindacale di parvenza di giustizia? Presto o tardi le organizzazioni internazionali chiederanno conto della incompatibilità delle procedure processuali dello Stato Vaticano con gli standard della civiltà. Il rischio per il suo regno mondano (quello rinchiuso in meno di mezzo chilometro quadrato) è il totale isolamento, con l'esclusione dal circuito dei Paesi con cui siano consentite transazioni finanziarie.

ALBERTO PERLASCA

 

SUPREMA POTESTÀ

Non possono esserci collaborazioni in campo giuridico con uno Stato dove i tre poteri coincidano con la "suprema potestà" di una sola persona. La quale con la dichiarazione radiofonica di cui sopra sconfessa l'esercizio della giustizia nei propri domini, dove ha cambiato a sua discrezione le regole, e annullato l'habeas corpus, vale a dire l'insieme dei principi elementari che tutelano libertà e inviolabilità di chi è accusato.

 

vittorio feltri

Di questo si tratta infatti nel cosiddetto processo Becciu, al di là delle intenzioni cristalline che finiscono per lastricare l'inferno del diritto. Ho ammirazione per Francesco. Da ateo ho simpatia per lui. Ha sulle spalle un carico immenso. Ma stanno accadendo non nella Chiesa in generale (dove sta lottando con vigore contro la pedofilia del clero), ma nello staterello di cui è Monarca Assoluto, cose non dico turche ma talebane.

 

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

Era stato Marco Pannella, per altro da Bergoglio molto lodato, a innalzare con Daniele Capezzone il cartello in piazza San Pietro «Vatican-Taliban». Siccome questo Papa ci ha abituato a gesti sorprendenti, mi aspetto atti sovversivi di Francesco versus il Papa Re, del Papa contro il Re. Come? Mi affido all'inventiva che ha consentito alla Chiesa di reggere, con tutti i suoi guai, per duemila anni.

 

PANORAMA - Il mistero del video fantasma

Non sto scrivendo per sensazioni, ma basandomi su atti, verbali e relative omissioni. Panorama, nel senso del noto settimanale, ha provveduto in queste settimane a togliere a Libero un'esclusiva. Meglio così.

 

Non siamo più soli nell'udire cigolii da antiche macchine della tortura in Vaticano nella vicenda che ha portato, con inchini unanimi della stampa italiana, prima alla «crocefissione cautelare» del cardinale Angelo Becciu e ora al processo in corso contro di lui e altri nove imputati, in un frusciare di tonache e toghe dove il diritto alla difesa è calpestato con una cura che, se non ci fosse di mezzo il Papa (il cui «dolore» è citato dall'ex Guardasigilli italiana Paola Severino per giustificare gli abusi giuridici), direi diabolica.

 

angelo becciu papa francesco 2

A partire dal 24 settembre del 2020 con la condanna urlata sui tetti con l'indagato consegnato al dileggio della folla e punito con i galloni ecclesiastici strappati mentre se ne sta inerme ad ascoltare una sentenza preventiva. Da novembre in poi abbiamo sviluppato una contro-inchiesta che non ha avuto alcuna risposta decente.

 

Ed ecco Panorama che sulla copertina ha prima denunciato: «Il mistero del video fantasma» e poi: la «Tempesta di spie in Vaticano» (riprendendo anche documenti da noi scoperti e resi pubblici dopo che erano stati occultati dagli accusatori). Carlo Cambi ha raccontato come i pubblici ministeri vaticani (chiamati qui promotori di giustizia) abbiano tranquillamente disobbedito al loro stesso Tribunale, che aveva ordinato di depositare gli interrogatori video-registrati di monsignor Alberto Perlasca.

 

IL PALAZZO DEL VATICANO A SLOAN SQUARE - LONDRA

Costui da principale indagato è passato in un battibaleno a vittima e grande accusatore pentito e quindi prosciolto da ogni accusa circa l'uso allegro dei denari della Santa Sede nell'acquisto del famoso palazzo londinese di Chelsea, costato tra i 200 e i 400 milioni di euro. Il prelato di curia si era ritrovato angelicato grazie a ore e ore di dichiarazioni in cui aveva demonizzato, senza contraddittorio, superiori (a cominciare dal cardinale Becciu), colleghi e consulenti, e pure in assenza dell'avvocato difensore - pur essendo in quel momento accusato - il 31 agosto del 2020. E poi ancora e ancora...

 

Giovanni Angelo Becciu

RINVIO A GIUDIZIO

 Il 3 luglio del 2021 ecco il rinvio a giudizio in 500 pagine di requisitoria e 29mila fogli di documenti. In tutto questo mare di carte e chiavette Usb gli avvocati si sono accorti che mancava proprio la prova regina. Nessuna trascrizione letterale. Solo la sintesi a cura dei pm. Soprattutto niente video. In prima udienza il 27 luglio i difensori hanno sollevato il caso. Il pm (pardon, promotore di giustizia), professor Alessandro Diddi si è scusato, ha garantito che avrebbe rimediato. A questo punto il presidente del Tribunale, il dottor Giuseppe Pignatone, ha stabilito che entro il 10 agosto questo materiale probatorio fosse messo a disposizione della difesa. Sorpresa. Arriva la data ultimativa stabilita dal giudice. E i pm si rifiutano di farlo.

 

giuseppe pignatone

Non intendono far acquisire al fascicolo del dibattimento le videoregistrazioni di Perlasca senza difensore, per evitare la «divulgazione» della sua immagine. Posso dirlo?

 

È il colmo. Prima hanno tranquillamente consentito che la reputazione del cardinale sia vilipesa senza adottare alcuna indagine sulla fuga di documenti accusatori dal loro fascicolo su Espresso e Corriere della Sera, con accuse ignominiose. Dopo di che temono che gli avvocati consegnino a qualche televisione o sito internet la prova regina che si vorrebbe far valere come una pistola fumante?

 

PROVVEDIMENTI SOVRANI

stefano lorenzetto con vittorio feltri

Non solo, e questo Panorama non lo scrive, ma in quello stesso documento agostano i promotori di giustizia confermano che i quattro rescripta, cioè gli atti firmati dal Papa nel 2020, coi quali autorizza i pm a derogare dalle leggi vigenti, sono «provvedimenti sovrani», emessi senza richiesta scritta: pietre tombali del diritto, olé.

 

Questo è il punto gravissimo, e che contrasta con l'affermazione del Papa sulla presunzione di innocenza. Il Santo Padre ha infatti emanato negli anni quattro testi che consentono di trascurare la legge, e di saltare il controllo che un giudice in qualsiasi Paese civile deve effettuare su atti che entrano nell'intimità o addirittura privano della libertà l'indagato. Il Papa ha detto che non c'è bisogno di alcun vaglio di un giudice (in Italia il Gip).

ALBERTO PERLASCA

 

Ma com' è stato possibile questo obbrobrio? Semplice. Pur essendo in deroga a qualsiasi legge vigente, quei rescripta papali sono intangibili in quanto emanazione di diritto divino. È questa la risposta data in aula il 27 luglio, tra lo stupore degli avvocati (e il silenzio dei giornalisti vatican-taliban presenti) il procuratore capo, professor Gian Piero Milano: «Sedes Prima a nemine iudicatur», cioè, traducendo in volgare dantesco: «Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare» (Canti III e V dell'Inferno).

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

 

Ma noi, non essendo ancora stati traghettati oltre lo Stige da Caronte, ci permettiamo di auspicare da parte del grande scienziato cattolico Antonino Zichichi la pronta consegna della «macchina del tempo» a codesti Illustrissimi Signori. P.S. Per ora il Tribunale Vaticano non ha sollevato di peso i promotori di giustizia chiedendo loro di obbedire alle sue ordinanze. Del resto, per come vanno le cose da quelle parti, Milano e Diddi potrebbero benissimo sottoporre al Papa un altro rescriptum dove si consenta loro pure questa deroga. O Francesco terrà conto delle sue dichiarazioni evangeliche?

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...