stadio coronavirus

VOLETE SAPERE PERCHÉ I CLUB DI SERIE A CHIEDONO DI RIAPRIRE GLI STADI? NEGLI ULTIMI DUE CAMPIONATI, LE MANCATE ENTRATE DELLA VENDITA DEI BIGLIETTI AL BOTTEGHINO SONO GIÀ COSTATE 426 MILIONI AI CONTI DISASTRATI DELLE SOCIETÀ - IL PARADOSSO E' CHE IN ITALIA LE ENTRATE DA STADIO AIUTANO I BILANCI DELLE SOCIETÀ CALCISTICHE MENO CHE IN ALTRI CAMPIONATI, DOVE LE ENTRATE LEGATE ALLO SFRUTTAMENTO DEGLI IMPIANTI SONO MAGGIORI - L'AD DELL'INTER, MAROTTA: "GLI INCASSI DA STADIO GARANTISCONO UN FLUSSO DI ENTRATE REGOLARE E PREZIOSO, DI CUI I CLUB NON POSSONO FARE A MENO…"

Franco Vanni per "Affari & Finanza - la Repubblica"

 

stadio coronavirus

Il calcio in Europa vive grazie alla vendita dei diritti televisivi, ed è soprattutto al tifoso da divano che si rivolge il marketing del pallone. Eppure, in un'industria che galleggia sul debito e brucia cassa, senza lo spettatore da stadio il sistema rischia il collasso. «Gli incassi da stadio garantiscono un flusso di entrate regolare e prezioso, di cui i club non possono fare a meno», ha detto di recente Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, chiedendo al governo di consentire il pieno accesso agli impianti dal prossimo 21 agosto, data di ripresa del campionato, a tutti i tifosi che mostreranno all'ingresso il green pass.

 

stadio coronavirus

Il governo ha stabilito la soglia massima di affluenza al 50% della capienza. Dopo l'amministratore delegato dell'Inter anche il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha fatto il suo appello: «Riteniamo i vincoli attuali troppo penalizzanti per il nostro sport, che si svolge in ambienti all'aperto e con tifosi verificati all'accesso». Il Consiglio dei ministri ha autorizzato una capienza del 50% nonostante Valentina Vezzali, sottosegretario con delega allo Sport, avesse chiesto di accogliere il 75% degli spettatori.

 

E al momento non è stato rimosso il vincolo del metro di distanza obbligatorio fra un posto e l'altro, che di fatto ridurrebbe la capienza della grande maggioranza degli stadi a non più del 25-30% di quella totale. «Vediamo incongruenze rispetto ad altre situazioni - ha aggiunto Dal Pino - visto che il green pass rappresenta il lasciapassare continueremo a chiedere che garantisca l'accesso incondizionato».

 

diritti tv serie a

I dati ufficiali della Lega di Serie A, associazione che riunisce i 20 club del massimo campionato di calcio italiano, dicono che nella stagione 2019/2020 la chiusura da marzo in poi degli stadi causa Covid ha portato danni diretti (botteghino e abbonamenti da rimborsare) per 108,2 milioni di euro. Nel 2020/2021 le mancate entrate da stadio hanno pesato sulle casse dei club per 317,9 milioni.

 

Nel biennio, quindi, gli stadi chiusi sono costati alla Serie A 426,1 milioni a cui si aggiungono il calo dei ricavi commerciali e gli sconti chiesti da sponsor e televisioni, in nome del fatto che un calcio senza pubblico dal vivo ha meno appeal. Secondo le proiezioni della Lega di Serie A, ogni giornata del prossimo campionato potrebbe portare nelle casse dei club 9 milioni, per un incasso potenziale di 342 milioni.

 

La previsione di aprire gli stadi solo in parte non colpisce allo stesso modo i tifosi e di conseguenza i conti di tutti i club. Un'apertura al 50% lascerebbe fuori da San Siro in media a ogni partita oltre 22mila tifosi dell'Inter e 15mila del Milan. E sarebbero 18mila i sostenitori della Juve senza possibilità di vedere le partite.

 

stadio coronavirus

Per Roma e Lazio la riduzione sarebbe meno dolorosa: dimezzando i seggiolini disponibili sarebbero in media appena 3mila i romanisti senza un posto e nemmeno 2mila i laziali. Il conto è semplice: basta prendere la media di spettatori presenti allo stadio nelle gare casalinghe della stagione 2018/2019, l'ultima con gli stadi aperti, e sottrarre la metà della capienza degli impianti. Nel caso dei nerazzurri di Milano, la squadra che attrae più tifosi in Italia, a fronte di un'affluenza media stagionale di 61.419 tifosi, i posti disponibili sarebbero 39.138, la metà dei 78.275 seggiolini del Meazza.

 

beppe marotta

Per contro ci sono squadre che storicamente faticano a riempire il proprio stadio per metà, se non nelle gare di cartello. È il caso dell'Hellas Verona, che due stagioni fa in Serie B aveva una media di 10.574 tifosi su 31.045 posti. O del Napoli che, nonostante risultati sportivi brillanti, riempiva meno di tre quinti dell'ex San Paolo, oggi stadio Maradona: 29.003 posti occupati in media su 54.726 disponibili. Sono simili i dati di affluenza di Genoa e Sampdoria al Ferraris, e quelli del Bologna al Dall'Ara. In Italia le entrate da stadio aiutano i bilanci delle società calcistiche meno che in altri campionati.

 

diritti tv 3

Lo certifica Deloitte nella sua recentissima Annual review of football finance. La chiusura degli stadi causa Covid ha dato un duro colpo alle finanze dei club italiani, certo, ma meno che in altri campionati in cui le entrate legate allo sfruttamento degli impianti sono maggiori. «Data la storica mancanza di investimenti negli stadi italiani, e quindi ricavi da matchday relativamente bassi, in termini assoluti la diminuzione dei ricavi da stadio è stata quasi la metà di quella registrata da Premier League e La Liga, e un terzo del calo rispetto alla Bundesliga», rileva Deloitte in una nota.

 

StaDIO Maradona

Nella classifica europea di incassi da stadio, dominata nell'ordine da Barcellona e Real Madrid, la prima squadra italiana è la Juventus, al decimo posto. Secondo i dati di Deloitte, elaborati da Calcio e Finanza, nella stagione sportiva 2018/2019 l'Allianz Stadium, pur con una capienza di appena 41.507 posti, ha fruttato al club bianconero 66 milioni. Molti meno dei 159 incassati dai blaugrana di Catalogna, ma tanti di più rispetto ai 51 dell'Inter (15esima nel ranking europeo per ricavi da stadio) e ai 34 del Milan (17esimo), che pure hanno uno stadio più grande.

 

stadio olimpico

L'impianto juventino è però di proprietà del club ed è più moderno. Nell'impossibilità di conoscere l'andamento della pandemia, e nel timore di dovere presto richiudere gli stadi, nessun club di Serie A al momento ha messo in vendita abbonamenti annuali per la prossima stagione.

 

La scelta di vendere solo biglietti singoli, già tentata da alcuni club fra cui il Napoli prima del Covid, è anche un tentativo di massimizzare gli incassi: aspettandosi un ritorno agli stadi dopo una stagione e mezza di serrata, le società puntano a ottenere il più alto profitto su ogni accesso. È possibile che rispetto al passato i prezzi dei tagliandi saranno più alti, soprattutto in caso di capienza ridotta.

DISTANZIAMENTO ALLO STADIO

 

Per i club italiani ogni euro è prezioso. Nel chiedere pieno accesso agli stadi, Dal Pino fa presente che il mondo del calcio professionistico non ha ricevuto ristori, come invece accaduto in altri ambiti penalizzati dal Covid.

 

«Il nostro settore non ha ricevuto alcun ammortizzatore - ha sottolineato il presidente della Serie A - I club vivono una situazione di mancati introiti causati dalla pandemia senza precedenti, e a fronte di perdite di oltre un miliardo e 200 milioni di euro abbiamo davanti uno scenario in cui mancheranno altri soldi alla ripresa. Abbiamo bisogno che vengano adottate misure di respiro per i bilanci delle società. Non è possibile continuare a sostenere costi certi davanti a ricavi incerti, così è troppo penalizzante». Da tempo la Serie A chiede deroghe sulle scadenze fiscali.

DISTANZIAMENTO ALLO STADIO

Ultimi Dagoreport

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...