mario draghi

PER UNA VOLTA NON VA IN CUNEO AL CETO MEDIO - I PARTITI HANNO TROVATO LA QUADRA SUI TAGLI ALLE TASSE: 7 MILIARDI SU 8 SERVIRANNO PER IL RITOCCO DELLE ALIQUOTE IRPEF. L’IMPOSTA NETTA SCENDERÀ PER TUTTI: LA RIDUZIONE REALE PIÙ CONSISTENTE SI INCONTRA FRA I REDDITI MEDI: FRA 40 E 45MILA EURO DI REDDITO LORDO ANNUO IL RISPARMIO MEDIO RISPETTO A QUANTO SI PAGA CON LE REGOLE ATTUALI ARRIVA AL 6,4%, CON UNA PUNTA DEL 7,5% PER I LAVORATORI DIPENDENTI (I PIÙ TARTASSATI DAL FISCO)

Gianni Trovati e Marco Mobili per “il Sole 24 Ore”

 

SCAGLIONI IRPEF PRIMA E DOPO L'INTERVENTO DEL GOVERNO DRAGHI

Al terzo round del tavolo sul fisco il ministro dell'Economia Daniele Franco e i partiti della maggioranza trovano la quadra. Che suona così: Irpef a quattro aliquote, come anticipato martedì dal Sole 24 Ore, con una nuova curva delle detrazioni che assorbe il bonus Renzi-Gualtieri e assicura vantaggi a tutte le fasce di reddito, con punte di risparmio fra i 35 e i 55mila euro lordi annui, e addio all'Irap per 890mila ditte individuali e professionisti (tutti) e 11mila start up innovative.

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

 

A meno di non ripescare l'ipotesi della maxi-deduzione, che resta in campo. La decisione finale sarà assunta a Palazzo Chigi, dove il progetto sarà portato nelle prossime ore al premier Mario Draghi. Nell'impianto costruito ieri, all'Irpef vanno sette miliardi all'anno; l'intervento sull'imposta regionale in formula piena ne vale 1,3, e richiede quindi di recuperare circa 300 milioni ulteriori.

 

tasse

L'equilibrio finale, che permette interventi strutturali su entrambe le imposte, è stato reso possibile da un miniritocco alla nuova scala delle aliquote Irpef. La nuova progressione prevede il 23% fino a 15mila, come ora, il 25% fino a 28mila, il 35% fino a 50mila e il 43% per i redditi superiori. Da 50mila euro in su, quindi, l'aliquota legale cresce rispetto a oggi.

 

laura castelli con mascherina

Ma non è questo il punto. Il risultato rilevante per i conti dei contribuenti, infatti, è dato dall'imposta netta, che scende per tutti per effetto della nuova curva delle detrazioni, che eliminerà anche gli attuali salti di imposizione effettiva come chiesto dal documento delle commissioni Finanze delle Camere.

 

LUIGI MARATTIN

In questo modo, la scelta soddisfa tutti anche sul piano politico: «Sono misure strutturali e non spot», esulta la viceministra all'Economia Laura Castelli (M5S), «la priorità assoluta va all'Irpef come abbiamo sempre sostenuto», spiega dal Pd il responsabile economico Antonio Misiani, da Iv il presidente della commissione Finanze della Camera Luigi Marattin parla di «buon accordo anche nel metodo, primo step di un percorso in due tappe che vedrà compimento con la delega fiscale».

ANTONIO MISIANI

 

«È il primo passo della riforma fiscale», conferma il viceministro al Mise Gilberto Pichetto Fratin (Fi), e dalla Lega il responsabile economico Alberto Bagnai sottolinea anche «la semplificazione significativa del sistema». I numeri elaborati dal Mef misurano gli effetti su tutte le fasce di reddito. In termini percentuali l'imposta da pagare scende in modo drastico per le fasce di reddito più basse, fino a 8mila euro lordi annui, che però di fatto sono già quasi escluse dall'Irpef per effetto della No Tax Area.

 

La riduzione reale più consistente si incontra fra i redditi medi: fra 40 e 45mila euro di reddito lordo annuo il risparmio medio rispetto a quanto si paga con le regole attuali arriva al 6,4%, con una punta del 7,5% per i dipendenti e uno sconto del 3,9% per gli autonomi (4,2% per i pensionati). Appena sotto, fra 35mila e 40mila euro di reddito, il risparmio è del 5,2% per i dipendenti e del 3,1% per gli autonomi, e si attesta al 3,5% nel caso dei pensionati.

 

irpef

Sopra, fra 45mila e 50mila euro, il taglio vale il 5,5% dell'imposta netta per i lavoratori dipendenti, il 4,6% per i pensionati e il 4,3% per gli autonomi. Per i contribuenti dell'attuale terzo scaglione la riduzione d'imposta può superare i 700 euro all'anno. L'impatto delle nuove detrazioni è però evidente anche nel caso dei redditi più alti: che nonostante l'aliquota legale in crescita risparmieranno in media il 3,1% nelle dichiarazioni fra 60mila e 65mila euro, il 2,2% fra 65mila e 75mila e lo 0,6% sopra.

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

 

La media complessiva dei tagli fiscali per tutti i contribuenti si attesta al 3,8%. In termini generali, secondo le prime stime, il 75% del taglio Irpef si concentra sul secondo e sul terzo degli scaglioni attuali, che riuniscono il 50% dei contribuenti (21 milioni) con dichiarazioni fra 15mila e 55mila euro. Dal punto di vista delle tipologie di reddito, dipendenti e pensionati sono protagonisti con il 95% dello sgravio.

Irpef Irap Inps

 

L'incrocio dei dati mostra anche il secondo obiettivo dell'intervento. Che in un alleggerimento complessivo della pressione sui redditi determina i vantaggi più consistenti nella fascia fra 35mila e 55mila euro dei dipendenti. Perché il ridisegno è fatto anche per spianare i salti d'imposta determinati oggi dal coacervo di detrazioni e bonus, che produce le super-aliquote marginali effettive fino al 61% fra 35 e 40mila euro.

tasse

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO