gasperini lookman

IN UN CAMPIONATO SENZA PADRONE, L’ATALANTA PUO’ VINCERE LO SCUDETTO! ARRIGO SACCHI: “LA VITTORIA NELL’EUROPA LEAGUE HA PORTATO LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA FORZA. NON VINCI A LIVERPOOL O IN FINALE CONTRO IL LEVERKUSEN SE NON HAI VALORI TECNICI E MORALI" – “LA GAZZETTA DELLO SPORT”: “PENSARE A UNA ‘DEA’ IN CORSA PER LA VITTORIA FINALE NON È UTOPIA: HA GIOCO, PERSONALITÀ, CONTINUITÀ E ADESSO SA IMPORSI ANCHE NELLE GARE SPORCHE” – E NEI PROSSIMI MESI TORNERANNO PURE SCAMACCA E SCALVINI

Da tuttomercatoweb.com

gasperini stoccarda atalanta

Arrigo Sacchi vota Atalanta. L'ex allenatore del Milan crede nella possibilità della formazione allenata da Gian Piero Gasperini di poter lottare per il titolo. Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha commentato: "Io dico di sì. La squadra di Gasperini gioca bene, e questo è il primo ingrediente per arrivare al titolo, ha un pubblico che la sostiene e una società unita e competente. Mi sembra che ci sia tutto per arrivare molto lontano. Anche se...

 

Beh, a rigor di logica e osservando gli investimenti, ci sarebbero altri club che dovrebbero lottare per lo scudetto. Penso all’Inter , al Milan, alla Juventus, al Napoli, alla Roma. Tutte società che hanno speso molto di più dell’Atalanta sul mercato. E però, per fortuna, il calcio non si fa soltanto con i soldi, ma con le idee.

 

gasperini lookman

E a Bergamo di idee ne hanno parecchie, e quasi tutte buone. Rispetto alla passata stagione che cosa è cambiato? La vittoria nell’Europa League, trofeo che nessuna squadra italiana aveva mai conquistato in più di vent’anni, ha dato nuove energie al gruppo e ha portato la consapevolezza della propria forza. Non vinci a Liverpool o in finale contro il Leverkusen se non hai valori tecnici e morali".

 

 

ATALANTA

Luigi Garlando per gazzetta.it - Estratti

 

Ditegli che è antipatico o che difendere a uomo a tutto campo è da provinciali. Non muoverà un sopracciglio. Volete fare arrabbiare per davvero Gian Piero Gasperini? Ditegli che la sua Atalanta è da scudetto… Chiediamo scusa in anticipo, ma come si fa a non pensarlo?

 

gian piero gasperini foto lapresse

La classifica, innanzitutto. Dea seconda a un punto dal Napoli. Una sola volta nell’era gasperiniana ha raccolto tanto (25 punti) all’altezza della 12a giornata: nel 2022-23, quando ne contava 27 ed era ugualmente 2a. Negli altri 7 campionati, ha sempre migliorato la posizione parziale. Per dire, nei tre tornei chiusi al 3° posto (2018-21), alla 12a giornata l’Atalanta era rispettivamente 8a, 5a e 8a.

 

Nel dna della Dea c’è la fioritura di primavera, un girone di ritorno superiore a quello d’andata, spiegabile con il rodaggio fisiologico di una rosa che, ogni estate, vende gioielli e cambia pelle. Dove potrà arrivare se crescerà come sempre, partendo da una base di punti così alta e da un rodaggio tattico già risolto?

 

atalanta bayer leverkusen gasperini con la coppa

È vero. In estate non è stato progettato a tavolino un vero piano-scudetto, anche se Gasp è rimasto solo a un patto: alzare il livello della squadra. Trattenere Koopmeiners, aggiungerci due pezzi forti (tipo Nico Gonzalez e O’Riley) e qualche giovane di prospettiva sarebbe stata una dichiarazione di guerra alle grandi, al costo di minori ricavi.

 

I Percassi, illuminati architetti del sogno, hanno preferito mantenere la linea: monetizzare (Koop) e valorizzare (Zaniolo, Samardzic, Brescianini…). Ma non vuol dire che non si possa vincere la guerra lo stesso. In fondo, neppure il Verona 1984-85 era stato disegnato per lo scudetto. Al solito, Gasp sta costruendosi in casa i suoi campioni. In pochi mesi, Retegui, capocannoniere del torneo, è diventato un altro giocatore; Hien e Kossounou hanno guadagnato in fretta una notevole affidabilità. Per non parlare di Lookman e CDK: sempre più decisivi. E il mercato di gennaio potrebbe rifinire il progetto.

 

gasperini

I 24’ iniziali contro l’Udinese hanno fatto capire quanto perde l’Atalanta senza Ederson. Serve un’alternativa di spessore al brasiliano e a De Roon, un centrocampista di sostanza e qualità, alla McTominay, anche se l’esplosione di Kossounou consentirà al rientrante Scalvini di entrare nelle rotazioni in mediana. Sarebbe prezioso anche un attaccante di fascia con le caratteristiche di Lookman, tecnica e velocità, tenendo conto che il ritorno di Scamacca (febbraio?) e della sua fisicità tecnica trasfigurerà il reparto.

 

Bellanova, Zaniolo, Samardzic e Brescianini, sempre più immersi nell’idea, cresceranno ancora. Se tutto questo si realizzerà, Gasp avrà a disposizione una rosa in grado di lottare su più fronti. Ma non è solo questione di gambe. La Dea è cresciuta tanto nella testa. L’ha riconosciuto anche Gasperini: "La vittoria dell’Europa League ci ha dato tanta consapevolezza". È vero.

 

napoli atalanta

L’Atalanta di quest’anno è un’altra cosa. La personalità con cui ha saccheggiato il Maradona e dominato il Napoli è un picco di maturità. Ma anche la sofferta vittoria sull’Udinese lo è, a suo modo. Negli anni scorsi la Dea ha perso più di una partita nata male, sbilanciandosi nell’ansia della rincorsa e regalando spazi. Domenica ha costruito la rimonta con pazienza, senza troppi rischi. Se prima l’Atalanta doveva essere bella per vincere, ora sa domare le partite sporche, come usano quelli che puntano in alto e hanno gamba per le corse a tappe.

 

atalanta como foto lapresse 2

SENZA PADRONE—  Torneo senza padrone. L’Inter sembra ancora la più forte e lo ha dimostrato platealmente a un’Atalanta in emergenza: 4-0. Ma ha dimostrato anche di non avere più la fame e la concentrazione feroce della stagione scorsa, quando vinse tutti gli scontri diretti, a parte il pari dello Stadium. In questo campionato, 2 soli punti contro Milan, Juve, Napoli e tanti persi per strada: Genoa, Monza… Napoli, Juve e Milan sono ancora cantieri aperti e non possono avere la solida identità e il gioco codificato che sono la vera forza della Dea.

 

mateo retegui

Nessuno ha la sua facilità di gol: 31. Lazio e Fiorentina sono spinte in alto dall’entusiasmo, ma non hanno l’abitudine all’aria rarefatta dell’alta quota che ha l’Atalanta. In questo assomiglia alla Samp 1990-91 di Boskov che bivaccò a lungo all’ultimo campo base (4° posto, 5°, 5°) prima di muovere il felice assalto alla vetta. Nella stagione precedente lo scudetto, Vialli e Mancini vinsero la Coppa delle Coppe. L’Atalanta viene da un 5° e da un 4° posto e dal trionfo nell’Europa League. Lo scudetto rifinirebbe il ciclo storico di Gasp e dei Percassi, come fu per Mantovani e Boskov.

GASPERINI FESTA ATALANTA

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?