CONI GELATO - TRE MANDATI (MA MASSIMO 2 CONSECUTIVI): L’ULTIMA IDEA DI SPADAFORA PER MANDARE A CASA PER I PROSSIMI 4 ANNI MALAGO’ – LA MISURA VOLUTA DA M5S È CONTESTATA DA PD E IV È INVISA DAI PRESIDENTI DI FEDERAZIONE CHE OGGI FARANNO SENTIRE LA PROPRIA VOCE - LIMITE DI VELOCITÀ, CASCO E PARASCHIENA: ECCO COME CAMBIA IL CODICE DELLE PISTE DA SCI – GIRO DI VITE ANCHE PER I GESTORI DEGLI IMPIANTI

-

Condividi questo articolo


Emilio Pucci per ''Il Messaggero''

 

giovanni malago foto mezzelani gmt001 giovanni malago foto mezzelani gmt001

Obbligo fino a 18 anni di indossare un casco protettivo e per i minori di 14 anni la protezione di paraschiena «idoneo a garantire l' assorbimento dagli urti». E appositi strumenti rilevatori della velocità quali il telelaser oppure lo skivelox «da utilizzare specialmente in tratti di pista ritenuti particolarmente pericolosi quali incroci oppure caratterizzati da elevato traffico».

 

Sono solo alcune delle norme per gli sciatori contenute nella nuova bozza di riforma dello sport inviata dal ministro Spadafora agli sherpa' giallo-rossi. La riforma è ancora contrastata, contiene alcune misure non concordate: nell' ultima formulazione, per esempio, il presidente e gli altri componenti della Giunta nazionale non possono svolgere più di tre mandati, di cui soltanto due consecutivi.

 

Misura voluta da M5s (per stoppare Malagò), contestata da Pd e Iv e invisa dai presidenti di federazione che oggi faranno sentire la propria voce. Ma per quanto riguarda gli amanti della neve è in arrivo una vera e propria rivoluzione. Anche per i gestori degli impianti chiamati a rispettare dei paletti, altrimenti sono previste multe severe e anche la chiusura della struttura «da parte della regione».

 

spadafora malagò spadafora malagò

Prima svolta: «Nell' esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard, del telemark, della slitta e dello slittino è fatto obbligo ai soggetti di età inferiore ai diciotto anni di indossare un casco protettivo». Senza casco la sanzione amministrativa prevede il pagamento di una somma da 100 a 150 euro. Mentre il paraschiena potrebbe essere risparmiato' solo per i più piccoli, ovvero per coloro che si avvicinano allo sci per la prima volta.

 

giovanni malago foto mezzelani gmt004 giovanni malago foto mezzelani gmt004

I rilevatori di velocità, già previsti per esempio in Svizzera e in altri Paesi, serviranno a «contestare le infrazioni degli sciatori». Un' altra novità riguarda chi non si ferma a prestare soccorso: «Chiunque nella pratica dello sci o di altro sport della neve, trovando una persona in difficoltà non presta l' assistenza occorrente, ovvero non comunica immediatamente al gestore, presso qualunque stazione di chiamata, l' avvenuto incidente, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 250 a 1.000 euro».

 

Si punta a limitare la velocità sulle piste che «deve essere particolarmente moderata nei tratti a visuale non libera, in prossimità di fabbricati od ostacoli, negli incroci, nelle biforcazioni, in caso di nebbia, di foschia, di scarsa visibilità o di affollamento, nelle strettoie e in presenza di principianti».

 

Con regole ben precise: negli incroci gli sciatori devono dare la precedenza a chi proviene da destra o secondo le indicazioni della segnaletica, è vietato fermarsi nei passaggi obbligati, in prossimità dei dossi o in luoghi senza visibilità e intralciare con i propri sci altre persone durante la sosta presso rifugi. Ogni sciatore «deve possedere una assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni verso terzi» e i soggetti che praticano lo sci-alpinismo o lo sci fuoripista «devono munirsi di appositi sistemi elettronici per garantire un idoneo intervento di soccorso».

VINCENZO SPADAFORA GIOVANNI MALAGO' VINCENZO SPADAFORA GIOVANNI MALAGO'

 

 Ma sono soprattutto i proprietari e i gestori degli impianti ad essere coinvolti dalla riforma. Intanto le piste devono essere segnalate sempre con un colore ad hoc: verde (con pendenza non superiore al 5%, blu (fino al 25%, rosso (non superiore al 40%), nero (con pendenza superiore al 40%). Per accedere a piste difficili «lo sciatore deve essere in possesso di elevate capacità fisiche e tecniche» altrimenti rischia una multa da 100 a 3.000 euro e anche il ritiro del titolo di transito giornaliero e la sospensione' fino a tre giorni. «Qualora la pista presenti cattive condizioni di fondo, il suo stato deve essere segnalato. Il gestore ha l' obbligo di chiudere le piste in caso di pericolo o non agibilità.

giovanni malago foto mezzelani gmt002 giovanni malago foto mezzelani gmt002

 

Salvo che il fatto costituisca reato, la violazione dell' obbligo viene stabilito - comporta l' applicazione della sanzione del pagamento di una somma da 5.000 euro a 50.000 euro». I gestori «sono civilmente responsabili della regolarità e della sicurezza dell' esercizio delle piste» e «sono obbligati» ad assicurare il soccorso e il trasporto degli infortunati, a garantire la presenza sulle piste di un medico munito di «esperienza in emergenza sanitaria» nonché di un operatore ad hoc e di aree destinate all' atterraggio degli elicotteri. La violazione a questi criteri prevede una multa che va da 20mila a 200 mila euro.

giovanni malago foto mezzelani gmt008 giovanni malago foto mezzelani gmt008 giovanni malago foto mezzelani gmt009 giovanni malago foto mezzelani gmt009

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 03 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 03

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 04 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 04

giovanni malago foto mezzelani gmt005 giovanni malago foto mezzelani gmt005 giovanni malago foto mezzelani gmt006 giovanni malago foto mezzelani gmt006 giovanni malago foto mezzelani gmt007 giovanni malago foto mezzelani gmt007 giovanni malago foto mezzelani gmt003 giovanni malago foto mezzelani gmt003

Giovanni Malago ph Bob Krieger Giovanni Malago ph Bob Krieger

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 02 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 02

codice pista da sci codice pista da sci

malagò petrucci malagò petrucci esultanza malagò goggia sala bianchedi esultanza malagò goggia sala bianchedi malagò barelli malagò barelli malagò malagò codice pista da sci codice pista da sci codice pista da sci codice pista da sci codice pista da sci codice pista da sci codice pista da sci codice pista da sci Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 05 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 05

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...