ronaldo agnelli paratici

CONTI IN (BIANCO)NERO - “TENSIONE FINANZIARIA” ALLA JUVE: METÀ DEI 300 MILIONI DELL’AUMENTO DI CAPITALE VERRANNO USATI PER RIMBORSARE I DEBITI (LEGATI SOPRATTUTTO ALL’INGAGGIO DI CR7) - IL CAPITALE CIRCOLANTE NON BASTA A COPRIRE IL FABBISOGNO FINANZIARIO PER I PROSSIMI 12 MESI. NEI PRIMI 9 MESI DEL 2019, LA JUVENTUS HA CHIUSO CON 59 MILIONI DI EURO DI PERDITE, A CAUSA DELLE MANCATE CESSIONI ESTIVE - SFORATO UN PARAMETRO DEL FAIR PLAY FINANZIARIO FIGC AL 30 SETTEMBRE. ECCO QUALE

Gianni Dragoni per ilsole24ore.com

cristiano ronaldo e andrea agnelli

La Juventus «presenta una situazione di tensione finanziaria non disponendo di capitale circolante sufficiente a far fronte al proprio fabbisogno finanziario complessivo» per i prossimi 12 mesi, «stimato in 148 milioni». L’avvertenza è scritta nelle prime righe del prospetto per l’aumento di capitale di 300 milioni che prenderà il via lunedì 2 dicembre. Il documento della società è stato pubblicato dopo l’autorizzazione della Consob.

 

Elevato indebitamento

Nelle prime pagine del prospetto vengono evidenziati i «fattori di rischio dell’operazione». Da questi fattori si ha la conferma che l’aumento di capitale, il più alto nella storia della società di calcio, è dovuto soprattutto all’«elevato indebitamento finanziario», conseguenza delle campagne acquisti degli ultimi anni e, in particolare, dell’ingaggio di Cristiano Ronaldo. Il documento ricorda che l’indebitamento finanziario lordo della società è pari a 585,2 milioni al 30 settembre 2019, rispetto a 473,2 milioni al 30 giugno scorso. Egualmente elevato è l’indebitamento finanziario netto, pari a 573,9 milioni al 30 settembre. Questo _ si legge nel prospetto _ evidenzia un incremento di 110,4 milioni rispetto al 30 giugno.

 

ronaldo agnelli paratici

 

 

Patrimonio ridotto a 12,1 milioni

Il debito netto è pari a 47,5 volte il patrimonio netto al 30 settembre. Quest’ultimo si è ridotto a 12,1 milioni, in conseguenza delle perdite degli ultimi due esercizi (-19,23 milioni al 30 giugno 2018 e - 39,9 milioni al 30 giugno 2019) e del trimestre luglio-settembre 2019 (-19,2 milioni).

 

Metà dei proventi per rimborsare i debiti

La società stima di far fronte al citato fabbisogno finanziario complessivo netto tramite i proventi netti dell’aumento di capitale, indicati in circa 295,5 milioni, al netto delle commisioni e spese (che sarebbero quindi pari a 4,4 milioni circa). Il prospetto dice che «nel caso di buon esito dell’aumento di capitale, circa la metà dei proventi netti dell’aumento di capitale sarà destinata a rimborsare debiti o finanziare impegni già assunti ovvero da assumere nei 12 mesi successivi (...) (148 milioni) e solo la parte residua dell’aumento di capitale sarà destinata a finanziare le ulteriori azioni previste dal piano di sviluppo» fino al 2023-2024.

 

Cosa succederebbe senza l’aumento

agnelli ronaldo

Cosa accadrebbe invece se l’aumento non avesse esito positivo? Il prospetto dice che «nel caso di mancato buon esito dell’aumento di capitale», la società «ritiene di poter far fronte al proprio fabbisogno finanziario corrente tramite l'utilizzo delle linee di credito già disponibili (non utilizzate per Euro 150 milioni (...)) e la possibile cessione di asset aziendali disponibili e, in particolare, dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori per cui sono previste specifiche finestre di campagna trasferimenti».

 

 

Siccome si parla di rischi teorici, viene toccato anche un caso ancora più drastico. «Nel caso di mancata esecuzione dell'aumento di apitale, di revoca degli affidamenti bancari e delle linee di credito disponibili e di mancata attuazione di ulteriori tempestive azioni volte a reperire risorse finanziarie in coerenza (per misura e tempistica) con i flussi finanziari in uscita previsti per i dodici mesi successivi alla data del documento di registrazione, la prospettiva della continuità aziendale dell’emittente sarebbe compromessa. In tale eventualità il valore delle azioni, compreso quello delle azioni di nuova emissione rivenienti dall'Aumento di Capitale, potrebbe ridursi sino al suo azzeramento, con la conseguenza che gli investitori subirebbero una perdita totale del capitale investito nell’emittente».

paratici

 

Fair play finanziario

Il prospetto ricorda che il club «è altresì esposto al rischio del mancato rispetto degli indicatori di controllo di natura finanziaria previsti nelle prescrizioni sul c.d. fair play finanziario». Al riguardo, si segnala che il c.d. «indicatore di liquidità» (il rapporto tra attività correnti e passività correnti) è uno dei parametri prescritti dal Manuale della Figc per le licenze della serie A.

 

Sforato il parametro di liquidità Figc

Secondo il documento del club, la Juventus non ha rispettato l’indicatore minimo di liquidità prescritto dalla Federcalcio al 30 settembre scorso. «Sulla base delle risultanze contabili al 30 settembre 2019, l'indicatore di liquidità della società - dice il prospetto - è pari a 0,55 e, dunque, inferiore alla misura minima applicabile alla data del documento di registrazione (pari a 0,7): come tale, in occasione della verifica alla scadenza del 30 novembre 2019, tale indicatore risulterà non rispettato.

agnelli blitz per ronaldo

 

Pertanto, in considerazione del mancato rispetto dell’indicatore di liquidità al 30 settembre 2019, in caso di mancata esecuzione dell’aumento di capitale la società si troverebbe costretta ad operare nella seconda fase della campagna trasferimenti 2019-2020 secondo le limitazioni previste dalla normativa regolamentare applicabile (...), ciò produrrebbe impatti negativi sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria» della società.

 

Il consorzio di garanzia

Il socio di maggioranza Exor (63,77%) ha assunto l’impegno a sottoscrivere la quota di sua pertinenza dell’aumento, pari a circa 191,2 milioni. Per la quota residua dei soci di minoranza (108,7 milioni) la società ha sottoscritto con le quattro banche joint global coordinator, Bnp Paribas, Goldman Sachs, Mediobanca e Unicredit, un contratto di garanzia per sottoscrivere l’eventuale inoptato.

 

 

SARRI AGNELLI

Dopo Exor il secondo socio della Juventus è il fondo londinese Lindsell Train, con l’11,3% del capitale. Le nuove azioni verranno emesse al prezzo di 0,93 euro ciascuna. Verranno assegnati 8 nuovi titoli ogni 25 posseduti. Le azioni Juventus ieri hanno perso lo 0,60% a 1,401 euro.

agnelli cr7 paraticiandrea agnelliAGNELLI ESULTA

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…