roberto mancini federico gatti salvatore esposito matteo cancellieri

DALL’INGHILTERRA ALL’INGHILTERRA: L'ANNO ZERO DI MANCINI – L’ITALIA TORNA A SFIDARE LA NAZIONALE DEI “TRE LEONI”, A 11 MESI DALLA FINALE DI WEMBLEY – NELLE ULTIME PARTITE CONTRO ARGENTINA, GERMANIA E UNGHERIA, MANCINI HA DOVUTO MESCOLARE LE CARTE RISPETTO AL SUO PRIMO CORSO, ANCHE SE RIMANE IL PROBLEMA DEL GOL: SIAMO SENZA BOMBER – IL MANCIO POTREBBE BUTTARE NELLA MISCHIA ALTRI TRE GIOVANI: GATTI, CANCELLIERI E ESPOSITO…

roberto mancini

Alessandro Angeloni per “il Messaggero”

 

Così giovane l'Italia e già deve affrontare un esame di maturità, come quello - a breve - di Gnonto, che è una immagine del momento azzurro, lui a caccia di gol e diploma. La Nazionale viaggia in Inghilterra e ritrova - a distanza quasi di un anno - l'altra finalista dell'Europeo. Quella fu una notte piena di gioia e di illusione, ora è l'inizio di un nuovo (l'ennesimo) cammino.

 

italia ungheria 4

Ci siamo illusi di essere belli, di essere arrivati, che il Mondiale in Qatar sarebbe stato vissuto da protagonisti. Sono passati undici mesi, sembrano dieci anni. L'Italia è così diversa, l'Inghilterra più o meno è la stessa. Si alzava una coppa, oggi si ricostruisce, si ricomincia quasi daccapo, con fiducia ma tra molte incertezze. E' l'anno zero. La Nazionale non torna a Wembley, ma a Wolverhampton, in un impianto, il Molineux Stadium, a porte chiuse (per via dei disordini registrati l'11 luglio scorso, il giorno della finale, (ci saranno circa 1500 bambini con un numero congruo di accompagnatori). 

 

AZZURRI ITALIA INGHILTERRA

Da quella notte magica a Londra, si è spenta la luce ed è costato caro. L'Italia ha rimesso in mostra più i difetti che i suoi pregi e il Mondiale è scappato. L'eliminazione, quella sera trionfale di Wembley, era impensabile, ma oggi è un qualcosa con cui bisogna fare i conti. L'Italia ha intrapreso un nuovo percorso, che dopo le partite con Germania e Ungheria, sembra quello giusto. Ha cambiato un po' modo di giocare, si è passati dal palleggio ad alta velocità (Verratti-Jorginho) alla verticalizzazione continua. Dalla leggerezza alla sostanza (Cristante, Frattesi, Tonali). Gli interpreti sono diversi, gli eroi di Wembley - e nemmeno tutti - presto torneranno e dovranno sgomitare per rimettersi al loro posto.

italia svizzera 9

 

COSA È RIMASTO 

E' rimasto il problema del gol in rapporto alla produzione di gioco espressa. Chiesa, l'uomo in più, poi è mancato e l'Italia ha pagato caro la sua assenza, specie nello spareggio contro la Macedonia. Problema acuito nel post Europeo, nelle gare di qualificazione sono arrivate una rete contro la Bulgaria (Chiesa), zero con la Svizzera, poi cinque contro la povera Lituania (mattatori Kean e Raspadori), una con la Svizzera e zero contro l'Irlanda del Nord e soprattutto zero con la Macedonia. Il Mondiale saltato per errori e per sfortuna (due rigori sbagliati da Jorginho), ora Mancio ha ricominciato un nuovo corso con uomini nuovi. 

 

federico gatti in nazionale 2

Sa bene che Chiellini non ci sarà e sta seguendo la crescita di Gatti, che magari domani vedremo in campo; Insigne è emigrato in Canada e non sarà più lo stesso, infatti il lancio di Pellegrini, e di Gnonto, vanno in quella direzione. Chiesa non c'è ora, ma ci sarà. Il ct sperimenta Scamacca nel tridente, in attesa di Immobile: «Non ho potuto rispondere alla convocazione per un infortunio, ma ho visto le partite e, a parte il secondo tempo con l'Argentina, mi sono piaciuti. Ho visto diversi passaggi in verticale, quindi possono essere sfruttate le mie caratteristiche. L'Europeo rimarrà un ricordo indelebile nella mia vita», le parole dell'attaccante a sky che non ha chiuso le porte all'Italia. Che ora comanda il girone di Nations a quota quattro. 

 

matteo cancellieri in nazionale 2

Partita vera contro l'Inghilterra, insomma. Mancini ha ancora due partite per provare qualche volto nuovo, ieri nella sala stampa di Coverciano ne sono apparsi altri tre. Esposito, Cancellieri e Gatti. Il primo: «Mi sembro un bambino al parco giochi. Stare qui è motivo di orgoglio ed è importante imparare ogni giorno dagli altri centrocampisti. Siamo fortunati in Italia ad avere un ct come Mancini perché è l'unico che punta sui giovani: ce ne sono pochi di ragazzi che giocano nel nostro campionato». 

 

SALVATORE ESPOSITO

Il secondo: «L'esordio in azzurro? E' stato tutto un po' surreale, è partito tutto dallo stage e da lì sono stato confermato, quindi c'è stato l'esordio, un'emozione assurda. Ho realizzato il sogno di ogni ragazzo. E' stato il mio primo anno in serie A, ho fatto 11 anni di giovanili alla Roma, quindi sono soddisfatto di quello che sono riuscito a fare. Spero di giocare sempre di più l'anno prossimo». Il terzo: «Essere qui è un'emozione unica, anche solo avere la possibilità di allenarsi con giocatori così esperti. Mancini ha la spensieratezza per darci questa opportunità».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?