maglia italia euro 2020

GLI EUROPEI? QUESTIONE DI STILE (E DI SOLDI) - I CONTRATTI PER LE SPONSORIZZAZIONI DELLE DIVISE DELLE 24 NAZIONALI A EURO 2020 VALGONO 238 MILIONI DI EURO – IN CIMA ALLA LISTA GERMANIA E FRANCIA, CHE PERCEPISCONO DA NIKE E ADIDAS RISPETTIVAMENTE 50,5 E 50 MILIONI L’ANNO – QUARTA L’ITALIA, CHE RICEVE 22 MILIONI DALLA PUMA, IN ATTESA DELL’ADIDAS CHE DAL MONDIALE IN QATAR PAGHERA’ TRA I 30 E 40 MILIONI PER VESTIRE GLI AZZURRI – ECCO TUTTI I CONTRATTI DELLE 24 PARTECIPANTI….

Marco Iaria per "la Gazzetta dello Sport"

 

maglia italia euro 2020

La maglia di una nazionale è una specie di monumento itinerante. I regolamenti Fifa la preservano gelosamente da sponsor o slogan di qualsiasi natura. Ne sa qualcosa l' Ucraina, costretta a coprire la scritta "Gloria agli eroi!" dopo le proteste della federazione russa accolte dall' Uefa. Questione di equilibri politici, ma anche di interessi economici. I marchi commerciali sono vietati non per un afflato romantico ma perché, specie in occasione di Mondiali ed Europei, vige un accentramento dei diritti commerciali in capo agli organizzatori, appunto Fifa e Uefa. Pur con tutti i lacci e lacciuoli, la divisa da gioco resta un asset formidabile per le singole federazioni, che si materializza attraverso le sponsorizzazioni tecniche.

 

contratti maglie euro 2020

Le 24 maglie dell' Europeo valgono 238 milioni, come somma dei corrispettivi annuali dei contratti di fornitura, secondo i dati SponsorGlobe di Nielsen Sports in esclusiva per Gazzetta .

 

La classifica La polarizzazione dei marchi riguarda anche le nazionali. Così troviamo una ristretta élite in grado di strappare compensi da top club e una larga maggioranza che deve accontentarsi delle briciole. Al vertice assoluto ci sono Francia e Germania, che da Nike e Adidas percepiscono rispettivamente 50,5 e 50 milioni all' anno. Sull' ultimo gradino del podio l' Inghilterra (Nike) con 37 milioni, quindi Italia (Puma) a quota 22 e Spagna (Adidas) a 20.

maglia germania euro 2020

 

Guarda caso, le prime cinque sono anche le prime cinque leghe calcistiche d' Europa, seppur in differente ordine. E alle loro spalle troviamo quelle nazioni considerate di seconda fascia pure a livello di club (Olanda, Portogallo, Russia), attorno ai 10 milioni. Poi via via tutte le altre, in una ridotta forbice tra i 3,5 milioni della Turchia e il mezzo milione di Finlandia e Macedonia del Nord.

 

COLOSSI E SOCIAL

«Le somme pagate per le sponsorship tecniche riflettono grosso modo non solo le performance sportive ma anche il profilo storico delle nazionali. In testa troviamo i paesi dalla maggiore tradizione calcistica e quelli che esprimono i campionati più seguiti», spiega Samantha Lamberti, managing director Southern Europe di Nielsen Sports.

 

maglia francia euro 2020

«Adidas e Nike si prendono circa il 70% della torta complessiva dell' Europeo, d' altronde sono i due colossi nella battaglia globale dell' industria dell' abbigliamento sportivo. Le loro strategie sui social sono diverse, con Adidas che in questo caso fornisce più contenuti». È quanto emerge dalla ricerca Nielsen Sports Digital Analysis basata sui post pubblicati negli ultimi 12 mesi dagli account Instagram delle nazionali partecipanti all' Europeo: 27 contenuti per Adidas, 8 per Nike. In generale si afferma una tendenza sorprendente: i post sponsorizzati (in cui il fornitore tecnico viene taggato o citato) hanno un' interazione maggiore di quelli a carattere informativo o comunicativo. Il parametro è il tasso di "engagement": la somma di tutte le interazioni sotto un post, divise per il numero di follower del profilo.

maglia belgio euro 2020

 

Bene, i post "brandizzati" ottengono i risultati migliori. Qualche esempio: i post sponsorizzati da Puma hanno un tasso del 2,91% contro l' 1,21% degli altri post della nazionale azzurra, quelli Nike del 3,44% contro l' 1,21% degli altri contenuti della Francia. Due spiegazioni: i post pubblicitari delle nazionali sono poco frequenti, e quindi non inflazionati, e il lancio delle maglie da gara è uno dei momenti clou per la tifoseria.

italia adidas

 

SFIDA AZZURRA

L' Italia, con Puma, vanta la quarta sponsorizzazione europea più remunerativa e la quinta a livello mondiale, visto che il Brasile, con Nike, percepisce 31,6 milioni. La Figc mira a fare ancora meglio. Ecco perché, dopo il Mondiale in Qatar, gli azzurri saranno vestiti da Adidas. Il contratto, che scatterà l' 1 gennaio 2023, dovrebbe aggirarsi tra i 30 e i 40 milioni annui, quindi vicino ai valori dell' Inghilterra. E la distribuzione molto capillare di Adidas a livello globale (2.500 negozi e 13mila punti monomarca in franchising) consentirà di aumentare i volumi di vendita e le royalties.

 

maglia inghilterra euro 2020

«Un' operazione forte per sviluppare il brand azzurro. Il potenziale commerciale dell' Italia è promettente e si può puntare in alto», chiosa Samantha Lamberti.

maglia italia trasferta euro 2020 4divisa ucraina euro 2020 1polonia slovacchia euro 2020maglia olanda euro 2020

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…