gian piero gasperini

GASP, NAPOLI TREMA: TRA I POSSIBILI SOSTITUTI DI SPALLETTI, AVANZA L’IPOTESI GASPERINI. SU DI LUI PESA IL FATTO DI ESSERE CONSIDERATO UN EX JUVENTINO. RECENTEMENTE HA SOSTENUTO CHE “ZINGARO” URLATO DALLA CURVA ATALANTINA A VLAHOVIC NON SIA RAZZISMO – LE LITI IN PANCHINA, LA SBROCCATA CONTRO UN TIFOSO DEL MILAN CHE GLI HA RICORDATO CHE NELLA SUA CARRIERA NON HA MAI VINTO NULLA FINITA CON UN PANINO TIRATO ADDOSSO ALL’ULTRA’ - GLI SCAZZI CON PAPU GOMEZ...

Estratto dell’articolo di Salvatore Malfitano per gazzetta.it

 

gasperini

Silenzi che valgono più di mille parole. Perché quelle dette dai diretti interessati, in questo periodo, non bastano affatto a riempire un vuoto dettato dall’attesa. Almeno su questo Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti sono d’accordo. La decisione unanime è stata presa durante la cena di venerdì 12 maggio, quella che il presidente ha definito di “amicizia” e “ringraziamento”.

 

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GIAN PIERO GASPERINI LANCIA UN PANINO CONTRO UN TIFOSO MILANISTA

Nessuno vuole appesantire i giorni che restano, prima della premiazione dei campioni d’Italia e dell’ultima delle feste in programma per celebrare il terzo scudetto, anche a costo di trascinarsi lentamente verso la fine di un rapporto ormai logoro. Napoli dovrà convivere con sensazioni contrastanti, per le prossime due settimane. Da un lato una gioia ancora vivida per lo storico traguardo, che la città mantiene accesa tra l’azzurro delle strade, dove si stagliano le gigantografie degli eroi.

 

GIAN PIERO GASPERINI LANCIA UN PANINO CONTRO UN TIFOSO MILANISTA

Dall’altro la delusione di dover salutare uno dei principali artefici dell’impresa, per certi aspetti il più rappresentativo. Spalletti si è calato fin dal primo giorno a Castel Volturno negli ideali della napoletanità, li ha fatti suoi. Per dirla alla maniera di Luciano De Crescenzo, è arrivato come uomo di libertà, solitario e metodico, e si è riscoperto uomo d’amore, uno di quelli che preferisce vivere abbracciato agli altri.

 

 

Il futuro del Napoli è foriero di incognite. De Laurentiis, insieme allo stato maggiore del club, dovrà muoversi concretamente per andare alla ricerca di un nuovo allenatore. Il tutto in attesa di conoscere il destino di Cristiano Giuntoli, corteggiato dalla Juventus. Proprio come farebbe il suo direttore sportivo, il presidente sta valutando in modo accorto tutte le soluzioni, più o meno percorribili.

 

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La tentazione più forte riguarda Rafa Benitez. Esperto di modelli vincenti, non solo ha arricchito il palmares ma anche guidato una transizione ideologica verso la dimensione internazionale che con questa proprietà il Napoli non aveva mai avuto prima. Un aspetto così importante, nell’analisi dell’evoluzione della società, che ha creato un forte legame di stima tra il tecnico e De Laurentiis.

 

Si mantengono in contatto e si confrontano, la prospettiva di consegnargli una rosa ben più competitiva rispetto a dieci anni fa intriga il presidente. A proposito di ritorni di fiamma, uno riguarda Gian Piero Gasperini. Nel 2012 il suo insediamento sembrava cosa fatta, dopo un incontro proficuo, poi subentrò a sorpresa la scelta di continuare con Mazzarri. I presupposti ora sono diversi, il momento potrebbe essere quello giusto. Il profilo è compatibile con la strategia aziendale, si dovrebbe soltanto superare qualche perplessità di natura tattica, perché il Napoli attuale non è costruito per giocare con la difesa a tre.

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