LA GUERRA DEI DIRITTI TV - LA LEGA DI A AL BIVIO: SUL PIATTO OFFERTE DA 6 FONDI PER LA MEDIA COMPANY CHE COMMERCIALIZZERÀ I DIRITTI TV – SCONTRO SULLA DELEGA A DAL PINO PER TRATTARE LA QUOTA DI PROPRIETÀ DELLA MEDIA COMPANY (IL 15% E' TROPPO POCO SECONDO I CONTESTATORI) - TORNA IN BALLO MEDIAPRO CHE INSIEME A WANDA (BOGARELLI, E QUINDI LOTITO) TRATTA CON I CLUB PER REALIZZARE IL CANALE DELLA LEGA - SULLO SFONDO IL PROGETTO DI DE LAURENTIIS – LA DAGO-ANTICIPAZIONE

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LA DAGO -ANTICIPAZIONE

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Camilla Conti per la Verità

 

dal pino dal pino

Sono sei i fondi di investimento che sono scesi in campo per la media company che commercializzerà i diritti tv del campionato di calcio italiano. Il termine per presentare le offerte vincolanti, fissato inizialmente dalla Lega Seria A per il 24 luglio, era stato prorogato per affinare le proposte raccolte dall'advisor Lazard.

 

Alcuni come Cvc, Bain Capital e Advent (insieme a Fsi) puntano ad acquisire una quota di minoranza della futura società. Apollo, Fortress e Blackstone, tramite il suo braccio di investimento Gso, hanno invece messo sul piatto solo proposte di finanziamento. Infine, sono giunte anche offerte diverse rispetto a quelle chieste dalla Lega, con Wanda e Mediapro che hanno proposto direttamente ai club una partnership industriale nella realizzazione del canale della Lega.

 

Wanda, in particolare, avrebbe presentato un'offerta con un minimo garantito di 1,5 miliardi a stagione.Le varie opzioni verranno illustrate dai consulenti di Lazard nel corso dell'assemblea (la prima in presenza dopo il lockdown) che la Lega ha convocato a Milano per il prossimo 30 luglio, ma non è detto che si arrivi già a una scelta definitiva.

 

cvc capital partners cvc capital partners

All'ordine del giorno ci saranno anche la verifica poteri, comunicazioni del presidente e dell'ad, la fatturazione dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi della stagione sportiva 2020-2021 (la prima rata dovuta da Img e Dazn) e l'elezione di un nuovo consigliere di Lega, in sostituzione di Stefano Campoccia, vicepresidente dell'Udinese.

 

mediapro mediapro

Sullo sfondo resta il progetto del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, secondo cui la Lega gestirebbe in autonomia i diritti tv, con fondi di private equity come finanziatori e non come partner. Nei piano del presidente ci sarebbe l'idea di rendere la Lega editore di una società di produzione che curerebbe la diretta delle partite, un magazine e i prodotti ancillari da rivendere a tutti gli operatori del mercato. Il piano, secondo quanto riportato da Milano Finanza, a regime dovrebbe essere in grado di generare oltre 2,6 miliardi di margine operativo, a fronte di ricavi che potrebbero arrivare a quasi 3 miliardi e costi che sarebbero di non più di 354 milioni.

 

Jaume Roures Taxto Benet mediapro Jaume Roures Taxto Benet mediapro

Sempre ieri lo stesso De Laurentiis avrebbe partecipato a una riunione dei presidenti della Lega tenuta all'hotel St Regis di Roma durante la quale si sarebbe aperto uno scontro sulla delega al numero uno della Lega, Paolo Dal Pino, per trattare la quota di proprietà della media company (il 15% sarebbe troppo poco, secondo i contestatori).

 

In parallelo, prosegue inoltre quello per il bando dei diritti tv sul mercato nazionale e internazionale che probabilmente verrà pubblicato a settembre. Oltreconfine, intanto, la Bundesliga tedesca (il primo tra i top campionati europei a riprendere dopo l'emergenza coronavirus, e di conseguenza il primo a terminare) ha già deciso la ripartizione tra club dei proventi da diritti televisivi per il 2020/21.

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Secondo le anticipazioni della rivista Kicker, la prossima stagione la Dfl distribuirà 1,2 miliardi tra i club di Bundesliga e 2. Bundesliga, contro gli 1,383 miliardi originariamente previsti. Tutti i club sono stati informati attraverso una lettera datata 16 luglio 2020.

 

Per quanto riguarda invece il marketing internazionale, la Dfl deciderà più avanti come ripartire i 200 milioni di euro previsti (contro i 254 milioni programmati inizialmente). Una distribuzione che dipenderà anche dai risultati che conseguiranno i club rimasti in gioco nelle competizioni europee: Bayern Monaco, Lipsia, Bayer Leverkusen e Wolfsburg. In questo contesto, il Bayern incasserà 70,64 milioni, seguito dal Borussia Dortmund con 69,37 milioni. Il podio è completato dal Bayer Leverkusen, con 67,47 milioni.

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Nel 2020/21 le risorse saranno distribuite in 12 tranche, la prima rata complessiva sarà pari a 70 milioni e sarà versata il 6 agosto. Come piano di emergenza, la Dfl ha inoltre stanziato un totale di 45 milioni nel caso in cui fosse necessario bloccare nuovamente la stagione a causa di un'altra ondata di contagi. Se la stagione proseguirà senza interruzioni, i 45 milioni in questione verranno pagati nel corso della stagione.

 

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Nel frattempo, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in un intervento a Rai GrParlamento si è dichiarato molto preoccupato per la prossima stagione: «Le squadre dovranno cominciare tra non molto i raduni e la preparazione e siamo in grandissimo ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire.

 

Non sappiamo questo stato d'emergenza per quanto tempo ancora sarà prorogato», ha spiegato Gravina, lanciando l'allarme. I timori riguardano l'attuale protocollo medico (con tamponi ogni quattro giorni ai calciatori) che Gravina ritiene «inapplicabile da questo momento in avanti».

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