HABEMUS ANDONIO (MA ANCORA PER QUANTO?) – RIMANGONO MOLTI DUBBI SUL FUTURO DELL’ALLENATORE DELL’INTER – LA SITUAZIONE FINANZIARIA DEL CLUB NON FA DORMIRE SONNI TRANQUILLI E MOLTI, CONTE COMPRESO, STANNO VALUTANDO DI ABBANDONARE LA NAVE –  SI RIACCENDE LA SFIDA ALLA JUVE: L'EX CT VORREBBE VENDICARSI DI AGNELLI DOPO GLI SCAZZI DEGLI ULTIMI ANNI, MA LA JUVE E’ COSTRETTA A VINCERE PER EVITARE IL DANNO SPORTIVO ED ECONOMICO DELLA MANCATA QUALIFICAZIONE CHAMPIONS...

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1 - NELLE MANI DI CONTE

conte conte

Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

L'Inter ha messo il suo futuro in pausa. Aspetta risposte. La più importante è quella di Antonio Conte che, a sua volta, attende di sapere quali sono i programmi e le prospettive del presidente Steven Zhang. Il tecnico ha preferito restare in silenzio prima e dopo la partita con la Roma: con l' aria che tira non è detto torni a parlare prima della fine del campionato.

 

Di certo l' allenatore ha un rapporto solido con il gruppo e non vorrebbe lasciarlo, non potrà però accettare un ridimensionamento delle ambizioni. Vendere è un conto, smantellare un altro. Tocca al club parlare e tracciare la linea. Zhang gioca al rischiatutto, perdere l' allenatore significa innescare una reazione a catena difficile da controllare.

conte zhang conte zhang

 

Se Conte va, in molti potrebbero chiedere la cessione.

 

Lasciar partire il tecnico sarebbe un segnale di debolezza da parte della proprietà, i giocatori sono affamati di vittoria come l' allenatore, perderlo significa iniziare la prossima stagione al ribasso. Identica situazione vive l' amministratore delegato, Beppe Marotta.

 

Una carriera di successi rischia di macchiarsi con una prossima stagione piena di difficoltà.

L' Inter è di fatto in stand by.

inter samp festa scudetto conte inter samp festa scudetto conte

 

Aspetta con ansia che il presidente chiuda a metà della settimana entrante il prestito da 250 milioni con gli americani, per poi riversarne 200 nelle casse della società. Servono per pagare sei mensilità arretrate: circa 75 milioni. La squadra non ha gradito la proposta di Zhang di tagliarsi due stipendi. Bisognerà riparlarne individualmente con i giocatori e con l' allenatore.

 

antonio conte antonio conte

Chi è in scadenza non accetterà, gli altri potrebbero acconsentire a spalmare sulla prossima stagione.

 

La mossa non basterà a far svanire in modo definitivo le tensioni finanziarie dell' Inter.

Tutti i club sono in difficoltà, se però Suning non si decide a riaprire i cordoni della borsa o a trovare un socio forte, la strada sarà tutta in salita.

 

antonio conte 2 antonio conte 2

Parlare di mercato in entrata in un momento di contrazione è inutile. Chiaro invece è che l' Inter dovrà vendere qualche gioiello. Gli indiziati sono sempre gli stessi, Lautaro e Bastoni. Proprio l' agente dell' argentino, Alejandro Camaño, ha sottolineato: «La situazione attuale dell' Inter ci impedisce di fare previsioni. Il ragazzo è felice a Milano, ha appena vinto uno scudetto, ma non possiamo fare altro che aspettare».

 

antonio conte 3 antonio conte 3

Tutti i discorsi sono legati alla permanenza dell' allenatore. Il contratto di Conte, come quello del gruppo dirigente, scade a giugno 2022. La proprietà ha messo già dei paletti, il primo è un taglio del costo del lavoro del 15%. Bisogna però avere la certezza di essere in grado di far fronte alla prossima stagione, per non vivere sempre nell' emergenza. Conte ha tenuto insieme la squadra, ha unito il gruppo, è stato una guida e un aggregatore per i giocatori. È però il primo ad avere mercato. Se dovesse arrivare un' offerta da una squadra con una situazione finanziaria più confortevole, il tecnico come è giusto che sia la valuterà. Il rischio è tutto di Zhang.

 

2 - QUELLE SCINTILLE CON AGNELLI ORA LA JUVE TEME LA VENDETTA DELL'EX

Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”

 

JUVE INTER JUVE INTER

Lucidare i totem Buffon e Ronaldo, tornare a vincere, ma non essere più padroni del proprio destino. E rischiare adesso di perdere la qualificazione in Champions per mano di Antonio Conte, il vecchio capitano che ha messo i primi pesantissimi mattoni per la costruzione di un ciclo leggendario e ora ha interrotto il dominio, riportando al successo l' Inter: sarà lui, in una sceneggiatura dai sentimenti forti, duri e contrastanti, a lasciare la Juve fuori dalle prime quattro?

 

LITE CONTE AGNELLI LITE CONTE AGNELLI

Considerato che Madama può solo vincere per continuare a sperare, in attesa di un passo falso di Atalanta, Milan o Napoli, per i bianconeri è una sfida da brividi, anche dal punto di vista simbolico e psicologico.

 

Non serve riavvolgere troppo il nastro per capire l' impatto dello scontro con Conte: il 9 febbraio si gioca la semifinale di ritorno di Coppa Italia, la squadra di Pirlo difende allo Stadium il 2-1 ottenuto in rimonta a San Siro. L' allenatore interista alza il dito medio rivolto alla tribuna, dove siede il presidente Agnelli.

CONTE AGNELLI CONTE AGNELLI

 

A fine gara subito dopo il fischio finale dello 0-0 che manda la Juve in finale, lo stesso Agnelli si alza dal suo seggiolino e insulta apertamente Conte. Una doppia performance deprimente e non certo giustificata dalla ruggine accumulata negli anni tra i due: dopo l' addio ad Allegri, il presidente aveva messo il veto sul ritorno del tecnico a cui probabilmente deve di più.

 

juve inter cr7 juve inter cr7

Per la Juve, che venti giorni prima era stata maltrattata dall' Inter in campionato, quella rivincita sembrava l' inizio di un testa a testa serrato: il distacco in classifica era di 7 punti ma con una partita da recuperare e lo scontro diretto, quello appunto di domani, da giocare in casa. Invece era l' inizio della fine, né più né meno: la squadra di Pirlo ha perso pochi giorni dopo a Napoli e quindi a Porto, è uscita dalla Champions nella folle gara di ritorno e in 18 partite da quella notte di febbraio ne ha vinte appena dieci, con cinque sconfitte e tre pareggi.

JUVE INTER JUVE INTER

 

Come se quella battaglia vinta contro Conte le avesse prosciugato le energie nel momento più delicato o forse l' avesse illusa di essere più forte, più costante e credibile di quanto era realmente.

 

juventus inter 1 juventus inter 1

Così adesso il peggior incubo rischia di diventare realtà, tanto da mettere quasi in secondo piano il fatto che la coppia Marotta-Conte sia tornata a vincere in sella all' avversario meno amato. Perché in ballo c' è il futuro tecnico della Juventus: il danno economico e anche di immagine, causato dalla mancata qualificazione in Champions può diventare più duro da assorbire di un «semplice» campionato perso dopo nove scudetti.

 

ronaldo e la mamma ronaldo e la mamma

Mentre mamma Dolores promette ai tifosi dello Sporting Lisbona di convincere Cristiano a tornare nella squadra da dove è partito (e che in Champions sarà testa di serie), Andrea Pirlo si toglie dei sassolini: «Dobbiamo metterci in testa che per vincere le partite, bisogna soffrire, avere grande disciplina e grande coesione di tutti i giocatori: è quella la cosa principale».

 

Adesso però rischia di essere troppo tardi.

 

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