federica pellegrini valentino rossi

I LUNGHI ADDII DI FEDERICA PELLEGRINI E VALENTINO ROSSI: LI ABBIAMO APPLAUDITI COSÌ TANTO CHE NON NE SENTIREMO LA MANCANZA - DUE CARRIERE, UNA STRISCIA DI SUCCESSI TALI DA NON PERMETTERE NOSTALGIE, TRANNE LE LORO - IL FUTURO? LA DIVINA LO GIA’ CHIARO, DENTRO I GIOCHI COME MEMBRO DEL COMITATO OLIMPICO, DENTRO IL NUOTO INSIEME AL SUO EX ALLENATORE E FUTURO MARITO MATTEO GIUNTA, DENTRO LA TV - ROSSI HA IL SUO RANCH DA GESTIRE, UN'ACCADEMIA DELLA MOTO. E POI STA PER DIVENTARE PAPÀ… - VIDEO

 

 
 

federica pellegrini

Giulia Zonca per la Stampa

 

Li abbiamo applauditi così tanto che non ne sentiremo la mancanza: Federica Pellegrini e Valentino Rossi hanno chiuso la carriera, un ciclo di vita, una sequenza di ricordi, una striscia di successi impressionanti. Si parla di un carico tanto importante da non permettere nostalgie, tranne le loro. Resteranno in circolo. 

 

Nella storia dei rispettivi sport e nei ruoli futuri. Pellegrini li ha già chiari, dentro i Giochi come membro del comitato olimpico, dentro il nuoto insieme al suo ex allenatore e futuro marito Matteo Giunta, dentro la tv. Rossi ha il suo Ranch da gestire, un'accademia della moto ormai attiva da parecchio, però lui ha soprattutto voglia di una vita privata che non ha mai sperimentato. 

 

valentino rossi

Di una dimensione familiare che non ha mai immaginato, sta per diventare papà. Non sono della stessa generazione, ballano quasi 10 anni tra il 16 febbraio 1979 di lui e il 5 agosto 1988 di lei, a lungo non hanno avuto niente in comune, non si somigliano, non affrontano le sfide allo stesso modo e da ora in poi torneranno a essere diversissimi. Ma se arrivi a quel livello, rappresenti un Paese, sincronizzi i programmi di una nazione sull'orario della tua gara, allora quel grado di coinvolgimento crea una sorta di intimità. 

 

francesca sofia novello e valentino rossi aspettano una bambina 1

A un certo punto, quando entrambi si erano già presi il mondo plurime volte, hanno incrociato strade e destini e questo loro saluto comune, ripetuto, inevitabile, accompagnato e celebrato con feste memorabili si incide nel 2021, li lega, li unisce, rende lo stacco ancora più evidente. Sarà un'annata da ricordare. Campioni così non possono lasciare un vuoto: hanno inzeppato le stagioni di vittorie e avventure, saturato lo strato della popolarità. Sono oltre.

 

La longevità ha permesso al loro movimento di crescere, dietro Rossi si sono già affermati altri piloti italiani e Bagnaia è stato svezzato proprio dentro il suo Ranch, con Pellegrini è emerso un nuoto competitivo. Per altre personalità così dovremo aspettare, anche se la sincronia dell'atto finale e l'apoteosi dello sport azzurro è tanto perfetta da non poter essere una coincidenza. 

 

federica pellegrini 5

Chiamatela compensazione o allineamento dei pianeti: viene quasi da pensare che abbiano svegliato un ag+onismo coraggioso, trainato, smosso, esibito una convinzione che ha spostato i limiti e adesso che non esiste più l'impossibile possono passare ad altro. Hanno cavalcato trionfi e scandali, lei patriottica fin da bambina, con il papà paracadutista che le ha insegnato il potere della bandiera, lui più esterofilo, con il domicilio dentro un motorhome e poi a Londra, altrove, fino ai problemi con il fisco. 

Valentino Rossi 2

 

Lì ha capito che il talento non scansa la superficialità e anzi quello ti fa sbagliare da professionista. Non era consapevole del giudizio altrui, mentre lei si è allenata a reggerlo provocandolo. Lui simpatico, divertente, naturalmente carismatico, ha solleticato l'empatia e poi si è ritrovato con la sindrome da accerchiamento. Pellegrini in mezzo al cerchio ci si è messa volontariamente così tante volte da essere quasi immune dal gioco al massacro, pre e post social. 

 

federica pellegrini 8

Ha anticipato ogni accusa, si è messa in copertina, ha detto la sua anche quando non era richiesta, ha criticato i colleghi, le staffette, il sistema e quando le Olimpiadi di Londra sono andate storte era ormai pronta a reggere l'urto. C'è stato un tempo in cui credeva di smettere lì, nel 2012. Sono passati quasi altri dieci anni, tra una rinascita e una rimonta. Rossi è riuscito a cavalcare ogni cambiamento, a domare le novità, dopo la Honda lo credevano in difficoltà e lui ha spostato il suo centro di gravità alla Yamaha, senza alterarlo. 

 

Pellegrini ci ha messo un po' per avere il controllo assoluto, si è lasciata anche destabilizzare. Ha perso la sua guida tecnica, ha sbandato quando è morto Alberto Castagnetti al quale oggi è intitolata la piscina dove l'olimpionica ha sempre sguazzato e dove oggi vuole diventare manager e mentore. Un altro Ranch. Provate a chiedete a Pellegrini se lei è la sportiva italiana più conosciuta, risponderà «no, Valentino è più famoso di me», è una sorta di gioco. 

valentino rossi

 

Dopo l'oro di Pechino, nel 2008, d'istinto ha detto «sì» e si scatenato il delirio. Ha capito di aver spinto troppo, senza mai ritrattare, e iniziato a sfoderare il nome di Rossi come scudo. Poi, alla prima ondata di Covid, si è scoperto che erano positivi entrambi, nello stesso giorno. Si sono scritti, si sono parlati, consapevoli di non essere simili e pure di condividere uno spazio abitato da pochi. 

 

FEDERICA PELLEGRINI

Da allora è scattata la sintonia. Fino al saluto, meglio, ai saluti. Hanno annunciato l'addio con largo anticipo, ogni stella internazionale lo fa, così da avere una tournée davanti: le ultime Olimpiadi, l'ultima volta sulla pista dove sei stato tante volte re, l'ultima gara in Italia, l'ultimo giro a casa tua. Tributi, brividi e la certezza che abbiano dato tutto, che ci abbiano lasciato in eredità il meglio, compresa la ricetta per il successo.

VALENTINO ROSSI 6VALENTINO ROSSI 5federica pellegrini 3federica pellegrini 1valentino rossi valentino rossi luca marini federica pellegrini 4valentino rossivalentino rossivalentino rossivalentino rossifederica pellegrinivalentino rossifederica pellegrini 6matteo giunta federica pellegriniFEDERICA PELLEGRINIFEDERICA PELLEGRINI E MATTEO GIUNTA DOPO LA PROPOSTA DI MATRIMONIOfederica pellegrini matteo giunta e i canifederica pellegrini 2federica pellegrinifederica pellegrini

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...