icardi psg

ICARDI, AU REVOIR! MAURITO IN ESILIO (DORATO) A PARIGI: PRIMA DI ACCETTARE IL PASSAGGIO AL PSG, IL BOMBER HA RINNOVATO CON L’INTER. ORA PARTE IN PRESTITO GRATUITO CON RISCATTO NON OBBLIGATORIO A 70 MILIONI. GUADAGNERÀ 8 MILIONI SUBITO (PIÙ 2 DI BONUS DALL'INTER) - LA PARTENZA CHIUDE IL CONTENZIOSO LEGALE CON ZHANG. ORA COSA FARA’ WANDA? MOLLERA’ ‘TIKI TAKA’? - VIDEO

Giulio Cardone e Franco Vanni per la Repubblica

 

 

icardi

Nella testa di Mauro Icardi, quello con l' Inter è solo un arrivederci. Glielo hanno ripetuto per giorni, Wanda e le poche persone che lui ascolta: «Accetta di partire in prestito, resterai un giocatore interista». Il miraggio di tornare in maglia nerazzurra è stato il grimaldello con cui il cerchio magico di Maurito ha scardinato le sue resistenze a ogni ipotesi di trasferimento.

 

Decisivo anche il fatto che sia sfumata, per l' indisponibilità di Agnelli a dare in cambio Dybala, la possibilità di giocare alla Juve, che per Mauro era l' alternativa preferita all' Inter. Un altro colpo è arrivato dallo striscione minaccioso che si è trovato sotto casa domenica, su cui indaga la Digos. Così dopo avere rifiutato una decina di club - ultimi Valencia e Monaco, che gli offriva 14 milioni a stagione - ha accettato il Paris Saint Germain. Un affare da 70 milioni: 5 subito, 65 da versare in caso di riscatto.

 

marotta meme

Il prestito a Parigi è stato perfezionato ieri alle 22.28, a mercato italiano chiuso. In Francia le transazioni sono permesse fino a mezzanotte.

 

Un' operazione lampo, con cui l' Inter ha fatto felici i tifosi, evitato di rafforzare una concorrente per lo scudetto, e chiuso un braccio di ferro di quasi sette mesi. La contesa fra il bomber 26enne e il club, per cui in sei stagioni ha segnato 124 gol, era cominciata lo scorso febbraio. L' Inter gli tolse la fascia di capitano, lui si rifiutò di partire per la partita contro il Rapid Vienna lamentando un dolore al ginocchio e disertando poi gli allenamenti per quasi due mesi.

icardi wanda nara

 

La partenza di Icardi archivia un tormentone che Antonio Conte ha assicurato «non essere una distrazione per nessuno», sapendo che rischiava di essere vero il contrario. A Parigi Maurito ha superato le visite mediche, poi ha firmato contestualmente rinnovo con l' Inter fino al 2022 - a 7 milioni a stagione - e il nuovo contratto da 10 milioni bonus compresi con il club di Nasser Al-Khelaïfi.

 

Un bel colpo per lui, per Wanda e anche per l' allenatore Thomas Tuchel, che con Cavani e Mbappé infortunati ha fretta di metterlo in campo. Al tempo stesso, ha espresso perplessità sulla condotta dell' argentino negli ultimi mesi. Prima di chiudere, il Psg ha fatto un' istruttoria, concludendo che gli attriti fra Mauro e l' Inter fossero dovuti a "fattori ambientali". Di Icardi, insomma, ci si può fidare. Altrimenti lo si rimanderà indietro.

conte meme

 

Il prestito dovrebbe anche estinguere la contesa legale iniziata dal giocatore, che giovedì scorso ha presentato al Collegio arbitrale di Serie A un esposto contro l' Inter, chiedendo di essere riammesso alle partitelle e un indennizzo di un milione e mezzo, sentendosi discriminato.

 

icardi wanda nara

Wanda Nara e i figli per ora resteranno a Milano, dove è in costruzione l' enorme appartamento degli Icardi all' ultimo piano di un grattacielo, con vista sulla nuova sede nerazzurra. Poi chissà. La moglie e agente potrebbe accettare di trasferire la famiglia in Francia, tornando in Italia per prendere parte alla trasmissione Tiki Taka. Oppure potrebbe rinunciare anche a quella.

icardi wanda nara

 

Rimpianti non ne ha. Dopo mesi passati a consigliare al marito di tenere duro e restare all' Inter, si è convinta che fosse arrivato il momento di dire basta, anche grazie al sostegno del procuratore Gabriele Giuffrida e al confronto continuo con Marotta. Ora lui e Ausilio riposeranno qualche giorno, poi cominceranno a progettare il mercato del futuro. Due i nomi già segnati sul taccuino: Federico Chiesa, da contendere alla Juve, ed Eriksen del Tottenham, svincolato dal prossimo giugno.

icardi wanda narawanda nara icardiicardi wanda nara

Ultimi Dagoreport

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...