INTER, DENTRO O FUORI - STASERA LA SEMIFINALE DI EUROPA LEAGUE: ANTONIO CONTE CERCA LA SUA PRIMA FINALE EUROPEA - DOVESSE PASSARE IL TURNO, L’INTER TORNEREBBE A GIOCARSI UN TROFEO DOPO IL TRIPLETE DEL 2010 - SULLA STRADA DEI NERAZZURRI C’È LA SQUADRA UCRAINA DELLO SHAKHTAR DONETSK CHE E’ RIMPOLPATA DA 13 BRASILIANI…

-

Condividi questo articolo


Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

antonio conte foto mezzelani gmt antonio conte foto mezzelani gmt

Dieci anni sono lunghi da passare, soprattutto se pieni di illusioni e delusioni. L'Inter, unica italiana superstite in Europa, cerca il pass per la finale di Europa League contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, per nulla morbidi. Dal 2010, anno del Triplete, i nerazzurri non vedono il traguardo di una competizione internazionale. Una finale la cerca pure Antonio Conte. Da allenatore l'ha sfiorata con la Juventus: fu eliminato, proprio in semifinale, dal Benfica.

 

lukaku lukaku

«Una consacrazione internazionale per me? Non penso ad arricchire la mia bacheca personale ma quella del club». L'Inter è a secco di trofei dal 2011, l'ormai impolverata Coppa Italia. Deve salire il penultimo gradino per presentarsi venerdì a giocarsi la coppa nell'atto finale di Colonia e per non ammainare la bandiera italiana in Europa. «Ma noi non ci consideriamo i salvatori della patria, abbiamo fatto il nostro cammino senza guardare gli altri».

 

lautaro lautaro

Un percorso lungo, ricco di soddisfazioni. Il secondo posto, un finale di campionato eccellente e un cammino in coppa senza sbavature con quattro vittorie nelle ultime quattro gare, hanno evidenziato lo stretto rapporto tra squadra e allenatore. La stessa armonia non si può dire regni tra tecnico e dirigenza. A Düsseldorf però per la semifinale è arrivata la proprietà: Steven Zhang. Dopo cinque mesi e mezzo il giovane presidente ha riabbracciato il gruppo.

 

shakhtar shakhtar

Il rapporto tra lui e Conte è solido, lo testimonia il tecnico: «La presenza del presidente è un valore aggiunto per tutta la squadra». I discorsi sul futuro, sui pesi in società, sui pensieri dell'allenatore, sono rinviati al termine dell'Europa League. Finché si gioca nulla deve distogliere e turbare la squadra dall'obiettivo di tornare a vincere. Chiusa la campagna di Germania si definiranno i programmi e si tenterà, se ci sarà la reciproca volontà, di appianare le divergenze per continuare insieme.

 

Prima però va superato lo Shakhtar e in una gara secca i valori tendono ad appiattirsi. La formazione è ucraina solo per la provenienza, nei fatti è una colonia di tredici brasiliani, pochi giocolieri e molti con il gol in canna, tipo Moraes e Taison. «La parola paura non fa parte del mio vocabolario», sottolinea Conte.

 

handanovic handanovic

«Sarà difficile anche per l'Inter», ribatte Luis Castro, tecnico portoghese dello Shakhtar. I nerazzurri hanno un guaio in più, l'assenza di Sanchez che lascia il solo Esposito come rimpiazzo d'attacco per la coppia Lukaku-Lautaro. Conte dovrebbe confermare la formazione vista agli ottavi e nei quarti, diventerà decisivo a gara in corso l'utilizzo di Eriksen e, perché no, di Moses. In fondo però ha ragione il capitano Handanovic, «per vincere dobbiamo fare una partita migliore delle altre, il livello è più alto». C'è in palio una finale per cancellare dieci anni di amarezze e iniziare a scrivere un futuro diverso.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...