LAUTARO IS BACK! DOPPIETTA DELL'ARGENTINO E GOL DI FRATTESI, L'INTER BATTE L'UDINESE E SI RILANCIA. LAUTARO ROMPE UN DIGIUNO CHE DURAVA DA MAGGIO. MA LA SQUADRA DI INZAGHI CONTINUA A BECCARE GOL (NE HA PRESI 2 DAI FRIULANI). L'ANNO SCORSO LA DIFESA ERA UNO DEI PUNTI DI FORZA... – VIDEO

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Estratto dell'articolo di www.gazzetta.it

 

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L’Inter di Udine comincia da Frattesi e finisce a Lautaro: tre gol – due dell’argentino, i primi in stagione dopo un digiuno che iniziava a pesare -, tre punti – ritrovati dopo l1-1 di Monza e il ko nel derby - e primo posto in coabitazione con Milan e Torino, in attesa della Juve impegnata in casa del Genoa. In mezzo al tris nerazzurro, però, ci sono le reti di Kabasele e Lucca, rispettivamente la quinta e la sesta subite dai campioni d’Italia in sei giornate.

 

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Un anno fa, le gare dell’Inter con gol al passivo si contavano sulle dita di una mano; quest’anno si fa prima a elencare i clean sheet: due, con Lecce e Atalanta, cui si aggiunge lo 0-0 di Manchester in Champions. L’Udinese cade ancora, dopo il 3-0 della Roma all’Olimpico, e alza bandiera bianca in casa per la prima volta in questa stagione: finora, tra campionato e Coppa Italia, Runjaic e i suoi al Bluenergy avevano solo vinto.

 

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Una squadra potenzialmente devastante, in grado di tramortire chi ha di fronte quando azzanna la partita con l’appetito dello scudetto, ma anche clamorosamente fragile quando gli avversari si affacciano dalle parti di Sommer. L’avvio dei nerazzurri è perfetto, e il gol di Frattesi dopo 43 secondi è da manuale del carpe diem […] Da allora per una trentina di minuti è un monologo dell’Inter, che passa in tutti i modi e con tutti gli uomini tra le maglie bianconere, e in tutti i modi spreca il possibile raddoppio: Lautaro manda incredibilmente fuori di testa su invito di Calhanoglu, Thuram si fa murare da Okoye dopo aver vinto un corpo a corpo con Kabasele, Frattesi non inquadra (cross di Lautaro). […]

 

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Quando tutto sembra indirizzato verso una giornata tranquilla, però, l’Inter torna sulla Terra: prova ad abbassare il ritmo per controllare ma subisce quello dei bianconeri, che martellano all’improvviso. Al 34’ serve un miracolo di Dimarco per disinnescare l’occasionissima di Lovric, al 35’ invece il Bluenergy urla di gioia: Zemura mette in mezzo dalla destra, Kabasele di testa gira alle spalle di Sommer. Il belga fino a quel momento era stato il peggiore in campo: l’Inter difensivamente insicura di questa stagione lo ha rianimato. Ma rianima pure sé stessa e soprattutto Lautaro, prima che le cose si complichino del tutto: al terzo minuto di recupero l’argentino si propone in area dopo un recupero di Mkhitaryan, aggredisce il cross di Dimarco ciccandolo prima e sfruttando un rimpallo con Bijol subito dopo, 2-1.

 

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La ripresa si apre come era iniziata la partita, un altro gol (stavolta dopo due minuti), un’altra firma di Lautaro. Eccolo qui il segnale più prezioso che Inzaghi si porterà a casa dal pomeriggio di Udine: gli approcci balbettanti costati punti e imbattibilità – vedi il derby – hanno lasciato il posto agli scatti brucianti dei tempi dello scudetto, l’Inter almeno sotto questo aspetto si è ritrovata.

 

E il Toro insieme a lei, perché la seconda rete è bella e di casuale non ha nulla: Bastoni pesca Thuram alle spalle di Bijol, Tikus si veste da uomo assist come un anno fa e serve il suo capitano che infila Okoye col destro. 

 

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