matteo berrettini

“BERRETTINI PRENDIMI A RACCHETTATE” – IL NUMERO 1 DEL TENNIS ITALIANO PARLA DEL SUO RUOLO DI SEX SYMBOL: “LA COSA MI HA FATTO SORRIDERE, MA NON C’È STATA NESSUNA PROPOSTA INDECENTE, HO LETTO QUALCOSA TIPO UN "PRENDIMI A RACCHETTATE" MA HO PREFERITO NON APPROFONDIRE” – “SALTARE LE OLIMPIADI MI È DISPIACIUTO TANTO, MA ANCOR DI PIÙ LEGGERE CERTE INSINUAZIONI. HANNO DETTO CHE AVREI FINTO UN INFORTUNIO, UNA CATTIVERIA CHE…” - LA FINALE DI WIMBLEDON E IL RICEVIMENTO AL QUIRINALE (MA NESSUNA DOMANDA SULLA RESIDENZA A MONTECARLO)

Paolo Rossi per “la Repubblica”

matteo berrettini

 

A New York sta per andare in scena la nuova puntata Slam dell'anno, e Matteo Berrettini si avvicina al palcoscenico dopo l'estate più bella e più pazza dello sport italiano. Il tennista romano è stato uno dei grandi protagonisti con la finale di Wimbledon.

 

Matteo, lei dove si colloca nella hit parade di questa estate?

«Be', io so cosa ho fatto e quanto lavoro c'è alle spalle: non è avvenuto tutto in un giorno. Ma non mi piace parlare di me stesso. Mi sono emozionato guardando i ragazzi e le ragazze alle Olimpiadi: credo che Marcel Jacobs abbia fatto una delle più grandi imprese sportive di tutti i tempi. Sono gli appassionati a dover dire dove mettermi in classifica. Diciamo che il podio penso di meritarlo».

matteo berrettini

 

Voi eroi dello sport avete dato un bel messaggio all'Italia, in questo momento così difficile.

«Siamo un popolo che vive ancora di emozioni. Nonostante questo periodo terribile di cui anche lo sport ha risentito tanto, soprattutto per l'assenza del pubblico. Ma credo che questa estate siamo riusciti ad aprire un grande varco, al livello emozionale, e non vedo l'ora che questo momentaccio passi».

 

Ogni bambino sogna di essere finalista a Wimbledon. Cosa si prova a viverlo in campo, quel sogno?

berrettini mattarella chiellini

«Eh cercavo di non farmi travolgere dalle emozioni, volevo realizzare quanto stava succedendo. Ricordo la routine, il riscaldamento con Paolo Lorenzi. Mangiavo a fatica, lo stomaco chiuso per la tensione. Mi sforzavo di viverla come una cosa normale. Anche se, ovviamente, non c'era nulla di normale».

matteo berrettini 20

 

Rigiochiamo la finale con Djokovic: sotto 2-5 nel primo set, alla fine vinto 7-6. Poi il ritorno del serbo.

«Quella rimonta mi è costata un grande sforzo, sia fisico che mentale. All'inizio nessuno dei due ha giocato bene, anche lui era un po' teso. Ho subìto un break ma sono rimasto aggrappato al set. Poi, certo, sapevo che la partita sarebbe stata ancora lunga. In generale, ricordo la fatica di gestire le emozioni e le difficoltà tecniche e tattiche del match».

matteo berrettini 14

 

Dopo la sua finale, in serata, Italia-Inghilterra, a Wembley. Il ritorno a Roma, i presidenti Mattarella e Draghi, il tour sul bus con i calciatori.

«Che momenti! Wembley è stato bellissimo, anche perché con me c'erano la mia famiglia e il mio team. Avevo visto tutte le partite dell'Italia, ed essere alla finale, vivere i rigori, è stato bellissimo e inaspettato.

matteo berrettini 7

 

La tensione della partita mi ha fatto quasi dimenticare quella che avevo appena vissuto io, poche ore prima. E poi, appunto, tutto il resto: dopo quei 2-3 giorni me ne sono serviti una decina per realizzare bene, apprezzarlo fino in fondo».

 

Cosa le è rimasto dentro? Anche una cosa piccola o intima...

«La visita al Quirinale, il discorso fatto davanti al Presidente. Con me c'era Vincenzo Santopadre, il mio coach: quando ha capito che non avrebbe dovuto parlare ha sfoderato un gran sorriso, a me invece sono venuti i sudori freddi. Ma essere lì con Vincenzo e Giovanni Malagò, che fin dall'inizio ha creduto in me, come presidente del Circolo Aniene, mi ha fatto pensare al lungo percorso insieme, sin da quando ero ragazzino.

 

Mio padre mi ha scritto di essersi commosso per il discorso che ho fatto. Mia nonna ovviamente in lacrime. Mi ricordo la grande scioltezza del premier Draghi, che ci ha accolto in maniera informale e ci ha fatto sentire a nostro agio, nonostante il cerimoniale».

matteo berrettini 5

 

Dopo Wimbledon lei è diventato molto popolare tra le ragazze.

«Ah ah ah. Sì, ho letto di un po' di interesse, e la cosa mi ha fatto piacere e anche un po' sorridere: mai avrei pensato che si scatenasse un'onda simile. Ma proposte indecenti no, ho letto qualcosa tipo un "prendimi a racchettate" ma ho preferito non approfondire».

 

Quando c'è Matteo Berrettini non si vive di mezze misure, si vivono sempre emozioni forti.

matteo berrettini 27

«Ci ho pensato anche io e, insomma, credo di essere fatto così, è la mia vita. Non c'è mai una pausa emotiva, è sempre tutto molto intenso. Credo sia una cosa bella, comunque: sono passato da una grandissima gioia a una delusione.

 

Ma il mio fisico mi ha mandato un segnale forte: saltare le Olimpiadi di Tokyo mi è dispiaciuto tanto, ma ancor di più leggere certe insinuazioni. Hanno detto che avrei finto un infortunio, una cattiveria che mi ha fatto stare più male della grandissima delusione di non aver potuto partecipare ai Giochi».

 

Lei continua a scrivere pagine inedite per il tennis italiano.

«E questo mi spinge a volere ancora di più, cercando di rimanere sulla mia strada. A Parigi sono diventato il primo italiano a raggiungere gli ottavi di finale in tutti gli Slam. Ne sono orgoglioso perché ricordo quando, da piccolo, giocavo solo sulla terra rossa e il veloce non mi piaceva tanto.

 

matteo berrettini 11

Ho saputo adattarmi e crescere su tutte le superfici: un grande risultato. E poi sono e resterò il primo finalista italiano di Wimbledon, cosa che mi rende davvero orgoglioso. Perché nel nostro Paese il tennis non è il calcio, ma ha la sua storia importante, piena di tradizione e di campioni nel passato».

 

matteo berrettini

E ora New York, gli Us Open: senza Federer e Nadal, solo voi giovani leoni potete impedire a Djokovic il Grande Slam.

«Io gioco per me stesso, non per evitare che qualcuno faccia il Grande Slam. Novak sta scrivendo la storia del nostro sport e se centrasse lo Slam, realizzerebbe l'impresa sportiva dell'anno, per tutti gli sport e a tutti i livelli. Ma non sarà così facile, con Zverev, Medvedev, Tsitsipas. Sicuramente è il grande favorito. Il tabellone ci fa incrociare nei quarti? Però bisogna prima arrivarci».

 

Nonostante tutto, la sua estate è stata di basso profilo: altri avrebbero usato molto di più la passerella e il palcoscenico.

matteo berrettini 1

 «Mah, per me sono apparso anche tanto. Io sono un ragazzo tranquillo, che non che non vive di movida e di media. Certo, la fama fa piacere, ma non la ricerco. Poi, dopo l'infortunio non ero al massimo, quindi mi sono riposato, ma sempre concentrato per tornare a giocare il prima possibile».

 

Dopo un Wimbledon così, non c'è un rischio appagamento?

«Appagamento è una parola che non mi appartiene. Io vengo da lontano: uno dei miei obiettivi, quando ho iniziato a giocare, era entrare nei Top 100. Quindi sarei già dovuto essere appagato da un pezzo.

 

matteo berrettini foto mezzelani gmt 36

Invece ho sempre chiesto di più a me stesso, perché so che ogni grande risultato potrebbe essere l'ultimo. Ci vuole tanto impegno e tanta volontà per confermarsi. Quindi, per rispondere: non sono appagato e ho sempre voglia di migliorarmi.

 

Però, allo stesso tempo, ho anche imparato ad apprezzare quello che faccio, non dando nulla per scontato: il tennis è uno sport complicato, dopo un grande risultato la settimana successiva ti chiedono di farne un altro, non c'è mai una fine e non puoi mai staccare la spina. Però, è anche questo il bello: dopo una delusione puoi subito ritornare più forte e volenteroso di prima. Niente appagamento. Ma equilibrio e stimoli».

novak djokovic matteo berrettini 1matteo berrettini 1matteo berrettini foto mezzelani gmt 35matteo berrettini 2matteo berrettini vince il torneo queen'smatteo berrettini foto mezzelani gmt015matteo berrettini vince il torneo queen's 4novak djokovic matteo berrettini 1matteo berrettini foto mezzelani gmt016matteo berrettini 13

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA