claudio ranieri

“IL FATO MI HA RIVOLUTO A ROMA. PARLERÒ CON TOTTI PER CAPIRE SE PUÒ DARE UNA MANO” - CLAUDIO RANIERI MANDA PIZZINI A FRIEDKIN (“SE MI HA CHIAMATO SI È RESO CONTO DEGLI ERRORI”), AI GIOCATORI (“DEVONO SPUTARE SANGUE IN CAMPO PER LA MAGLIA”) E AI TIFOSI (“CHIEDO AIUTO A TUTTI, NON C’È IL TEMPO PER SBAGLIARE”) – “DE ROSSI? L’HO SENTITO E LO RISENTIRÒ NEI PROSSIMI GIORNI. UN SUO RITORNO IN PANCHINA L’ANNO PROSSIMO? NON MI SENTO DI ILLUDERE NESSUNO” – “I GIOVANI ACQUISTATI SONO TUTTI BRAVI MA ORA STANNO ALLO SBARAGLIO…” (VAI CON L'USATO SICURO!) - VIDEO

 

Marco Juric per repubblica.it - Estratti

 

 

RANIERI TOTTI

 “Sarò allenatore, dirigente e uomo dei Friedkin. Il fato mi ha rivoluto sulla panchina della Roma e io non potevo dire no. Ma abbiamo bisogno dei tifosi”. È un appello accorato quello di Claudio Ranieri nella conferenza stampa di presentazione per la sua terza avventura come allenatore giallorosso. Un fiume in piena, voglioso di spiegare come stanno le cose a Trigoria e nella testa dei Friedkin. “Vorrei mettere i punti sulle i”, sono state le sue prime parole. Ranieri ha toccato tutti gli argomenti, dal campo alla scrivania, dallo spogliatoio ai tifosi.

 

de rossi ranieri

(…)

 

Ranieri ha raccontato nel dettaglio l’incontro londinese con Dan Friedkin, partendo dagli errori commessi negli ultimi mesi: "Sapete che io sono diretto, per cui gliel'ho detto chiaramente. E devo essere sincero: lui mi ha lasciato a bocca aperta per le parole che ha usato, per il bene che vuole a questa squadra, a questa città, a questo club, non perché gli appartiene, ma perché sente un legame profondo”.

 

de rossi ranieri

Ranieri ha svelato anche il pensiero del proprietario texano: “Mi ha detto, ‘Non posso viaggiare per il mondo, vedere Roma, Caput Mundi, al centro del mondo, e sapere che la squadra non sta andando bene. So di aver speso tanti soldi senza riuscire a fare ciò che voglio per questa squadra'. Ed è per questo che mi ha chiamato. Ora tocca a me, con la mia esperienza e il mio modo di lavorare. Mi auguro di riuscire nel compito che mi ha affidato. Quando mi ha detto queste parole, non potevo che rispondere di sì. Lo ringrazio, lo ringrazio per avermi riportato a casa, alla mia Roma. I tifosi sanno che, se dico A, farò tutto per raggiungere A, senza tergiversare. Questo è ciò che mi sento di dire a voi e a tutti".

 

"L’obiettivo è fare il massimo, ragiono in positivo”

el shaarawy ranieri

Sarà allenatore-manager che penserà prima di tutto al campo e a recuperare punti in classifica: “L'obiettivo specifico è cercare di fare il massimo. Oltre al contratto, ho dei premi legati al raggiungimento di tutti gli obiettivi possibili, non mi voglio precludere niente. So che ci sono delle difficoltà, ma io sono una persona positiva. Non mi concentro su ciò che è andato male o su ciò che non è successo. Sono sempre positivo, fino in fondo. Noi, quando scendiamo in campo, dobbiamo ricordarci anche dei sacrifici che fanno i tifosi per seguire la squadra".

 

 

"Sono vicino alla famiglia Friedkin”

ranieri ghisolfi

Poi Ranieri sarà anche “dirigente senior”, come scritto nel contratto: “Per quanto riguarda il contorno, come ha spiegato, io sono una persona vicina alla famiglia Friedkin, lavoriamo insieme per fare tutto nel miglior modo possibile. Parleremo, decideremo, cercheremo di sbagliare il meno possibile, perché ricordatevi che solo chi fa, sbaglia. C'è un bellissimo detto a Firenze che recita che è più facile criticare che fare. Noi faremo, e saremo criticati, ma cercheremo sempre di fare le cose nel verso giusto. Questo è ciò che mi è stato chiesto.

 

Il Presidente vuole una squadra e una società seria, una società di persone che lavorano. Ha fatto molti cambiamenti, stanno facendo cose molto belle, diciamocelo. La squadra è la cosa più importante, è il nostro biglietto da visita. Roma è conosciuta in tutto il mondo e il Presidente vuole che sia conosciuta bene anche per il calcio. Questo è ciò che mi ha chiesto".

friedkin totti ranieri foto mezzelani gmt101

 

Sui moduli: “Devo vedere la forma dei giocatori”

Domenica prossima arriva il Napoli e oltre al contorno c’è da pensare al campo, a come giocherà la sua Roma: "Io credo che ormai non esista più un sistema base, tranne forse per quelle squadre o quegli allenatori che lavorano da tanti anni nello stesso ambiente. Anche Gasperini, per dire, non gioca più solo con la difesa a 3 e ha costruito la squadra in nove anni.

 

Oggi tutti gli allenatori cercano di apportare modifiche durante la partita per scombinare i piani dell’avversario. Quindi, dirvi adesso che giocherò in un certo modo non sarebbe onesto, né con voi, né con i tifosi, e nemmeno con me stesso. Devo prima vedere chi è in buona forma, in base al mio modo di intendere il calcio. Solo allora deciderò se giocare a 3, a 4, a 5”.

 

claudio ranieri

"Voglio atleti che sputino sangue sul campo”

Per l’allenatore è l’atteggiamento a fare una squadra. Anche per ricompattare la tifoseria giallorossa: “Non è una questione di moduli, ma di giocatori: voglio atleti che sputino sangue sul campo, che non mollino mai, neanche quando le cose vanno male. Non devono cedere nemmeno un centimetro. Prima di tutto, sono un tifoso, poi un allenatore. Io sono più tifoso di tutti i tifosi.

 

Per questo chiedo ai nostri tifosi di starci vicino, soprattutto in questo momento. Da ex giocatore, vi dico: giocare in casa, con il tuo pubblico che ti fischia, è la cosa più difficile che ci sia. In trasferta i fischi ti caricano, ma in casa, dai tuoi tifosi, ti spezzano. Capisco che i tifosi erano scontenti, ma vi garantisco che non era per mancanza d’impegno. Io li vedevo, i giocatori correvano, spesso a vuoto, ma ci mettevano tutto. Però le cose non venivano. Voglio una squadra e un pubblico coesi. Qui siamo una famiglia: società, dirigenza, allenatori, giocatori, magazzinieri, staff medico, tutti, anche chi si occupa dei campi”.

de rossi ranieri

 

Ranieri: “Chiedo aiuto a tutti, non c’è il tempo per sbagliare”

Ranieri ha svelato cosa ha detto ieri, nella sua prima giornata da allenatore: “Mi sono rivolto non solo alla squadra, ma a tutti i miei collaboratori. Ho chiesto loro di aiutarmi, perché devo fare meno errori possibile. Non ho tempo di sbagliare. Abbiamo davanti tre partite, una più importante dell’altra. Voglio che i tifosi vengano allo stadio e, anche se le cose andassero male, escano dicendo: 'Ci abbiamo provato'. Voglio che vedano una squadra che lotta fino all’ultimo secondo. Voglio che escano orgogliosi della squadra. Questo è ciò che mi sento di promettere, ai tifosi e a me stesso.

 

Parlerò con Totti per capire se può dare una mano

claudio ranieri arrivo a fiumicino

Si è parlato anche di Totti e De Rossi: “Sicuramente si parlerà con Francesco, per capire se ci può dare una mano, vediamo quello che ci può dare. Non siamo chiusi, io non sono chiuso”. E sull’ex allenatore rivela i contatti costanti: “L’ho sentito e lo risentirò nei prossimi giorni. Ma onestamente adesso mi è stata data la direzione della panchina, per cui penso a questo. Non mi sento di illudere nessuno. Adesso faccio questo lavoro, poi vediamo”.

 

"Meno gente vedo e meglio è”

La Roma da mesi è senza amministratore delegato e la dirigenza è affidata al solo Ghisolfi, ora con l’aiuto di Ranieri. Ma l’allenatore vede queste mancanze come un vantaggio: "Io voglio stare sempre solo, perché per me è importante lo spogliatoio. Io meno gente vedo, meglio è. Io capisco che in Italia la figura di un presidente ci deve stare.

 

de rossi ranieri foto mezzelani gmt120

È questo l’ho detto a Dan Friedkin. Ma tutte le proprietà straniere parlano pochissimo. Se si è reso conto degli errori? E se mi ha chiamato si è reso conto. Se ci sono stati dei personaggi che hanno sbagliato? Beh, questo l'avrà capito lui, io non gli sono stato a dire gli errori del passato. Lui mi ha detto, io voglio portare la Roma ad alti livelli. Per questo ho chiamato lei. Che mi deve dire una persona di più?”.

 

Aiutare i giovani allo sbaraglio

Sul mercato di gennaio, ha glissato, aspettando le risposte della squadra: “Fatemi conoscere i calciatori, devo toccare con mano ciò che ti può dare un giocatore o un altro. La Roma ha preso tanti giovani, tutti validi, ma i giovani vanno inseriti in una squadra compatta. Qui è cambiato allenatore, è arrivato un altro allenatore, e ne arriva un altro. Invece di proteggere questi giovani che sono tutti bravi, stanno un po' così, allo sbaraglio. Vediamo quelli che sono bravi per me da qui a gennaio. Poi, se c'è l'opportunità, e ci sarà sicuramente l'opportunità di prendere qualcuno, sono sicuro che mi accontenteranno".

claudio ranieri arrivo a fiumicino

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”