luca barbareschi draghi

“I GIGANTI DELLO STREAMING HANNO COLONIZZATO LA NOSTRA FANTASIA” – IL VIDEO-APPELLO DI BARBARESCHI A DRAGHI: "NOI ITALIANI ABBIAMO ABDICATO AI CONTENUTI ANGLOSASSONI. RAI 1, IL PRIMO CANALE PUBBLICO ITALIANO, TRASMETTE IN DIRETTA I FUNERALI DEL PRINCIPE FILIPPO DI EDIMBURGO. LE NOMINE FATTE IN PASSATO IN RAI HANNO FINITO PER TRASFORMARE LA TV PUBBLICA NEL BANCOMAT DELLE MULTINAZIONALI DELL'INTRATTENIMENTO". ECCO COSA PUO’ FARE DRAGHI - VIDEO

Maurizio Caverzan per "la Verità"

 

luca barbareschi

Il video su Facebook nel quale rivolge un appello a Mario Draghi perché prenda a cuore la narrazione del Paese ha avuto 140.000 visualizzazioni.

Luca Barbareschi è così, individua delle battaglie, azzera scrupoli e mediazioni e si butta, faccia al vento. In barba a tutto, oltre che essere il titolo del suo programma su Rai 3 è anche una filosofia di vita.

 

Prendersi a cuore «la narrazione del Paese» fa Nichi Vendola.

«Anni fa feci un confronto con Vendola sui temi della cultura e della politica. Il pubblico sperava che ci scannassimo, invece su tanti temi ci trovammo d' accordo. Vendola ha creato la Film commission della Puglia, tra le migliori d' Italia. Detto ciò, m' interessano i contenuti non le appartenenze politiche».

 

luca barbareschi foto di bacco

Perché Draghi dovrebbe occuparsi della narrazione del Paese con tutte le grane che ha?

«Perché è un motore economico straordinario. Più dei cavi e delle parabole, sono i contenuti a far rendere la ricerca e la produzione tecnologica. L' America è la grande potenza economica che conosciamo grazie alla vendita dei propri prodotti audiovisivi.

 

Israele è leader mondiale nel settore dell' intrattenimento e della serialità pur essendo un Paese di soli 8 milioni di abitanti, con una lingua che si scrive da destra a sinistra, e pieno di problemi, come vediamo in questi giorni».

 

L' Italia cosa dovrebbe fare?

mario draghi non scopre le carte

«Possibile che l' Italia, in possesso di una storia e una ricchezza artistica straordinarie, non riesca ad attivare un sistema virtuoso che non guardi solo al suo passato, ma sappia creare business per il futuro? L' ha fatto nella moda e nell' alimentare, perché non può farlo nella produzione cinematografica e televisiva?».

 

Parlando dell' alimentare poche multinazionali decidono cosa farci mangiare, avviene lo stesso anche con il cinema e le serie tv?

«Sette multinazionali decidono il cibo per la pancia di 7 miliardi di persone e altre poche multinazionali dello streaming, da Netflix ad Amazon ad Apple a Disney +, decidono il cibo per la mente.

 

Noi europei, soprattutto noi italiani abbiamo abdicato ai contenuti anglosassoni. Qualche giorno fa ho visto una serie americana che racconta in maniera contemporanea i miti greci, una storia che può essere potentissima per la formazione dei nostri ragazzi. Perché dobbiamo lasciarla raccontare agli americani?».

IN BARBA A TUTTO

 

Siamo figli delle piattaforme?

«Non ancora perché sono nate pochi anni fa. Hanno conquistato una quota di mercato con l' ok della politica. Quando Sky è arrivata in Italia con l' aiuto della sinistra ha avuto un budget pubblico enorme che solo parzialmente ha reinvestito nella narrazione del nostro Paese. Cosa interessava a Rupert Murdoch della narrazione italiana? Zero. Sono stati bravi a vendere il marchio meglio della Rai. Hanno vinto con il marketing. Grazie al quale, ancora oggi, la Rai, che è migliore sul piano dei contenuti ma incapace di promuoversi, appare un' azienda superata, mentre Sky è moderna e brillante».

 

La pandemia ha accelerato il processo di globalizzazione?

luca barbareschi in barba a tutto 2

«Assolutamente. Il plagio totale, che viene da lontano, sta arrivando allo stadio finale. Gli inglesi prima hanno creato un mercato, il Commonwealth, poi hanno imposto la lingua che tutti parliamo, e ora stanno diffondendo i contenuti che tutti vediamo. Rai 1, il primo canale pubblico italiano, trasmette in diretta i funerali del principe Filippo di Edimburgo».

 

draghi

Non è troppo parlare di colonizzazione?

«Hanno colonizzato la nostra fantasia e abbiamo iniziato a comprare i jeans quando abbiamo visto John Wayne indossarli nei film western».

 

Che cosa può fare il premier di un Paese periferico come il nostro?

«Siamo una delle maggiori potenze economiche mondiali. Possiamo e dobbiamo iniziare a scegliere i contenuti come fanno i francesi e i tedeschi che tutelano la loro produzione interna. Serve una politica degli investimenti. Serve fare le nomine Rai in base a questa logica.

 

Per la nostra fiction sono previsti 130 milioni, all' incirca il budget che Netflix impiega per una serie. Con 130 milioni, se va bene, ne possiamo fare dieci di modeste. Invece, la strategia dev' essere produrre per vendere all' estero, altrimenti non si va da nessuna parte. Il mio J' accuse (L' ufficiale e la spia, diretto da Roman Polanski ndr) è stato venduto in 100 Paesi in tutto il mondo».

luca barbareschi in barba a tutto 3

 

La Rai gode già del finanziamento pubblico del canone.

«Il punto di partenza non è quanto si investe, ma perché si investe. Dobbiamo allargare lo sguardo, investendo sulla formazione di professionisti, scrittori, registi, sceneggiatori, autori per alimentare tutta la filiera produttiva».

 

Con che criterio andrebbero fatte secondo lei le nomine dei vertici della tv pubblica?

COSA GUARDARE SU NETFLIX

«Non conosco le candidature in campo. So che le nomine fatte in passato hanno finito per trasformare la Rai nel bancomat delle multinazionali dell' intrattenimento. Se vado in Germania con la mia società devo dare lavoro ai professionisti tedeschi. Noi abbiamo delle eccellenze in questo settore, eppure siamo l' unico Paese che ha finanziato Hollywood».

 

In che senso?

«Abbiamo finanziato sale cinematografiche che non avevano alcun obbligo di programmazione italiana. Anche i 1.000 euro di bonus distribuiti ai diciottenni sono serviti a comprare videogame americani. Potevamo stabilire l' obbligo di spenderli in prodotti europei se non proprio italiani».

 

Teme che le nomine delle aziende pubbliche vengano fatte con il manuale Cencelli dei partiti più che in base a un progetto da perseguire?

luca barbareschi in barba a tutto

«Manca una visione globale. La politica dovrebbe incentivare persone competenti che promuovano un progetto favorevole alla cultura del Paese».

 

Che cosa chiederebbe al ministro della Cultura Dario Franceschini e a quello dell' Economia Daniele Franco?

il principe filippo duca di edimburgo 8

«Di cambiare le regole della distribuzione dei fondi ora che, con il Recovery plan ci saranno 6 miliardi per la cultura. Puntiamo sulle eccellenze in grado di creare dinamiche virtuose. È inutile andare a prendere l' acqua al pozzo se abbiamo i rubinetti in casa».

 

Di fronte alla potenza di fuoco delle piattaforme la sua è un' idea un po' donchisciottesca?

«Wall Street non potrà continuare a sostenerle sempre come ha fatto finora. Prima o poi la bolla si sgonfierà. Ma intanto, se abbiamo rispetto della nostra cultura e della nostra storia, noi dobbiamo contrattaccare, con un progetto degno di questo nome».

luca barbareschi foto di bacco

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?