“HANNO DISTRUTTO IL LAVORO DI MIO PADRE. BALDINI SOFFRE TOTTI PERCHE’ NON HA PERSONALITA’” – L’EX PRESIDENTE ROSELLA SENSI TRANCHANT SU PALLOTTA E BALDINI - "È DIVENTATO DIRETTORE SPORTIVO GRAZIE A MIO PADRE, MA NON L'HA MAI RINGRAZIATO” - ZEMAN CI METTE IL CARICO: "TOTTI PIGRO? MACCHE’, A TRIGORIA NON CI SONO REGOLE. DEROMANIZZARE? NO, VOLEVANO DETOTTIZZARE”

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Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Guido D'Ubaldo per www.corrieredellosport.it

 

totti rosella sensi totti rosella sensi

Rosella Sensi è stata presidente della Roma, in seguito alla malattia del padre, l’ultimo trofeo la squadra giallorossa lo ha conquistato sotto la sua gestione. E’ grande amica di Francesco Totti, lunedì è andata al Foro Italico per esprimergli la sua solidarietà.

 

 

Come ha vissuto l’addio di Totti?

«Credo che sia stata ancora più amara questa giornata rispetto a quando ha lasciato il campo, andare via dalla Roma quando sei appassionato è dolorosissimo. Io ne ero consapevole, sapevo che dovevo farlo. Lui non è riuscito a fare quello che avrebbe voluto, glielo hanno impedito».

 

Cosa consiglia a Francesco?

PALLOTTA BALDINI PALLOTTA BALDINI

«In questo momento gli consiglio di rifl ettere con grande calma, lui può fare qualsiasi cosa».

 

Dicono che Francesco non parla l’inglese e questo è un limite.

«Il problema della lingua è stata una considerazione inelegante. Il calcio è internazionale e si parla con il pallone. Hanno preso un allenatore che non è italiano, che non conosce la lingua, non vuol dire che sia incapace».

 

Totti ha ricordato che la qualifica di direttore tecnico era già prevista nel contratto firmato con voi.

rosella e franco sensi rosella e franco sensi

«Era nelle nostre ipotesi, ma gli avevo anche detto che se nel tempo si fosse riconosciuto in un altro ruolo andava bene lo stesso. Francesco non può lasciare la Roma, il ruolo di direttore tecnico si adattava benissimo a Totti, ma tenendolo in considerazione, coinvolgendolo. Il carattere calmo di Francesco è molto determinato. Quando rinnovavamo il contratto avere personaggi molto competenti, ma l’ultima parola doveva essere la sua. Il grande equivoco è che non hanno capito Frandesco e hanno tirato la corda».

baldini pallotta baldini pallotta

 

Il problema è stato Baldini.

«Francesco non è stato tenuto in considerazione e questa cosa è stata sottovalutata e Pallotta ha fatto una scelta, penso che sia consapevole di tutto e ha preferito seguire i consigli di una persona e non di un’altra». (...)

 

SUL RAPPORTO TOTTI-BALDINI

(italpress) "Io non ricordo un particolare rapporto fra Totti e Baldini, il quale non ha mai nemmeno ringraziato mio padre per averlo fatto lavorare nella Roma - ha continuato Rosella Sensi -. Non comprendo perché il signor Baldini abbia osteggiato Totti. La romanità? Per me è vedere insieme Totti, De Rossi e Conti dopo l'ultima gara in giallorosso di Daniele. In un mese veder soffrire così e vedere andar via dalla Roma due 'fratelli più piccoli', come Francesco Totti e Daniele De Rossi, è motivo di gran dispiacere per me e per tutti i tifosi della squadra". E ai microfoni di Sky Sport ha infine aggiunto: “A Pallotta chiedo di essere più presente e di non fidarsi solo di chi gli riporta le cose. Totti non può stare lontano dalla Roma”.

ROSELLA SENSI E TOTTI ROSELLA SENSI E TOTTI

 

 

 

3. ROSELLA SENSI

rosella sensi rosella sensi

(La Presse) Rosella Sensi , che ha ricoperto la carica di presidente della Roma per tre anni dal 2008 al 2011 raccogliendo l'eredità del padre Franco, commenta con inevitabile commozione la decisione di Totti di lasciare la Roma dopo un'esperienza ininterrotta di 30 anni:

rosella sensi rosella sensi

 " Per me è una grande tristezza, anche per il lavoro che aveva fatto mio padre che da oggi non c'è più. C'è grande sofferenza perché Totti rappresenta qualcosa di più di un normale giocatore. Presto ci vedremo, conoscendolo so che non è sereno. Non si può dire che il business non può andare insieme ai valori, si possono fare coincidere. Al momento non si capiscono quali sono i progetti futuri della Roma. Si è tirata troppo la corda con Francesco: è un simbolo del calcio. Dietro quel suo sorriso ironico da romano c'è tanta sofferenza"

Il messaggio al presidente Pallotta

" Al presidente Pallotta chiedo di essere più presente e di non fidarsi solo di chi gli riporta le cose. Era una mia decisione il futuro di Totti come dirigente, per me non può stare lontano dalla Roma. Purtroppo è stato distrutto tutto quel che aveva fatto mio padre, che aveva portato la Roma a un livello altissimo in Italia e nel mondo"

Il duro giudizio su Franco Baldini

" È diventato direttore sportivo grazie a mio padre, ma non l'ha mai ringraziato. Il suo è un problema di personalità, quando si soffre Totti è perché non si ha personalità"

 

ROSELLA SENSI ROSELLA SENSI

 

4.ZEMAN SU TOTTI

Guido D'Ubaldo per www.corrieredellosport.it

 

Zdenek Zeman ha allenato Totti da giovane di belle speranze e da campione affermato, ha convissuto con lui momenti importanti, sono diventati amici. Un rapporto che dura nel tempo, tra i silenzi del boemo e la riconoscenza di Francesco.

 

Zeman è stato allenatore della Roma anche con questa proprietà, lo hanno esonerato quando aveva conquistato la finale di Coppa Italia, l’ultima volta che la squadra giallorossa è arrivata vicino alla conquista di un trofeo. Zeman ha tante cose da rivelare e può parlare con cognizione di causa. A cominciare da Totti.

 

 

Come ha visto l’addio di Francesco?

«L’ho visto male perchè per me Totti doveva stare per sempre nella Roma, purtroppo ci sono state situazioni che non gli hanno permesso di restare».

Marco Staffoli e Rosella Sensi Marco Staffoli e Rosella Sensi

 

E’ possibile che Totti non avesse le competenze per fare il direttore tecnico?

«Lo hanno fatto in tanti senza avere le sue competenze. Penso che lui non avesse voluto farlo da subito, ma solo essere partecipe nella vita della società».

 

Francesco ha svelato l’obiettivo del club di deromanizzare la Roma.

«Io penso che volessero detottizzare la Roma, più che deromanizzarla. I romani non sono un problema».

 

Hanno cominciato a dire che era pigro quando era ancora calciatore.

pallotta baldini pallotta baldini

«Io ne ho avuti tanti di giocatori pigri, ma lui non lo era. Io posso solo dire che Totti in campo faceva il professionista e lavorava».

 

Il problema è stato l’incompatibilità con Baldini?

«Non lo so, devo credere a lui che dice che non potevano restare insieme. Ma penso che il problema sia nato per come è stato trattato anche quando era giocatore».

 

E’ una Roma diversa senza Totti?

«Io dico di sì, all’estero conoscono la Roma di Totti, non la Roma calcio. Per recuperare il rapporto con i tifosi bisogna fare i fatti, dimostrare che era Totti che sbagliava e non loro. Purtroppo in questi anni non lo hanno mai dimostrato».

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