messi suggestione napoli

“MESSI IN ITALIA? SO CHE DE LAURENTIIS LO HA GIA’ CHIAMATO…” – LA BATTUTA DI ANDREA AGNELLI INFIAMMA NAPOLI CHE OSANNA LEO: STASERA 'LA PULCE' PER LA PRIMA VOLTA NELLO STADIO DI MARADONA – PIQUE’. "TRA LUI E DIEGO SCELGO MESSI, DICONO CHE PUÒ GIOCARE A NAPOLI? CHIEDETE A LUI. IO SPERO CHIUDA QUI..." -LA 'GAZZETTA': "IL NAPOLI PUÒ FARCELA CONTRO IL BARCELLONA, UN’OCCASIONE COSÌ NON SI RIPETERÀ TANTO FACILMENTE"

Da ilnapolista.it

messi suggestione napoli

 

Il Napoli può farcela. Con la forza di chi non ha niente da perdere e ha ritrovato carica psicologica e identità tattica

 

 

Quando l’abbinamento tra Napoli e Barcellona venne fuori dal cilindro di Nyon, questa partita poteva anche non giocarsi, come ricorda oggi la Gazzetta dello Sport

 

Da un lato il Barcellona primo in Liga, primo nel gruppo, Messi che giocava da Messi, Ansu Fati erede designato a 17 anni. Dall’altro il Napoli nel peggior momento della storia recente, classifica in picchiata, Ancelotti licenziato e Gattuso k.o. al debutto con il Parma. Altro che Champions, non si parlava di retrocessione solo per scaramanzia. E i risultati contro il Liverpool? Una delle splendide casualità del calcio.

 

 

messi nello stadio di diego maradona

Due mesi dopo tutto sembra cambiato, lo scenario è impensabilmente diverso, con il Barcellona che ha cambiato l’allenatore in corsa e le vicissitudini interne

 

 

 

E stiamo di nuovo pensando tutti la stessa cosa: il Napoli può farcela. Con la forza di chi non ha niente da perdere e ha ritrovato carica psicologica e identità tattica

 

E quindi il Napoli se la deve giocare questa sera, perché i pronostici sono cambiati, certo non invertiti perché i blaugrana restano più forti del Napoli

 

Ma un’occasione così non si ripeterà tanto facilmente

 

 

LEO OSANNATO IN CITTA'

Maurizio Nicita per la Gazzetta dello Sport

 

messi nello stadio di diego maradona

Coccolato a Napoli come figlio calcistico di Diego Armando Maradona. In parte stupito dall' accoglienza, Leo Messi ha capito che qui il padre è una divinità come solo in Argentina e dunque bisogna amarlo, rispettarlo e onorarlo. Magari con quella Grande Bellezza espressa in gol che la Pulce sa offrire alla gente come nessuno al mondo. E, da quello che abbiamo visto con i nostri occhi ieri, siamo pronti a scommettere che una rete di Messi sarebbe applaudita dal San Paolo, anche se i fischi (di paura) contro il più grande «Diez» in attività non mancheranno.

 

Il Barcellona è atterrato a Capodichino a ora di pranzo e già ad attenderlo c' erano centinaia di appassionati che hanno accompagnato con gli scooter, quasi scortato, il pullman del Barça che ha raggiunto velocemente l' albergo in città: un vecchio grattacielo che è un pugno in un' occhio in uno dei più bei centri storici al mondo, ma oggi fa parte di una grande catena alberghiera spagnola e per questo i blaugrana stanno qui. Dove ad attendere ci sono altre centinaia di persone che inneggiano a Messi.

messi nello stadio di diego maradona

 

La stessa comunicazione del Barça rimane colpita e sui social pubblica video dei napoletani che inneggiano a Leo con gli stessi cori che oltre trent' anni fa erano dedicati a Lui, Diego: «Olè, olè, olè, olè, Messi, Messi». Gli occhi scuri e furbi dell' argentino scrutano con un pizzico di stupore.

 

Qualche sorriso, il pollice sollevato in segno di assenso verso quella gente che lo aspetta per applaudirlo. Dopo aver sentito parlare per anni del rapporto inscindibile fra Napoli e il suo Messia calcistico, ora Leo può pregustare questo amore e stasera vorrà assorbirne tutta quella passione difficile da raccontare se non hai vissuto quel periodo unico dentro le mura del San Paolo. Stasera l' urlo «The Champions» dei napoletani, il loro tifo, non lasceranno indifferenti neppure sordi e ciechi.

messi abidal

 

Chissà che Messi non stia pensando che possa essere proprio la Serie A il suo prossimo campionato, visto che potrebbe anche staccarsi dal Barcellona a fine stagione. Se lo augura il presidente della Juve, Andrea Agnelli («Ognuno dei top club italiani dovrebbe avere un Ronaldo o un Messi, sarebbe valore aggiunto per la nostra immagine internazionale»), che poi aggiunge una battuta: «So che Aurelio De Laurentiis ha già chiamato l' argentino...».

 

Una battuta che rimbalza in ogni angolo e arriva nella sala stampa in cui sta parlando, nel pomeriggio Gerard Piqué, che accetta anche il paragone fra i due grandi: «Maradona unico nel gioco del calcio. Sarà ricordato per sempre. Ma se mi chiedi Diego o Leo è domanda da... milionario. Io scelgo Leo per la costanza negli anni, per la capacità di ripetere cose straordinarie. Dicono che può giocare a Napoli? Chiedete a lui. Io spero chiuda qui...». Qui? Nella sala si diffonde un brusio che è di assenso specie fra i colleghi napoletani. Piqué capisce sorride e spiega: «Qui intendo al Barcellona, non a Napoli!».

 

de laurentiis gattuso

Intanto Leo è finalmente entrato dentro il tempio di Diego. Gli fa da cicerone Arturo Vidal, che con la Juve ha giocato già diverse sfide stimolanti su questo prato. Guarda quelle mura più vecchie che antiche, ma che continuano ad esercitare il loro fascino. Messi non ha visto ieri la fine del tunnel che porta in campo. Lì alla base delle scale, dalle quali risali sul prato, Maradona si fermava a pregare di fronte a San Gennaro e altre immagini sacre, mentre si caricava sentendo l' urlo della gente. Chissà se oggi lo farà anche Leo. Il quale entrando in campo, poco dopo le 19, appare concentrato e per nulla intenzionato a far trapelare emozioni dal suo viso focalizzato da telecamere e dalle mitragliate delle macchine fotografiche digitali.

 

Poco prima solennemente Quique Setien aveva detto: «Non abbiamo mai visto un giocatore come Leo che da oltre 10 anni si esprime con questa continuità a così alti livelli. Ho visto grandi campioni come Cruijff e Maradona, ma Leo è unico». Messi parlerà solo stasera sul campo e l' attesa è grande. Ma forse c' è un ricordo che potrebbe turbare almeno un po' il fuoriclasse.

 

de laurentiis gattuso

Nella porta avversaria ritroverà David Ospina, che nel giugno 2015 riuscì a parargli incredibilmente un colpo di testa da un metro. Il portiere oggi del Napoli quel giorno era già volato a respingere un tiro di Aguero, ma con una reattività incredibile si oppose anche a Messi, in un quarto di finale di Coppa America che l' Argentina superò solo ai rigori contro la Colombia. Dovrà dunque inventarsi una magia per segnare a casa Maradona e guadagnarsi l' applauso della sua gente.

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO