Luigi Ansaloni per gazzetta.it
“A distanza di qualche giorno sono ancora sorpreso dal ricorso della Wada, ma allo stesso tempo sono fiducioso che tutto andrà per il meglio. Se così non fosse, sarei davvero molto stupito”. Jannik Sinner è tornato a parlare, nella conferenza stampa da Shangai, dove è in corso il penultimo Masters 1000 della stagione, del ricorso al Tas dell’agenzia mondiale antidoping contro la sua assoluzione, per il caso della positività accidentale al Clostebol.
Una vicenda che ha visto coinvolto, suo malgrado, il numero uno del mondo, che non nasconde il suo disappunto per una storia che sembrava finita e che invece, purtroppo, ancora non lo è: “Sapevo che c’era una possibilità che tutto questo accadesse, è successo e questo mi ha molto sorpreso – dice Sinner – Collaborerò con loro come ho fatto prima. Ho avuto tre udienze e in tutte siamo andati a fondo della questione, pensavo bastasse. Ovviamente non sono a mio agio in questa situazione, questo è certo, anche perché pensavo che fosse tutto finito, quindi per me non è facile”.
Il numero uno del mondo ha poi parlato della partita persa a Pechino contro Alcaraz, una splendida finale che ha visto lo spagnolo vincere: “Siamo arrivati al tie break del terzo, a quel punto la differenza è stata davvero minima, potevo vincere io come poteva farlo lui, e alla fine è andata meglio a lui – ha detto Jannik -. Ho avuto qualche occasione nel terzo set, lui avrebbe dovuto vincere il primo set, che poi ho vinto io. Anche nel secondo set ho avuto delle occasioni, ho avuto break point sul 4-3, non ho potuto sfruttarle. Ho avuto qualche occasione sul 5-4.
jannik sinner in finale a pechino 2024 foto lapresse
Nel terzo set ero avanti 3-0 nel tie break ma lui poi ha tirato fuori dei punti incredibili e ha chiuso il match. E’ andata così, ma è stata una grande partita”. Sinner ha poi parlato del suo rapporto con Alcaraz: “Penso che per noi sia abbastanza facile andare d’accordo. Sento che siamo abbastanza simili come persone. In campo siamo un po' diversi, seguiamo la nostra natura, ma fuori dal campo mi piace stare con lui e ascoltarlo, ho la sensazione che gli piaccia circondarsi di persone vicine, cosa che faccio pure io. In campo proviamo e proveremo sempre a batterci dando il meglio di noi. Lui mi spinge a fare meglio, e questo è molto positivo, provo sempre a migliorare il mio gioco pensando a batterlo”.
JANNIK SINNER FINALE PECHINO jannik sinner in finale a pechino 2024. foto lapresse jannik sinner in finale a pechino 2024 foto lapresse jannik sinner in finale a pechino 2024 foto lapresse jannik sinner in finale a pechino 2024 foto lapresse JANNIK SINNER FINALE PECHINO