flavio briatore go kart

“A SINGAPORE FOSSI STATO IN FERRARI AVREI SPACCATO TUTTO”- BRIATORE, CHE QUALCUNO VORREBBE AL POSTO DI BINOTTO COME CAPO DEL MURETTO DEL CAVALLINO, ATTACCA LA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DOPO LA TARDIVA E INUTILE PENALITÀ INFLITTA A SERGIO PEREZ – “IN FIA C’E’ GENTE INADEGUATA. AD OGNI GARA ABBIAMO UN PROBLEMA. SE C'ERA STATA UN'INFRAZIONE PERCHÉ ASPETTARE DELLE ORE QUANDO CON TUTTA LA PARTE TECNICA A CUI ATTINGERE SI PUÒ DECIDERE IN UN MINUTO?”

Da fanpage.it

 

briatore

Una nuova pioggia di critiche si è sollevata contro la FIA dopo quanto accaduto nel GP di Singaporedella Formula 1 2022. A far infuriare tutti sono state le tempistiche dei Commissari della Federazione Internazionale riguardo l'investigazione sulle infrazioni commesse dal vincitore Sergio Perez durante il regime di Safety Car che ha prima fatto sperare il pilota della Ferrari Charles Leclerc (secondo alla bandiera a scacchi) riservandogli poi una clamorosa beffa al momento dell'annuncio della penalità inflitta al messicano che non ha alterato l'ordine d'arrivo della corsa sul circuito di Marina Bay.

 

Oltre alla palese contraddizione presente nelle motivazioni per giustificare i soli 5″ di penalità comminati al pilota Red Bull a fronte di tre diverse infrazioni (con gli Steward che prima scrivono di non aver preso in considerazione le giustificazioni addotte da Perez e poi invece dicono di averne tenuto conto), a far storcere il naso sono soprattutto le quattro ore passate dal momento della rilevazione della prima irregolarità (il 2 ottobre alle 21:30 ora locale) commessa dal messicano a quello in cui si è presa una decisione a riguardo con la sentenza arrivata quando a Singapore era l'1:35 di lunedì 3 ottobre. Mentre la sentenza per le infrazioni commesse alle 22:30 (quelle per le quali è stato punito con la penalità) è arrivata all'1:42 sempre del giorno successivo.

BRIATORE SCHUMI

 

 

Già subito dopo la gara il team principal della Ferrari Mattia Binotto si era detto dispiaciuto del fatto che non si sia presa una decisione a gara in corso (quando cioè anche una penalità di 5 secondi avrebbe influito sullo sviluppo della gara dato che prima del crollo finale Leclerc è sempre stato vicinissimo alla RB-18 di Perez): "Devo dire che ci dispiace che la decisione non sia arrivata durante la gara. Questo ha influenzato non solo il podio ma anche la gestione della gara stessa. Charles, nel cercare di spingere e stare dietro a Perez, ha usurato le sue gomme, soprattutto le anteriori" aveva infatti detto a Sky Sport il numero uno del Cavallino al termine della gara non sapendo che avrebbe dovuto attendere ancora altre tre ore per conoscere la decisione dei Commissari F1 a riguardo.

 

 

briatore schumi

A criticare ancora più aspramente la FIA dopo l'ininfluente penalità assegnata al vincitore Sergio Perez diverse ore dopo la conclusione del GP di Singapore è stato Flavio Briatore, oggi imprenditore di successo e collaboratore della Formula 1 per quanto riguarda l'organizzazione di eventi ma in passato storico team manager della Benetton e della Renault all'epoca dei titoli iridati conquistati da Michael Schumacher e Fernando Alonso.

 

 

"Alla FIA c'è della gente inadeguata. Ad ogni gara abbiamo un problema, anche ieri lo stesso. Se c'era stata un'infrazione perché aspettare delle ore quando con tutta la parte tecnica a cui attingere si può decidere in un minuto? Non è colpa della F1 ma della Fia, bisogna assolutamente cambiare. Così si può rovinare una gara, lo spettacolo e incidere sul Mondiale" sono state difatti le dure parole rilasciate dall'imprenditore piemontese all'agenzia LaPresse in merito alla lunghissima gestazione dell'ininfluente penalità comminata a Sergio Perez oltre tre ore dopo la gara.

briatore schumi

 

 

Flavio Briatore (che in molti vorrebbero nel ruolo di team principal del Cavallino al posto di Binotto) si è poi soffermato anche sulla reazione, pacata, della scuderia di Maranello immedesimandosi per un attimo nel ruolo di capo della squadra italiana e rispondendo con un perentorio "Io ieri avrei spaccato tutto" a chi gli chiedeva "se la Ferrari dovrebbe farsi sentire di più con la FIA", puntualizzando poi però che "ognuno ha il suo sistema di gestione".

SCHUMACHER BRIATORESCHUMACHER BRIATORE 2

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...