spalletti gasperini

“LA STRANA COPPIA NAPOLI-ATALANTA PROSEGUE LA SUA CORSA DI TESTA. I MERITI DI SPALLETTI E GASPERINI CHE SANNO MIGLIORARE I LORO UOMINI” - CONDO’: “IL NAPOLI HA SOSTITUITO BENE SUL MERCATO INSIGNE E KOULIBALY. L'ATALANTA, CHE NON HA IMPEGNI EUROPEI, HA UN NUOVO LEADER IN KOOPMEINERS - IL VERO CAMPIONATO INIZIERÀ A GENNAIO E DURERÀ 23 TURNI. MA SARÀ SEGNATO DAGLI HANDICAP ACCUMULATI IN AUTUNNO”

Paolo Condò per “la Repubblica”

 

SPALLETTI GASPERINI

La spaccatura in testa al campionato, dove sei squadre hanno aperto un piccolo vuoto - tre punti - fra il loro allungo e il ritmo irregolare delle altre, è destinata ad allargarsi da qui alla sosta. Le grandi in ritardo come Juve e Inter cercheranno di rientrare prima della pausa, ma sono le più penalizzate dal conto alla rovescia verso il Qatar. Senza nemmeno chiamare in causa Pogba, Di Maria ha incantato alla prima giornata ma da lì è stata tutta convalescenza (e squalifica); Lukaku manca da agosto, pare sempre sul punto di rientrare ma poi non viene nemmeno convocato.

 

KVARA

Viceversa gli azzurri che avevano saltato per infortunio le gare di Nations ce l'hanno regolarmente fatta per la ripresa del campionato. È una questione di priorità, chi si è conquistato il Mondiale lo privilegia, gli altri pensano ai club. In un certo senso il vero campionato a ranghi compatti inizierà a gennaio e durerà 23 turni. Ma sarà profondamente segnato dagli handicap accumulati in autunno.

 

La Juventus ha impedito che il buco si allargasse con una vittoria sul morbido Bologna, impaurito alla prima faccia feroce dell'asse serbo Vlahovic- Kostic: la variazione vincente sul tema è stata l'assist del goleador all'uomo-assist. Il 2-0 dello stesso Vlahovic, subito arricchito dal tris di Milik (fin qui l'acquisto dell'anno), è arrivato al momento giusto per sbattere la porta in faccia al ritorno dei vecchi fantasmi. In uno stadio inizialmente gelido, e tutt' altro che pieno, la Juve si è così rianimata. Sabato prossimo la visita al Milan - incompleto almeno come lei - è l'occasione per ricucire il buco.

 

SPALLETTI GASPERINI

Diversi piani più sopra, la strana coppia Napoli-Atalanta prosegue la sua corsa di testa. Se è vero che il Napoli dell'anno scorso viaggiava quattro punti sopra questo grazie a una partenza record da otto vittorie consecutive, è evidente che i risultati di Champions aumentano il peso sul piatto di questa stagione: il 4-1 casalingo al Liverpool e il secco 3-0 riscosso a Glasgow sono di un altro pianeta rispetto al punticino in due gare raccolto l'anno scorso in Europa League. È soltanto considerando questo, e l'agilità con la quale è stato dribblato il consunto tema del "ritorno dalle nazionali", che si comprende e apprezza la svolta comunicativa di Spalletti dopo la vittoria sul Torino. Un anno fa, al culmine della striscia positiva, reclamava per il suo Napoli un numero di millesimi uguale a quello degli avversari nel condominio dello scudetto: una strategia per sgravare di responsabilità le spalle dei suoi uomini, ma quali favoriti, ma come vi permettete, siamo come tutti gli altri, magari un po' meno.

 

Quest' anno invece il discorso sul sonno tranquillo del tecnico che non può sbagliare formazione perché tutti i suoi giocatori sono forti autorizza le ambizioni più elevate. Il Napoli ha sostituito bene, e rivolgendosi a mercati non convenzionali (dunque non costosissimi), due pezzi di storia come Insigne e Koulibaly; l'esplosione di Raspadori, il gol vincente di Simeone a San Siro, i minuti di qualità di Ndombele, l'intercambiabilità di Politano e Lozano segnalano il profondo miglioramento della rosa.

KOOPMEINERS INFORTUNIO

 

Su tutto, però, brilla la fusione dei tre di centrocampo, Lobotka, Anguissa e Zielinski, in un reparto che è un pezzo unico e perfettamente calibrato: dimostra come Spalletti non si limiti a godere del buon mercato, ma abbia anche migliorato i giocatori che già c'erano. Li migliora da sempre anche Gasperini, che ha vinto un'altra partita faticosa sprecando un po' davanti - Muriel non segna più, ma stavolta almeno ha sfornato l'assist risolutivo - ma confermando la tenuta dietro.

 

 L'Atalanta ha la miglior difesa, e il suo cambio di stile si spiega col cambio di leader: dopo che Malinovskyi non è riuscito a surrogare in pieno la classe sulfurea di Gomez e Ilicic, il potere è passato a Koopmeiners, che parte venti metri più indietro ma fa viaggiare la palla (e i contropiedisti) a ben altra velocità. Non va mai dimenticato che l'Atalanta - come l'Udinese che stasera va a caccia a Verona - non ha impegni europei. In questo affollatissimo secondo segmento gioca 8 partite, e non 12. Le leadership, già.

 

RomElu LuKaku

Nel Milan si è consolidata quella di Leao, ormai sempre presente nei momenti chiave. La Lazio è la squadra cui riesce meglio la velocità di crociera nelle partite "facili", e Milinkovic ha tanta parte in questo. Dybala, infine, è il singolo che ha avuto fin qui maggiore influenza: sulla Roma che l'ha preso, sulla Juve che l'ha mollato, persino sull'Inter che l'ha soltanto sfiorato.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…