maria cesarina turco suarez

“PER SUAREZ FU ORGANIZZATO UN ESAME FARSA” – SECONDO L’ACCUSA LA LEGALE DELLA JUVE FU L'ISTIGATRICE MORALE. INCHIESTA CHIUSA A PERUGIA. CON L'AVVOCATA MARIA CESARINA TURCO, ALTRI TRE INDAGATI. PRIMA DELL' ESAME, DICEVANO FRA LORO CHE SUAREZ “NON SPICCICA 'NA PAROLA”, E PARLA UN “ITALIANO PARA AMIGOS”. SECONDO LA PUBBLICA ACCUSA LA JUVE “SI È MOSSA AI MASSIMI LIVELLI ISTITUZIONALI PER VELOCIZZARE LA PRATICA MINISTERIALE”…

Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"

LUIS SUAREZ A PERUGIA

 

Otto mesi di indagini, interrogatori e accertamenti non hanno cambiato la sostanza dell' affaire Suarez, così come s' era svelato dai primi indizi: per il centravanti uruguayano all' epoca in forza al Barcellona fu organizzato, nel settembre scorso, un «esame farsa» utile a certificare la sua conoscenza della lingua italiana, in modo da ottenere un passaporto europeo ed essere acquistato dalla Juventus come cittadino comunitario.

 

MARIA TURCO

La prova fu effettivamente sostenuta dal calciatore, che conseguì il diploma, ma poi il trasferimento alla società bianconera saltò. Particolare che non è servito a evitare l' inchiesta e adesso il suo atto finale, che conferma l' ipotesi iniziale: a orchestrare l' esame truccato, secondo l' accusa, contribuì anche l' avvocata torinese Maria Cesarina Turco, «legale incaricato dalla società Juventus football club», in qualità di «concorrente morale e istigatrice».

 

È scritto nell' avviso di conclusione indagini della Procura di Perugia, notificato ieri all' avvocata Turco e ad altri tre indagati dell' Università per stranieri del capoluogo umbro: l' ex rettrice Giuliana Grego Bolli, il direttore generale (sospeso dall' incarico) Simone Olivieri e la professoressa Stefania Spina, anche lei interdetta dalle funzioni. Un quinto indagato, Lorenzo Rocca, esaminatore di Suarez, è uscito dall' inchiesta patteggiando la pena (sospesa) di un anno. L' accusa che coinvolge la legale incaricata dalla Juventus di seguire la vicenda del centravanti straniero che doveva diventare prima italiano e poi bianconero, è falso in atto pubblico.

suarez stefania spina

 

suarez

Secondo i pubblici ministeri Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti, coordinati dal procuratore Raffaele Cantone, il reato fu commesso quando, il 9 settembre, l' università perugina fissò una sessione straordinaria d' esame per il successivo giovedì 17, «attestando falsamente» che il motivo derivasse da «esigenze logistiche (connesse all' occupazione di aule) e di sicurezza (connesse alla necessità di evitare assembramenti in relazione all' emergenza legata alla diffusione del Covid-19)»; in realtà, sostiene la Procura, quella sessione venne «istituita ad personam , per consentire al calciatore Luis Alberto Suarez di ottenere, nei tempi richiesti dalla Juventus, e all' esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica» necessaria al conseguimento della cittadinanza.

LUIS SUAREZ E SIMONE OLIVIERI

 

Gli altri reati, la rivelazione di segreto e un ulteriore falso, vengono contestati ai soli dipendenti dell' ateneo per stranieri. Il primo è conseguenza del fatto che la professoressa Spina, responsabile del corso di preparazione seguito da Suarez prima dell' esame, gli trasmise in anticipo «il file pdf contenente l' intero svolgimento della prova poi tenuta il 17 settembre».

 

In pratica il calciatore arrivò in Italia, a bordo di un aereo privato, sapendo già le domande a cui avrebbe dovuto rispondere. Con un «vantaggio patrimoniale» per lui, che a cittadinanza ottenuta sarebbe stato ingaggiato dalla Juve, ma anche per l' Università, che incassò i soldi dell' iscrizione all' esame e al corso preparatorio (1.748 euro) insieme alla «prospettata attivazione di un rapporto convenzionale con la richiamata società calcistica (sempre la Juventus, ndr) per future stabili collaborazioni nel settore della formazione linguistica di calciatori stranieri», oltre che dalla promozione d' immagine dell' ateneo «sui principali media nazionali ed esteri».

SUAREZ ATENEO PERUGIA

 

Infine c' è l' ulteriore falso di un diploma che attesta la conoscenza della lingua italiana da parte del candidato a livello B1, richiesto per avere il passaporto. Fu il frutto di una «verifica fittizia», accusano i pm, forti anche delle intercettazioni in cui gli indagati, prima dell' esame, dicevano fra loro che Suarez «non spiccica 'na parola», e parla un «italiano para amigos ».

 

paratici nedved agnelli

La conclusione delle indagini prelude alla richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati a cui è stata comunicata, ma si tratta di uno stralcio rispetto all' inchiesta principale che resta aperta. In quel fascicolo sono iscritti fra gli indagati anche il dirigente juventino Fabio Paratici e l' avvocato della società Luigi Chiappero, per «false informazioni al pm». Paratici in particolare aveva negato qualunque contatto con il ministero dell' Interno o altri ministeri sull' istanza di Suarez. In realtà aveva chiesto lumi all' allora ministra dei Trasporti Paola De Micheli, sua amica, che girò le domande al Viminale.

 

Quanto basta per far dire ai pm che la Juventus «si è mossa ai massimi livelli istituzionali per velocizzare la pratica ministeriale».

suarezsuarez

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?