LUNA GROSSA: ORA MANCANO DUE VITTORIE PER CONQUISTARE LA PRADA CUP - ITALIANI E INGLESI VINCONO UNA REGATA CIASCUNO. ANCORA DECISIVE LE PARTENZE - LA SERIE FINALE RESTA APERTA MA LA BARCA DI PATRIZIO BERTELLI E' IN GRANDE VANTAGGIO (5-1): DEVE CENTRARE ALTRI DUE SUCCESSI PER ANDARE A CONTENDERE LA COPPA AMERICA A TEAM NEW ZEALAND - VIDEO

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Gian Luca Pasini per gazzetta.it

 

Una notizia buona e una cattiva. Luna Rossa è lontana solo due vittorie dalla conquista della Prada Cup e quindi dalla sfida con i neozelandesi in Coppa America. Ma allo stesso tempo Ineos Team Uk quando sembrava sul punto di crollare vince una regata e tiene ancora aperta la serie di finale che vede gli italiani in vantaggio 5-1.

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SI PARTE

Prima regata, sole agostano e venti leggeri. La partenza è il mezzogiorno di fuoco che tutti aspettano, sfida all’Ok regata. Jimmy Spithill stringe Britannia alla boa di partenza. Nessuno dei due timonieri molla il colpo. Le barche sono terribilmente vicine, tagliano la linea di partenza quasi in contemporanea, ma in anticipo di un secondo. Doppia penalità, una a testa. Luna Rossa protesta, perché ritiene di avere subito un danno. Separazione. Luna Rossa a sinistra, Britannia a destra.

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Al primo incrocio le barche sono di nuovo pericolosamente vicine. E i giudici intervengono, ritengono che la barca inglese abbia avuto un vantaggio. Nuova penalità che questa volta Sir Ben deve fare (prima si erano annullate). Deve lasciare agli italiani 50 metri di vantaggio, come prescrive il regolamento. Tanto basta per imbastire un altro successo sempre più consistente. Poi l’equipaggio italiano fa il resto, marca stretta gli inglesi. Virata su virata, strambata su strambata. Ogni lato del percorso (sono sei in totale) Luna Rossa guadagna e allunga sull’avversario confermando quello che si era già visto nelle prime 4 regate.

 

 

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SECONDA REGATA—   Ben Ainslie vince la partenza, dopo tante amarezze. E poi va a controllare Luna Rossa con una certa facilità. Mostrando un buona velocità, spesso migliore di quella italiana. La squadra di Patrizio Bertelli non molla mai e nel quinto lato riesce ad accorciare fino a 135 metri (che a 30 nodi è davvero nulla). Continua a guadagnare, tiene gli inglesi sotto pressione sfruttando evidentemente un paio di salti di vento che le danno più pressione in questo lato di bolina. Guadagna addirittura 21” in un solo lato (da 32” a 9”) e continua a combattere anche nel conclusivo sesto lato del percorso . Ma Ineos non si fa intimidire, accetta il corpo a corpo e mette a segno il primo punto di questa finale. Domani altre due regate (sempre dalle 4): le emozioni continuano. La Prada Cup non è finita

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