real madrid

A MADRID, LA CHAMPIONS È DI CASA - IL REAL MADRID HA NEL DNA IL TRIONFO NELLA COPPA DALLE GRANDI ORECCHIE: I "BLANCOS" HANNO 14 CHAMPIONS - UN'EPOPEA NATA NELLA SECONDA METÀ DEGLI ANNI '50, QUANDO IL REAL DI SANTIAGO BERNABEU E DI ALFREDO DI STEFANO SI AGGIUDICÒ LE PRIME CINQUE CONSECUTIVE (BERNABEU ERA IL PRESIDENTE) - DIETRO AL CLUB PIÙ FORTE DELLA STORIA C'È IL POTERE POLITICO ED ECONOMICO, MA ANCHE L'ABILITÀ DI...

liverpool real

Gigi Garanzini per “la Stampa”

 

Proprio nella stagione in cui nessuno l'aspettava sul traguardo, il Real Madrid ha vinto la Coppa dei Campioni più meritata della sua storia. Non per la qualità del gioco, questo no, si è visto di meglio, di molto meglio soprattutto nel passato ma anche nel presente, finale compresa. Ma per il valore degli avversari battuti uno dopo l'altro.

 

real city benzema

Una sorta di tappone alpino in cui il calendario gli ha presentato nell'ordine Psg, Chelsea, Manchester City e infine il Liverpool: tutte cioè le favorite della vigilia, con la sola eccezione del Bayern che, d'altra parte, per uscire si è fatto bastare il Villarreal. Tutte superiori sulla carta, tutte favorite: e tutte ridotte alla ragione da quel magico mix di tradizione, esperienza, consapevolezza, qualità, senza dimenticare la suerte, che fanno del dna madridista il più implacabile d'Europa.

 

ancelotti champions

E senza nemmeno bisogno, stavolta, di quell'arroganza in campo e fuori che altre imprese del passato aveva orientato quando non propiziato. Il miedo escenico del Bernabeu, e pazienza: ma anche certi arbitraggi da arrossirne al ricordo. Stavolta, proprio a cercare il pelo nell'uovo, quella mezza carica di Benzema a Donnarumma che diede il là alla rimonta sui parigini: rivista oggi, ma già allora per la verità, un'inezia. Che Totò avrebbe rubricato alla voce pinzillacchere.

santiago bernabeu 2

 

Con il trionfo sul Liverpool, il Real ha reso ancor più inattaccabile un primato europeo destinato a protrarsi per decenni. Le Coppe in bacheca sono 14, nell'arco di 67 anni. Il Milan che è il primo inseguitore è a quota 7: seguono a 6 il Bayern e il Liverpool, per l'appunto. Un'epopea nata da subito, dalla seconda metà degli anni '50, quando il Real di Santiago Bernabeu e di Alfredo Di Stefano si aggiudicò le prime cinque consecutive. Bernabeu era il presidente, Di Stefano il fuoriclasse, attorniato ad ogni buon conto da gente che si chiamava Puskas, o Gento, o Kopa. I due allenatori che si alternarono nel quinquennio erano Luis Carniglia e Miguel Munoz: ma di loro ci si è dimenticati perché nella cultura calcistica del tempo pesavano molto, ma molto meno di oggi.

alfredo di stefano 1

 

Al punto che giusto in Spagna li avevano ribattezzati porta-maletas, sì, insomma, portabagagli. Chiuso quel primo ciclo, il Real tornò a vincere nel '66 dopo Benfica, Milan e Inter ma il digiuno successivo durò la bellezza di 32 anni sino al successo del '98 in finale contro la Juve. Seguì una doppietta ad inaugurare il nuovo millennio, con un gol al volo di Zidane che è rimasto tra i più celebrati della storia. A quota 9, la Decima cominciò a diventare un'ossessione e toccò a Carletto Ancelotti, nel 2014, l'onore di metterci la firma dopo le due già vinte alla guida del Milan.

 

i trofei del real madrid

Infine, prima dell'altra sera, il filotto delle tre consecutive firmate da Zizou, '16-17-18, tutte levate al cielo dal capitano Sergio Ramos tra una scarpata e l'altra, e non poche scelte arbitrali monocromatiche. Stavolta il Real se l'è cavata da solo. Viaggiando a fari spenti nella fase a gironi per poi esaltarsi di fronte agli ostacoli alti. Con due protagonisti assoluti, il portiere e il centravanti. Courtois, che già aveva parato un rigore a Messi e poi evitato il tracollo col City, ha preso davvero di tutto a Salah e a Manè. Benzema ha letteralmente trascinato i suoi in finale a colpi di gol e assist.

 

Ma intorno a loro c'era una squadra che Carlo V o a scelta Carlo IV, a seconda che si parli di campionati o di coppe, ha assemblato alla perfezione. Ricostruendo la difesa, dando fiducia ad un centrocampo in cui gli anni cominciano a pesare ma il senso della posizione anche di più, e motivando i giovani, come Vinicius, ad andare oltre la giocata e alla ricerca anche della sostanza, oltre che del sacrificio. Dopodichè, ed è questo il passaggio-chiave, ha approcciato le partite accettando l'altrui superiorità: in particolare nella semifinale col City, ripetendo il copione con il Liverpool.

liverpool real vinicius

 

 All'insegna del lasciarli sfogare, visto che erano più forti, ma senza mai concedere spazio alle spalle. Col City è servita una robusta dose di fortuna, all'andata così come al ritorno: e ha deciso una doppietta di Rodrygo a tempo scaduto quando nessuno ci credeva più. Col Liverpool ha sacrificato proprio Rodrygo e gli ha preferito Valverde: che ha ricambiato con una gran partita e l'assist, facciamo il tiro-cross, che ha deciso la sfida. Mai preteso, Carletto, di aver inventato il calcio. Ma a saperlo interpretare, come lui davvero pochi.

alfredo di stefano 2santiago bernabeu 1alfredo di stefano 3liverpool real ancelottiliverpool real courtoisliverpool real courtois

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)