mihajlovic

MIHA MALE – CAPOLAVORO DI MIHAJLOVIC: SALVA IL BOLOGNA E ENTRA NEL CASTING DI ANDREA AGNELLI PER IL DOPO ALLEGRI - “LA JUVE? SONO NATO PRONTO…L'UNICO CONTATTO È STATO CINQUE ANNI FA. SE SONO CAMBIATO DA ALLORA? CREDO DI SÌ, BISOGNA AGGIORNARSI" – IN SILENZIO SIMONE INZAGHI ANCHE IN LUI IN CORSA PER LA PANCHINA BIANCONERA (CON PARATICI SONO AMICI FIN DALL'INFANZIA…)

Nicola Berardino per la Gazzetta dello Sport

 

mihajlovic

Sinisa Mihajlovic si gode la salvezza del Bologna nello stadio che è entrato nel suo cuore, soprattutto per lo scudetto conquistato con la Lazio nel 2000. Il tecnico che ha ribaltato il destino dei rossoblù al fischio finale viene sommerso dagli abbracci dei suoi giocatori. Soddisfazione e riconoscenza reciproca in una serata che ha premiato il Bologna con la permanenza in A. Con selfie finale di Mihajlovic e dei rossoblù sotto lo spicchio dei Distinti occupato dai tifosi del Bologna. «In pochi ci credevano. Io ero uno dei pochi e ho accettato il Bologna.

 

Ho creduto che ci fossero le qualità per salvarci. Abbiamo fatto però quasi un mezzo miracolo: i ragazzi sono stati bravissimi e li ho ringraziati. Hanno superato momenti difficili con umiltà e con l' unità del gruppo. Salvezza meritata: sono molto contento. La cosa più importante era mettere a posto la testa, far capire cosa volevo dalla squadra, per un certo tipo di calcio ci vuole coraggio e bisogna andare in campo per divertirsi. Ora c' è un' altra gara e possiamo arrivare al 10° posto: sarebbe un capolavoro. Futuro?La Juve? L' unico contatto è stato cinque anni fa.

 

mihajlovic

Se sono cambiato da allora? Credo di sì, bisogna aggiornarsi, poi io sono nato pronto. In settimana tornerà il presidente Saputo e parleremo...». In silenzio Inzaghi. In sala stampa per la Lazio è arrivato Parolo («Champions? Sarà obiettivo per la prossima stagione»). Dalla Curva laziale uno striscione per omaggiare un avversario di tanti derby: «La Nord saluta De Rossi. Fiero e irriducibile nemico sul campo».

 

 

MIHAJLOVIC FIRMA L’APPELLO PER SINISA

Alessandro Mossini per corrieredibologna.corriere.it

 

mihajlovic

Un sorriso e una firma, come ringraziamento dopo centinaia di messaggi d’affetto: ieri Sinisa Mihajlovic ha «autografato» il manifesto del Corriere di Bologna e le centinaia di messaggi di affetto nei suoi confronti. Dai cori allo stadio alle mail che continuano ancora ad arrivare all’indirizzo sport@corrieredibologna.it o sulle pagine Facebook e Twitter del giornale, fino ai pareri di tanti tifosi bolognesi illustri al Corriere: un plebiscito bulgaro che non può che riempire d’orgoglio il tecnico serbo.

 

I messaggi

«Anche quando ero alla Samp ci furono messaggi e quando mi mandarono via dal Milan ci fu un sondaggio in cui il 93% dei tifosi si schierò con me. Come allenatore ma soprattutto come persona i messaggi fanno piacere — osserva — e ringrazio tutti anche se siamo sempre legati ai risultati: se fai bene come a Bologna ti osannano, se perdi due partite non è più così. Prendo sempre come esempio la frase di Berlusconi: quando vinci sei un bel ragazzo, quando perdi una testa di c...».

sinisa mihajlovic e la figlia viktorija ph umicini

 

Il futuro dell’allenatore

Quanto al futuro, nessuna indicazione se non quella già riferita: la priorità è rossoblù, anche solo per galateo professionale. «La prima squadra con cui parlerò, a salvezza ottenuta, è il Bologna — conferma il tecnico — che per rispetto ha la precedenza. Ci parliamo serenamente, ci diciamo cosa dobbiamo dirci e poi si prende una decisione: parlare ora è inutile».

 

 

 

In campo contro la «sua» Lazio

stefano bettarini e sinisa mihajlovic ph umicini

Oggi il tecnico torna all’Olimpico dopo lo spiacevole episodio pre-Coppa Italia, con l’alterco con un agente delle forze dell’ordine. Una questione che Mihajlovic chiude così: «Ho specificato solo perché avevano detto che mi aveva insultato un tifoso della Lazio: prendo insulti da tutte le parti, se mi insultano anche quelli della Lazio...la situazione era difficile, c’era un’auto incendiata e anche io non ero molto tranquillo. Tutti possono sbagliare, ho parlato con il Questore e con la Digos di Roma che conosco: si sono scusati e sono stati gentili, io non voglio fare denunce. Mi basta quella telefonata, è finita là. Certo, mi piace che quando tocca uno di colore ne parlano tutti, quando tutto uno stadio urla “zingaro di m...” tutti fanno finta di niente ma è razzismo anche quello».

 

I ricordi della sua carriera

MIHAJLOVIC FAMILY

«Io sono sempre sul pezzo, tengo la tensione alta perché non mi piace fare una brutta figura nel mio lavoro. I rimpianti sono la cosa peggiore, bisogna avere la coscienza pulita. Decimo posto? L’obiettivo è la salvezza, poi magari se facciamo sei punti ci pensiamo». Il Bologna sarà di scena in un Olimpico in festa determinato a fare la propria partita. Trasferta dal sapore di amarcord per l’allenatore rossoblù: «Tornare lì fa sempre piacere, in sei anni abbiamo vinto un sacco di trofei e per il valore della squadra potevamo vincere anche di più».

 

sinisa mihajlovic foto mezzelani gmt4mihajlovic e le figlie

E su quella squadra dei trionfi Sinisa regala aneddoti: «Sicuramente c’erano molti allenatori in campo: in difesa tra me, Nesta, Couto, Stam e Favalli ce n’erano, ma anche a centrocampo. A volte in campo ci mettevamo già come dovevamo fare ed Eriksson ne prendeva atto: Sven è un gran signore, uno dei pochi allenatori a cui voleva bene anche chi non giocava. C’erano tante personalità forti: uno spogliatoio non facile da gestire, spesso succedevano diverse cose ma restavano là dentro e in campo uno per tutti e tutti per uno. E se qualcuno alzava la cresta gestivamo noi all’interno un po’ tutto».

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