mihajlovic 19

MILAN DA INCUBO, ROMA SENZA DIFESA, LAZIO DA URLO, LA RIMONTA-SHOW DELL'ATALANTA. PASSA TUTTO IN SECONDO PIANO DAVANTI ALLA FORZA E AL CORAGGIO DI SINISA MIHAJLOVIC CHE TORNA IN PANCHINA DOPO 40 GIORNI DI LOTTA CONTRO LA LEUCEMIA – LA MOGLIE: “I GUERRIERI SI RICONOSCONO DA LONTANO”- VIDEO

Giuseppe Nigro per gazzetta.it

 

Umanità, forza, passione, valori. In panchina 40 giorni dopo l’inizio delle terapie per combattere la leucemia, il ritorno di Sinisa Mihajlovic per la prima di campionato del suo Bologna tocca al cuore il mondo del calcio. Il risultato passa in secondo piano per tanti, ma certo non per lui. Sul campo del Verona neopromosso, in inferiorità numerica dal 15’ dopo l’espulsione di Dawidowicz per un fallo da rigore su Orsolini, i rossoblù dominano a livello di possesso palla ma non vanno oltre l’1-1: al 15’, sul penalty dell’espulsione, il vantaggio ospite con Sansone, al 36’ il pareggio casalingo su magistrale punizione dal limite di Veloso.

mihajlovic

 

Un paio d’ore prima della partita la sorpresa: aveva promesso ai suoi ragazzi di esserci, solo lui sa quanto gli sarà costato essere di parola. Arrivato allo stadio con la mascherina, eccolo in panchina al fischio d’inizio: cappellino in testa e cerotto sul lato sinistro del collo, segnato nel corpo dalla battaglia che la vita lo ha chiamato a combattere, trovandosi di fronte un leone. E infatti in panchina resiste poco: dialoga coi vice Tanjga e De Leo, lascia il connazionale davanti alla panchina a guidare la squadra, quando nelle pause i giocatori passano davanti dà disposizioni, poi comincia a saltare su a ogni azione e ben presto in piedi ci resta lui e si riprende il timone anche fisicamente. Fino alla fine. Fino al 92’, quando Sinisa lascia la panchina con un paio di minuti di anticipo sulla fine del recupero.

 

mihajlovic 19

Juric aveva scelto in avanti la cavalleria leggera con Tutino insieme a Verre e Zaccagni per non dare riferimenti, ma il piano partita è saltato dopo soli 12 minuti per l’espulsione di Dawidowicz nell’intervento da rigore su Orsolini: il rossoblù servito in profondità ha approfittato di un rimbalzo del pallone per aggirare il polacco che, superato, poteva solo atterrare l’avversario. Sansone dal dischetto di interno ha completato l’opera calciando sulla sinistra di Skorupski. In dieci, il Verona ha rinunciato a Zaccagni per inserire Bocchetti, rischiando a lungo schiacciato dal possesso di palla del Bologna in superiorità numerica, poco cinico a concretizzare il dominio: l’occasione migliore per il 2-0 ce l’ha avuta al 25’ Soriano, rientrato sul piede mancino per cercare il palo di destra, ma Silvestri gli ha tolto il pallone dall’angolo allungando in corner. Era qui che gli ospiti dovevano chiuderla.

mihajlovic

 

RESISTENZA SCALIGERA

 

Così i gialloblù, fin lì capaci di farsi vedere davanti solo con Lazovic a sinistra a mettere in difficoltà Tomiyasu, hanno trovato il pari al 36’ con una punizione di Veloso sulla destra al limite dell’area: gran tiro a giro che passa sopra la barriera tra Danilo e Dijks, Skorupski può solo sfiorare. Alla ricerca del raddoppio controllando gioco e palla, ma a ritmi sempre più bassi anche per il caldo agostano, il Bologna ha continuato a tenere la partita in pugno, con due squilli: a fine primo tempo l’incornata a centro area di Orsolini indisturbato su cross da destra di Soriano, fuori di poco, e al 69’ su calcio d’angolo la palla solo sfiorata ma non indirizzata sotto porta da Santander, entrato per Sansone. Sinisa ha provato anche con Destro al posto di Palacio e Dzemaili per Kingsley per provare coi tiri da fuori. A lungo incapace di uscire col solo Tutino davanti, il Verona ha provato d’orgoglio a ruggire con le salite palla al piede di Amrabat, portando infine a casa un punto prezioso: onore alla squadra di Juric. Pareggia il Bologna, vince Sinisa.

bologna per mihajlovic

 

samp laziobecao

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...