federer

IL NATALE DI FEDERER: "TUTTI MI CHIEDONO QUANDO SMETTERO’. NON LO SO, VORREI SAPERLO IO PER PRIMO. QUESTI ULTIMI 20-25 ANNI SONO PASSATI IN UN SOFFIO. VIVERE SENZA TENNIS FA PAURA MA… - HO INTUITO SUBITO CHE LA FINALE DI WIMBLEDON ERA INCREDIBILE, CHE IL SUSSEGUIRSI DI MATCH BALL LE AVREBBE CONFERITO UNA DIMENSIONE CHE SAREBBE ANDATA AL DI LÀ DEL TENNIS" - E POI IL CAMBIO DI RACCHETTA NEL 2014 CHE LO HA AIUTATO SUL ROVESCIO", I SEGRETI DENTRO E FUORI DAL CAMPO, LA NOSTALGIA PER LA NEVE… - VIDEO

TESTO DI Mathieu Aeschmann per “Lena” pubblicato da la Repubblica

federer djokovic

Roger Federer ci ha ricevuti in una libreria di Dubai per una chiacchierata a tutto tondo, in totale relax, e ha parlato anche dell' addio al tennis che si avvicina e sembra infondergli energie nuove.

 

Festeggerà il Natale sotto il sole di Dubai?

«Lo festeggerò in famiglia. Abbiamo decorato l' albero e preparato i biscotti natalizi. Quest' anno verranno a trovarci i miei genitori, e quindi sarà un Natale ancora più speciale. Adoro il periodo delle feste di fine anno. Certo, preferirei trascorrerle in Svizzera piuttosto che a Dubai, perché in Svizzera ho tutti i miei ricordi d' infanzia. Avevamo l' abitudine di andare a Berneck (vicino a San Gallo), a casa dei miei nonni».

federer

 

A quando risale il suo ultimo Natale sulla neve?

«Sei o sette anni fa siamo saliti allo chalet di Lenzerheide. Però non c' era neve: era tutto verde e solo il 25 dicembre è arrivata una spruzzatina di bianco. È un' eternità che non trascorro un Natale sulla neve».

 

Visto che lei si può permettere tutto, cosa le fa davvero piacere?

roger federer

«Provo un grande piacere a vedere gli altri aprire i doni. Quanto a me, non ho bisogno di grandi cose. Anzi, di nulla. Mi piace moltissimo quando con mia moglie Mirka possiamo rendere felici le persone che ci sono care: i bambini, i nostri amici, i miei genitori, il mio team».

federer

 

I suoi figli che cosa chiedono a Babbo Natale?

«Scrivono le lettere e ogni tanto troviamo richieste davvero strane. La richiesta più problematica è quella di animali domestici. Non siamo abbastanza stanziali per poterceli permettere, regalarglieli non avrebbe senso».

 

Nei momenti di vacanza, le capita mai di pensare: vivo una vita folle?

«In effetti sì, mi capita. Ci sono periodi in cui tutto mi sembra normale: le trasferte, l' eccitazione costante attorno a me, il tifo, le vittorie, le sconfitte. E poi ci sono momenti in cui prendo coscienza di quanto sia folle essere sempre al centro dell' attenzione, giocare in campi strapieni, continuare a vincere. È un effetto simile a una doccia fredda. Per fortuna, si tratta di una sensazione rara».

roger federer 8

 

Dopo la sconfitta in semifinale al Masters, è ripartito di corsa per una tournée in America Latina. Senza nemmeno il tempo di smaltire la delusione. Come fa?

«È il tennis ad avermelo insegnato. Ho imparato che dopo una sconfitta, anche la più cocente, c' è sempre un' altra opportunità. Ne abbiamo avuto la riprova estrema a Bogotà: eravamo pronti a entrare in campo quando la partita è stata cancellata a causa del coprifuoco in città. Ho detto a Sascha (Zverev): ti rendi conto che tra sole 24 ore abbiamo appuntamento in uno stadio di Città del Messico per battere il record del numero degli spettatori presenti a una partita di tennis (42.517, ndr ) ».

federer djokovic

 

 

Dopo lo Swiss Indoors, lei ha provato nostalgia per la sua carriera che scorre così velocemente. Questo pensiero le viene in mente spesso?

«Quasi unicamente quando mi chiedono per quanto tempo intendo ancora giocare. In questi casi, rispondo che non lo so. Del resto, questa domanda mi incuriosisce, vorrei saperlo io per primo. Questi ultimi 20-25 anni sono passati in un soffio. Ventiquattro anni fa giocavo l' Orange Bowl, il campionato di tennis del mondo Under 14.

 

roger federer 7

L' edizione 2019 inizia questa settimana e ci gioca il figlio di Tony Godsick, il mio agente. È chiaro che questo mi fa ripensare a quei tempi, a quando avevo 14 anni. E invece eccomi qui: ho 38 anni e mi chiedo: sta per finire tutto? Se fosse vero, il tempo sarebbe volato via davvero velocemente. Ma in questo c' è anche qualcosa di bello e rassicurante: non si dice forse che quando ci si diverte e si fa qualcosa che piace il tempo scorre più rapidamente?

federer djokovic

 

Ebbene, deve essere questo il mio caso. Ho trascorso anni meravigliosi nel mondo del tennis. E so che dopo mi aspettano molte altre belle cose. Premesso ciò, so fin d' ora che questa vita e il mondo del tennis mi mancheranno.

Per questo ho intenzione di approfittarne e di vivere ancora tutto con la stessa intensità».

 

Cerca di scacciare dalla sua mente questo pensiero della fine che si avvicina?

roger federer 6

«Non voglio scacciarlo. Questo pensiero è parte integrante del processo, della mia vita di oggi. È qualcosa di reale. E ha anche la funzione di suscitare altre sensazioni. È grazie a questo pensiero che per esempio provo una gratitudine enorme per tutto ciò che ho potuto vivere. Questo pensiero mi serve da motivazione, mi spinge a immaginare come risparmiare le forze o reinventarmi per restare più a lungo in campo. E poi, mi è utile fare passi avanti rispetto alle mie paure».

 

Ha preso impegni a Hangzhou per esibirsi fino al 2023. Alcuni hanno dedotto che lei intende giocare fino a quella data. È così?

roger federer 5

«Certo che no ( ride). Da un lato so che sarò ancora in grado di evolvere a un livello sufficiente nel 2023 per piacere al pubblico. Nessuno dimentica come si gioca a tennis quando decide di ritirarsi. Dopo, chissà Sarò ancora nel giro del tennis fra quattro anni? Non si sa.

 

Ricordo però che nel 2007 Pete Sampras mi ha sconfitto a Macao in un torneo, pur essendo uscito dal giro da cinque anni. E io ero il numero uno al mondo. Con questo, intendo dire che tu puoi anche darti una scadenza, mettere fine alla tua carriera perché non sei più in grado di giocare una settimana dietro l' altra, ma questo non vuol dire niente: sei sempre capace, una volta ogni tanto, di giocare una partita splendida».

 

Le sue figlie hanno dieci anni e i maschietti cinque. In fin dei conti sono soltanto loro a farle prendere coscienza della sua età?

«È vero, sono cresciuti tanto. E poi con loro ho già fatto tante cose, possiamo parlare di tantissimi argomenti. Mi prendo sempre più tempo da trascorrere con loro, senza correre troppo e partecipare a tutti i tornei. Insieme a Mirka, i miei figli sono la mia priorità assoluta».

 

roger federer 3

Passiamo al tennis e a questa stagione dal bilancio paradossale.

Lei ha giocato un tennis straordinario nel periodo migliore (contro Nadal in semifinale a Wimbledon, contro Djokovic ai Masters) senza riuscire però a conquistare un titolo importante.

 

Qual è la sua analisi?

«Diciamo che ogni tanto le cose devono andare così. Se si vuole cercare una spiegazione concreta, ricordiamoci che a Wimbledon mi è mancato un solo punto che avrebbe cambiato ogni cosa in termini di percezione. Poi mi pongo la domanda: come superare la cosa? Devo cambiare qualcosa? Questa è l' analisi che farò insieme ai miei coach Ivan Ljubicic e Seve Lüthi.

 

federer 19

Chiederò loro in tutta sincerità se pensano che io debba cambiare qualcosa in fase di allenamento, o qualcosa durante la partita. Se c' è qualche aspetto da aggiustare sul piano mentale, anche fisico, forse, o una tattica. Ecco, la mia sfida fino a metà gennaio sarà proprio questa: comprendere con esattezza le loro indicazioni tattiche».

 

La finale di Wimbledon, come quella di Melbourne 2017, ha lasciato alcune tracce nella mente dei suoi tifosi. È consapevole di come la gente viva e senta sulla propria pelle la sua carriera?

«In Australia l' ho sentita con grande intensità. Perché era una vittoria e tutti me ne parlavano. La gente, però, evita sempre di parlarmi di sconfitte.

 

Indubbiamente, non vuole risvegliare cattivi ricordi. Ho intuito subito che la finale di Wimbledon era incredibile, che il susseguirsi di match ball le avrebbe conferito una dimensione che sarebbe andata al di là del tennis. Me ne sono reso conto all' istante, come per Melbourne 2017 o per la finale di Wimbledon 2008 contro Rafa».

 

roger federer 4

Nella prima fase della sua carriera, il rovescio sembrava la variabile più grande del suo modo di giocare. Nel giro di pochi anni questa variabile sembra essersi spostata al dritto.

«Ci sono due spiegazioni. Prima di tutto il cambio di racchetta (nel 2014) mi ha aiutato sul rovescio. Al tempo stesso, però, ero consapevole che quel cambiamento di attrezzo avrebbe avuto un impatto negativo sul mio dritto. Poi, nell' estate del 2018, ho avuto un problema alla mano che mi ha destabilizzato molto da quella parte. Per fortuna, mi rendo conto che le cose ormai vanno nettamente meglio».

federer djokovic 5

 

Quando per le attività della sua fondazione deve incontrare famiglie che lottano perché qualcosa nella loro vita non è andata per il verso giusto, le capita mai di pensare che ha avuto anche lei dei momenti nella sua vita in cui le cose avrebbero potuto cambiare radicalmente?

«Sì, assolutamente. Nei giorni scorsi ho conosciuto una signora che soffre della malattia di Charcot, una neuropatia motorio-sensitiva ereditaria: non può muoversi, scrive grazie a un computer spostando lo sguardo. È ovvio che in momenti come quelli, uno valuta appieno tutta la propria fortuna. Del resto, se guardo al mio passato non sono stato mai né molto rigoroso né molto prudente.

Jannik Sinner Roger Federer

 

Anzi, all' inizio - direi tra i miei 16 e i 22 anni - in qualche occasione ho fatto di tutto e di più oltre al tennis. Ricordo quando sono andato a sciare con Marc Rosset al ritorno da un Open in Australia nel 2000. Gli ho detto, ora salto quella cunetta e sono volato per dieci metri e mi sono ritrovato cento metri più in basso. Marc rideva, ma poi ha avuto molta paura. Sono caduto molte volte anche in bicicletta. Una volta a Écublens, un' altra a Basilea e ho temuto che un camion mi sarebbe passato sopra».

 

Lei ama circondarsi di familiari, amici, pubblico: qual è il segreto dell' animale sociale Federer?

«E pensare che all' inizio ero anche un po' timido. Diciamo che non ho mai rivolto facilmente la parola alla gente. Ero come mio padre, ho preso da lui questa forma di timidezza.

 

Certo, se mi confronto a Sampras che faceva davvero fatica a parlare con persone appena conosciute, io entro subito in confidenza. Se poi esagero, se mi rendo conto che non avrei dovuto farlo, allora mi dico: amen, ho commesso un errore. E, sinceramente, mi piace proprio conoscere gente nuova, perché tutti hanno una loro storia da raccontare, tutti hanno una loro battaglia da combattere».

tsitsipas federerberrettini federerfederernadal federer fogninifederernadal federerfedererfedererfederer nadalfedererFederer con Rolex Daytona

 

federer

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?