patti smith

PARI E PATTI (SMITH): "SPERO CHE L'EPIDEMIA RIVOLUZIONI IL MONDO ANCHE SE POI VEDO TRUMP CHE IN PIENA PANDEMIA FA PASSARE LEGGI CHE FAVORISCONO CHI INQUINA. SPERO SOLO CHE NON TUTTI I LEADER SIANO COSÌ STUPIDI. MI PIACE IL PAPA. C’E PUREZZA IN LUI” – LA CANTANTE HA ANNUNCIATO IL QUARTO CONCERTO DELLA SUA ESTATE ITALIANA, A MILANO A FINE LUGLIO. CHE I CONCERTI SI FACCIANO ORA È DIFFICILE CREDERLO - VIDEO

Piero Negri per “la Stampa”

 

Poco prima che scattasse il lockdown anche a New York, Patti Smith ha annunciato il quarto concerto della sua estate italiana, a Milano, al Castello Sforzesco, a fine luglio.

PATTI SMITH E LA FIGLIA OMAGGIANO L'ITALIA

Che i concerti si facciano davvero ora è difficile crederlo, anche se nulla di certo è stato comunicato per questi e gli altri appuntamenti live. Patti Smith è in isolamento, da sola, e sta bene.

 

«Oggi avrei dovuto essere in Messico, poi sarei dovuta andare in Australia - ci dice al telefono da New York - mi piace viaggiare e lavorare, non lo posso fare e questo è il dispiacere più grande. Fortunatamente per me, sono una scrittrice, posso continuare a scrivere. Mi alzo al mattino molto presto, do da mangiare al gatto, poi scrivo, bevo un caffè, cerco di tenermi impegnata.

 

Dico a tutti di non chiamarmi prima delle 11. Alla solitudine sono abituata, non mi pesa, ma è dura per me essere chiusa in casa, sono irrequieta, ho bisogno di muovermi. Non mi lamento, dico semplicemente che è difficile per me immaginare un mondo in cui non è possibile acquistare un biglietto aereo e andare a Parigi, o venire in Italia. Ma cerco di rimanere positiva, ripenso alle cose che ho fatto, ai posti che ho visto e spero che presto si possa tornare a viaggiare. Conta molto rimanere positivi, mangiare sano e bere molto, e se proprio ho bisogno di muovermi posso andare su e giù dagli scalini».

patti smith prima alla scala tosca

 

Ho sentito di scrittori che in questi giorni non riescono nemmeno a leggere.

«Sì, anch' io ho avuto una crisi qualche giorno fa, non riuscivo a fare niente, forse perché la mia mente era ormai tarata sui viaggi e sulle performance, tutte attività rivolte verso l' esterno, non mi è stato facile accettare di rimanere sola e chiusa in casa. Ho passato quella fase imponendomi una routine. Mi sono detta: ok, per le prossime ore rimango qui a scrivere. Oppure rileggo ciò che ho scritto, o studio. Al limite, riordino i libri, vedo se ne trovo alcuni da regalare o prestare».

 

Che cosa studia?

«In questo periodo la Storia. Nella epidemia di Spagnola, nel 1918, morì anche mio nonno. Cerco di saperne di più. E poi, come ha reagito l' Europa alle due guerre mondiali?

 

Cosa sta accadendo in Siria oggi?

patti smith prima alla scala tosca

La storia più remota e quella vicina a noi. Mi è molto utile. Poi sono fortunata, ho un posto in cui vivere, il cibo non mi manca, ho l' acqua corrente. Lo dobbiamo sempre ricordare, ci sono moltissime persone che hanno una vita più difficile della nostra».

 

Crede che questa epidemia cambierà il mondo?

«Lo spero, anche se poi vedo che al presidente degli Stati Uniti tutto questo non importa. E mentre scoppia una pandemia, lui fa passare leggi che favoriscono chi inquina e libera alle speculazione spazi finora protetti. Vivo in un Paese guidato da un uomo che non vede la necessità di una cambiamento positivo nel rapporto con l' ambiente. Spero solo che non tutti i leader siano così stupidi. Abbiamo bisogno tutti di un cambiamento rivoluzionario, di essere meno materialisti, più empatici, più francescani, direi».

 

Ci sono leader che stanno approfittando della situazione per prendere tutto il potere.

«Vediamo sorgere nuovi e vecchi nazionalismi, il peggio che possa accadere oggi, oltre alla distruzione dell' ambiente naturale. Il nazionalismo porta alla guerra, distrugge l' empatia e la carità. Dobbiamo vigilare».

 

Prima di chiudersi in casa, ha registrato un video per l' Italia e i Paesi colpiti dal virus con sua figlia Jesse e ha recitato una poesia, A Pythagorean Traveler, che parla di nuvole. E le nuvole non conoscono confini.

patti smith 3

«Ma in certi posti sono più belle che altrove. L' ho scritta in Italia, a Sanremo, un giorno in cui mi sono svegliata e Ho sempre amato le nuvole, da sempre le cerco con lo sguardo. Quel giorno a Sanremo erano così belle che ho pensato stesse accadendo un miracolo, pensavo di trovare tutti a testa in su e invece nessuno sembrava accorgersene. Volevo dire a tutti: guardate che nuvole».

 

A proposito, il tour italiano?

«Una certezza ce l' ho: prima o poi, tornerò in Italia. Appena sarà possibile volare, la mia agente e amica Rita Zappador farà in modo che questo accada. Verrò sempre in Italia, anche quando sarò molto molto vecchia. È uno dei miei Paesi preferiti, mi piacciono tanto le persone e naturalmente l' arte, tutto, le strade, come si mangia, il caffè.

 

Voglio rivedere l'"Ultima Cena", bere il vostro caffè, andare alla Scala, visitare le chiese di Assisi, tornare a Trieste, Arezzo, San Severino, Firenze, in tutti i posti che amo. L' Italia la sento un po' mia. E qui con me ho molte fotografie scattate in Italia, molti libri, i film di Pasolini e Fellini, l' Italia è sempre con me. Mio marito Fred, che si chiamava pure lui Smith e che come me amava il vostro Paese, diceva che forse il nostro vero nome era Smitholini».

patti smith 2

 

Ha visto il Papa in preghiera nella piazza San Pietro vuota?

«Sì, un' immagine bellissima, potente. Mi piace Francesco, c' è purezza in lui. Non si può essere d' accordo su tutto, ma mi sembra un uomo buono. Mi è tornata in mente la foto di Giovanni Paolo II in carcere con l' uomo che gli aveva sparato.

PATTI SMITH

Due fotografie, e due Papi, molto diversi tra loro, che mi hanno dato la stessa emozione: due persone che dentro se stessi in profondità e mostrano il vero significato della parola preghiera».

patti smith 1patti smithPATTI SMITH WILLIAM BURROUGHSpatti smith coverpatti smithpatti smithpatti smithpatti smithpatti smithpatti smithMapplethorpe e Patti Smith - ph Lloyd Ziff

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…