italia macedonia

"IL CALCIO ITALIANO? E’ SOLO LENTO. I GIOCATORI FRENANO QUANDO SI AVVICINANO ALL'AREA" – JULIO VELASCO, COACH DELL’ITALVOLLEY CHE HA VINTO TUTTO E EX DIRIGENTE DI LAZIO E INTER, SCATENATO: “IN ITALIA C'È UN PESSIMISMO ECCESSIVO. NON CI SI RENDE CONTO DI VIVERE IN UNO DEI POCHI PAESI RICCHI. ESSERE FUORI DAL MONDIALE NON È UN DISASTRO TOTALE, LA VERITÀ È CHE C’È DA CAMBIARE ANCHE QUANDO SI VINCE” – GLI ELOGI A MANCINI, I GIOVANI E IL PROBLEMA DELLA MANCANZA DEI TALENTI

Stefano Boldrini per “il Messaggero”

 

velasco

Julio Velasco è uno degli uomini più importanti della storia sportiva italiana.

E' stato l'uomo che ha portato la pallavolo maschile ai massimi livelli mondiali 1990 e 1994, cinque World League, in totale 30 titoli -, ma, oltre ai trofei, ha prodotto un'autentica rivoluzione culturale, dai metodi di lavoro al concetto del club Italia che permise, tra 1997 e 1998, di far decollare il volley femminile, fino alle esperienze dirigenziali nel calcio, alla Lazio e all'Inter. Oggi, celebrati i 70 anni, è direttore tecnico del settore giovanile maschile della pallavolo. Velasco è un visionario: sta al volley come Guardiola sta al calcio.

 

Velasco, l'Italia è davvero un paese per vecchi?

«Non si può dire che l'Italia non pensi ai giovani perché i ragazzi hanno ottime condizioni di vita. In Italia domina però l'istinto conservatore. Le generazioni più datate tendono a rallentare i cambiamenti e la modernizzazione».

 

italia macedonia del nord 9

Un problema di sistema, quindi.

«Io parlerei di mediazione costante, a tutti i livelli. A mio avviso, questa paura del nuovo è ancora legata al ventennio fascista. Percepisci il timore del cambiamento nei discorsi quotidiani. Credo che sia importante porsi di fronte alle cose in modo diverso, ma invece si impone la mediazione: sempre e comunque».

 

Oggi è in atto uno scontro ideologico tra quelli che furono giovani negli anni Sessanta e Settanta e la Generazione Z, ovvero i nati tra il 1995 e il 2010.

«In Italia si usa questa espressione: i giovani di oggi. La detesto. Negli anni Sessanta la protesta giovanile fu artefice di enormi progressi nella società civile. Vorrei ricordare che all'inizio, anche i Beatles furono osteggiati, persino censurati».

 

Osteggiare i giovani significa ostacolare il futuro.

«Facciamo un elenco di tutto quello che di positivo esprimono le nuove generazioni: sportivi, musicisti, studenti, ragazzi e ragazze impegnati nella solidarietà. Rimproveriamo ai giovani di stare sempre al telefonino, quando in realtà tutti stiamo incollati al cellulare».

 

velasco

Diversi indicatori riguardanti i giovani, dall'occupazione alla scuola fino alla pratica sportiva, sono allarmanti.

«In Italia c'è un pessimismo eccessivo. Non ci si rende conto di vivere in uno dei pochi paesi ricchi del mondo. Ci confrontiamo sempre con chi sta meglio e non guardiamo chi sta peggio. E qui arriviamo allo sport. Mi chiedo: era tutto ok nove mesi fa quando l'Italia vinse gli europei? Adesso che la nazionale non parteciperà al mondiale siamo invece di fronte al disastro totale? La verità è che c'è da cambiare anche quando si vince. E quando si perde, bisogna smaltire l'incazzatura e riflettere bene sulle scelte da compiere. Prendiamo esempio dalla cultura anglosassone: semplificare per risolvere i problemi».

 

Mancini ha deciso di restare.

«Conosco Mancini dai tempi della Lazio. Gli ho mandato un messaggio dopo la sconfitta con la Macedonia e sono contentissimo che abbia preso questa decisione. Lui ha sempre creduto nella nazionale e per questo mi piace. Il successo più importante ottenuto da Roberto all'europeo non è stato vincere, ma credere nel successo».

 

italia macedonia del nord 72

Altro tema di discussione è l'abbassamento della qualità nel nostro calcio.

«In Italia negli ultimi anni c'è stata la contrapposizione tra giochisti e risultatisti. Oggi lo sport in generale pone invece un altro problema: quello della velocità. Se io sono giochista, ma sono lento, non vado da nessuna parte. E' quello che ci insegna la Premier, dove si pratica un calcio più rapido.

 

Perché in Italia i giocatori frenano quando si avvicinano all'area? Suggerisco un'ipotesi: prevale la paura di perdere il pallone e di incassare il contropiede. Il coraggio è anche rischiare di perdere il pallone e lottare per riconquistarlo.Il problema del gol accompagnò l'Italia pure durante l'europeo, ma fu superato perché la nazionale giocò un calcio veloce».

julio velasco

 

L'allenatore dell'Under 21, Paolo Nicolato, ha lanciato un altro tipo di allarme: pochissimo spazio per i giovani.

«Un tema importante. Qui entriamo in un terreno complesso, dove bisogna parlare di mentalità e di gestione di un'azienda. Quando un club di calcio ha difficoltà economiche, i tagli colpiscono staff sanitario e settore giovanile. Non prevale mai un altro tipo di ragionamento, ovvero alleggerire la rosa della prima squadra, dove trovi sempre elementi inutilizzati, dal minutaggio ridotto».

 

ZORZI LUCCHETTA VELASCO

Non produciamo più talenti come un tempo.

«Dissi una volta: agli italiani non piacciono i giocatori italiani. O meglio, al giocatore italiano non si perdona nulla. E invece bisogna aiutarlo, stimolando l'autostima e dimostrando che davvero crediamo nella nostra missione. Perché non credere di costruire una nazionale capace di vincere il mondiale nel 2026? Mancini, restando, ha già lanciato il messaggio».

 

Come intervenire per risolvere alcuni problemi?

«Serve concretezza. I giovani giocano poco? Bene, troviamo una soluzione per dare loro maggiore spazio. I settori giovanili sono in difficoltà? Parliamo con i responsabili, sentiamo la loro voce, confrontiamoci. I tecnici sono sottopagati? Proviamo ad abolire il precariato dirottando maggiori risorse nei vivai e tagliando gli sprechi reali».

mancini gravina 2

 

Non è tutto da rifare, insomma.

«Assolutamente no. Bisogna rialzare la testa, correggere gli errori e migliorare i punti di forza. L'Italia ha potenzialità enormi: talento, creatività, l'intelligenza. Toglietevi quella nuvola di pessimismo sopra la testa e guardatevi intorno: vi accorgerete che essere italiani è una bella cosa».

italia macedonia del nord 73italia macedonia del nord 74gabriele gravina e roberto mancinivelasco

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...