antonello cuccureddu

"CUCCU", L’ULTIMO ROMANTICO DEL CALCIO – È DIVENTATA VIRALE LA FOTO DI ANTONELLO CUCCUREDDU, EX JUVE, MENTRE AD ALGHERO TRACCIA LE LINEE DEL CAMPO CON LA CALCE PER I RAGAZZINI DELLA SUA SCUOLA CALCIO – "ADESSO PER MOLTI GENITORI SENZA IL SINTETICO SEMBRA CHE I FIGLI NON POSSANO GIOCARE. E INVECE NEL FANGO SI IMPARA DI PIÙ" - "VORREI SCOPRIRE IL NUOVO DEL PIERO, UN RAGAZZO STRAORDINARIO" - AI GENITORI-ALLENATORI DICO…"

 

Elvira Serra per corriere.it

 

antonello cuccureddu

L’ultimo romantico del calcio si chiama Antonello Cuccureddu, ha 72 anni e 434 partite alle spalle con la maglia della Juventus, per la quale ha firmato 28 gol, sei scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Il suo nome è stampato su una delle 50 stelle della Walk of Fame allo Stadium di Torino.

 

E forse è anche per questo scarto tra ordinarietà e leggenda che è diventata virale la foto che gli ha scattato ad Alghero sabato mattina il primogenito Luca, mentre tracciava le linee del campo con la calce, poi pubblicata dalla pagina Facebook di «Calcio - Ultimi Romantici».

 

«Cuccu», ma fa sempre lei quel lavoro?

«No, qualche volta anche mio figlio. Ma io mi diverto! Quando ero bambino giocavo sul fango, per strada. Adesso per molti genitori senza il sintetico sembra che i figli non possano giocare. E invece impari di più: uno stop su questo campo ha rimbalzi diversi. E comunque il nostro è bello morbido, sabbioso».

 

antonello cuccureddu

La traccialinee sembra una carriola con il coperchio. Come funziona?

«Ah, fa benissimo il suo lavoro: stendiamo il filo prima sull’area, poi sulle linee laterali, quindi si traccia e si passa sopra con la calce. Se non piove, dura due settimane. Sabato dovevo farlo perché giocavano i miei esordienti, che hanno 10-11 anni: il nostro campo è regolamentare, ma loro giocano a nove».

 

 

Tutto questo succede nella sua scuola «Apd Antonello Cuccureddu 1969»: l’anno dell’esordio in Serie A.

«In due anni ero passato dal Fertilia alla Torres al Brescia alla Juventus. La prima partita in maglia bianconera la giocai proprio in Sardegna, contro quel Cagliari di Gigi Riva che a fine stagione avrebbe vinto lo scudetto. Il giorno dopo un giornale titolò “figlio cattivo”, perché avevo segnato il gol del pareggio. Ma io giocavo per vincere, sempre, anche quando dopo dodici anni lasciai la Juve per la Fiorentina e mi ritrovai ad affrontare i miei ex compagni».

 

Come fu il salto a Torino?

antonello cuccureddu

«Tanti sardi mi aiutarono, io avevo appena vent’anni. Il primo che conobbi e con cui sono rimasto amico è Scanu, il parrucchiere che aveva il negozio vicino allo stadio. Ma anche con i compagni mi sono trovato subito bene: Cabrini, Benetti, Gentile... Con lui uscivamo sempre, prima di sposarci».

 

E sua moglie è sarda o «continentale»?

«Mia moglie, Ivana Mazzi, è toscana. L’avevo conosciuta nel ristorante dove andavamo a mangiare, lei era lì con amici. Non capisce nulla di calcio, credo sia venuta a una sola partita in tutta la mia carriera, e forse è stata una delle mie fortune. Ma se l’immagina se tornavo a casa dopo aver perso e mi toccava litigare sulla prestazione?».

 

 

Sogna ancora le partite?

«Eh sì. A parte l’esordio, la partita che non posso dimenticare è quella contro la Roma che ci fece conquistare lo scudetto del ‘73, all’ultima giornata di campionato. Segnai il gol della vittoria a tre minuti dalla fine.

 

CUCCUREDDU

A quei tempi si scendeva in campo con la radio in panchina per sentire cosa facevano le altre squadre: il Milan, che in classifica era in vantaggio di un punto, stava perdendo. Allora le persone giocavano la schedina tutte le settimane, le famiglie riempivano gli stadi. Era un altro mondo...».

 

Gli incontri che l’hanno emozionata di più?

«Mi sono emozionato molto con Pelé in Canada. E poi con Sivori in Argentina, nel 1978: era il mio idolo. Nella mia Club House, qui ad Alghero, ci sono tutte le foto: il debutto in Nazionale con Giacinto Facchetti, quella con Paolino Rossi, gli scudetti...».

 

Dopo, allenò anche un giovanissimo Del Piero.

«Sì, nella Primavera della Juve. Che ragazzo straordinario...».

 

LA ROVESCIATA ASSIST DI DEL PIERO PER TREZEGUET CONTRO IL MILAN

Sta cercando un nuovo Del Piero nella sua scuola?

«Ancora non l’ho trovato, ma si nota già da piccoli quando hanno quel talento in più e bisogna seguirli e accompagnarli. Dalla prossima stagione, comunque, vorrei far decollare un progetto che coinvolge la Juventus. Qui di fianco a me c’è l’Alghero che è gemellata con il Cagliari Calcio».

 

Quali regole impone?

«La scuola prima di tutto: se uno va male a scuola sta in panchina. E poi, seconda regola, gioca solo chi si allena. Ai genitori suggerisco, se i ragazzini non studiano, di togliergli per punizione il telefonino o il computer o la bicicletta, ma non lo sport, che è scuola di vita: altrimenti gli viene la depressione».

 

E i genitori-allenatori li incontra mai?

«Devo dire che sono tutti molto rispettosi, e poi io i loro figli li faccio ruotare sempre. Ma quando qualcuno esagera faccio una domanda semplice? Ma tu nella vita hai giocato al calcio? No. E allora guarda e ascolta. E nessuno protesta».

 

Se va a Torino a vedere una partita paga il biglietto?

«Eh, se dovessi comprare il biglietto significa che il mondo è crollato».

del piero all esame per allenatori a coverciano 2CUCCUREDDU

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...