laura giuliani alia guagni

"NIENTE SESSO PRIMA DELLA GARA", IL FIDANZATO DEL PORTIERE DELLA NAZIONALE LAURA GIULIANI RIVELA CHE PARTIRA’ GIOVEDI’ PER LA FRANCIA MA NON CI SARANNO INCONTRI BOLLENTI SOTTO LE LENZUOLA CON LA COMPAGNA IMPEGNATA NEL MONDIALE: “LE RAGAZZE STARANNO INSIEME TRA LORO PER RIMANERE PIÙ CONCENTRATE” - ALIA GUAGNI, LAUREATA IN SCIENZE MOTORIE, SPIAZZA TUTTI CON IL NOME DEL SUO IDOLO: “SOMIGLIO A…”

Da www.corrieredellosport.it

 

 

laura giuliani

"Se quando raggiungerò Laura in Francia faremo 'astinenza' sessuale oppure no? Quando sarò lì lascerò Laura concentrata, è il mister che decide, le ragazze staranno insieme tra loro per rimanere più concentrate". Cristian Cottarelli, fidanzato del portiere della nazionale femminile Laura Giuliani, e lui stesso portiere di calcio, oggi a 'Un Giorno da Pecora', su Rai Radio1, ha raccontato come sia la numero 1 dell'Italia in privato.

 

Negli appuntamenti sportivi decisivi come questo mondiale c'è chi dice che dal punto di vista sessuale gli atleti dovrebbero fare 'astinenza' e chi invece crede che fare del sesso aiuti le prestazioni in campo. Lei e la sua compagna, dunque, siete più per 'l'astinenza'? "Sì, diciamo di si". Non è allora che sotto sotto spera che la nazionale venga eliminata il prima possibile così da poter rivedere liberamente la sua fidanzata? "No, no, più le ragazze vanno avanti e meglio è. Sarà più bello quando lei tornerà", ha spiegato a Un Giorno da Pecora il fidanzato di Laura Giuliani. Come vi siete conosciuti con la numero 1 della nazionale? "Tramite un'amica comune, e quotidianamente condividiamo la passione per il calcio, di cui parliamo molto anche a casa".

 

Il mito di Laura è Gianluigi Buffon

laura giuliani

 E' vero che il mito di Laura è Gianluigi Buffon? "Sì, Laura lavora quotidianamente per ricalcare le orme del suo mito. E anche come personalità e comunicazione con la squadra ricorda proprio Buffon, visto che cerca sempre di essere tranquilla e punto di riferimento della squadra". C'è chi l'ha già definita il miglior portiere del mondiale." E' un po’ presto per dirlo ma è partita bene...".

 

Visto che siete entrambi portieri, vi capita mai di giocare a chi para meglio a casa? "Sì. Giochiamo usando la finestra come porta, e qualche volta si mettono in mezzo pure i nostri gatti. Di solito vinco io - ha scherzato a Rai Radio1 Cottarelli - ma questo non diteglielo". Da quanti anni convivete? "Da 7 anni, lei ne aveva 19 quando siamo andati a convivere". Qual è il nomignolo affettuoso che le ha dato? "Io la chiamo pesciolina e lei mi chiama sbirulo". Perchè proprio 'pesciolina'? "Perchè le piace imitare i versi degli animali, mi fa molto ridere e la prendo spesso in giro per questo". Quando la raggiungerà in Francia? "Sì, partirò giovedì per seguirla nella seconda e nella terza partita".

 

alia guagni

ALIA GUAGNI SPIAZZA TUTTI CON IL NOME DEL SUO IDOLO

Da sport.virgilio.it

 

Dopo il successo all’esordio con l’Australia, la nazionale Femminile ha raggiunto ieri Reims, la città dello Champagne, dove venerdì spera di brindare alla qualificazione agli ottavi di finale. Contro la Giamaica, che ha iniziato il suo Mondiale incassando tre gol dal Brasile,  le Azzurre avranno a disposizione il primo match point per il passaggio del turno: con un’altra vittoria l’Italia ipotecherebbe gli Ottavi e, se l’Australia non riuscisse a battere il Brasile, sarebbe sicura di chiudere il girone nelle prime due posizioni.

 

alia guagni

Nel pomeriggio la squadra sosterrà il primo allenamento allo stadio ‘Jean Bucton’ di Reims e torneranno a lavorare sul campo anche le ragazze che hanno giocato con l’Australia. Un match, quello con le ‘Matildas’, che ha confermato tutte le qualità di Alia Guagni, dalla spinta continua che riesce a garantire alla duttilità che le consente di spostarsi da una fascia all’altra: “Stiamo bene – le parole in conferenza stampa del difensore della Fiorentina – è stato un inizio importante: abbiamo giocato una partita bellissima e siamo molto contente. Con la Giamaica non sarà una gara facile, è una squadra molto preparata sotto il profilo atletico, corrono davvero tanto e ci daranno del filo da torcere”.

 

alia guagni

Dall’estate 2013 all’estate 2015 è stata a Seattle, dove ha giocato in Seconda Divisione scoprendo una nuova realtà. Poi Alia è tornata in Italia, nella sua Firenze, e due anni fa si è tolta la soddisfazione di vincere il primo scudetto della storia delle Viola: “Lì una bambina che inizia a giocare a calcio è ben vista – racconta – se in un impianto sportivo ci sono dieci campi, su nove giocano delle bambine E’ una realtà che in Italia stiamo iniziando ad intraprendere adesso e ci vorranno anni per raggiungere quel livello. L’obbligo imposto alle società professionistiche maschili di dotarsi di squadre femminili, i risultati raggiunti dalla Nazionale e gli investimenti fatti dalla Federazione sono la dimostrazione che questo è un periodo di svolta”.

 

Laureata in Scienze Motorie, ama viaggiare e cucinare, in futuro vorrebbe una famiglia e dei figli, ma per ora pensa solo a godersi questo Mondiale: “Non siamo abituate a tutto questo clamore, a fare interviste e conferenze stampa ogni giorno. E’ bello perché ti fa capire che il movimento sta crescendo, ma non dobbiamo mai perdere di vista ciò che più conta, il rettangolo di gioco. Era un sogno poter raggiungere questi obiettivi e stiamo realizzando quel sogno”. Milena Bertolini alla vigilia dell’esordio con l’Australia aveva chiesto ‘compattezza’, una qualità che l’Italia ha mostrato di avere: “La nostra arma vincente è il gruppo, siamo molto unite e dove non riesce ad arrivare una singolarmente arrivano le altre. Negli ultimi due anni siano cresciute tantissimo a livello fisico, anche se i nostri punti di forza restano tattica e tecnica”.

alia guagni

 

Difensore solo sulla carta, aiutata da una falcata da centometrista impiega solo pochi secondi ad arrivare da un’area di rigore all’altra: “Ho iniziato come centrale di difesa, sono diventata terzino e poi a Firenze ho iniziato a giocare anche avanti: quando vedo lo spazio attacco”. Non è un caso quindi che il suo modello sia Samuel Eto’o, un attaccante di ruolo sempre pronto a sacrificarsi: “E’ il tipo di giocatore che più mi si avvicina: veloce, di spinta, poi è un dettaglio che lui sia un attaccante e io un difensore. Perché un modello maschile e non femminile? Quando ho iniziato io non si vedevano le partite delle donne in tv, era difficile avere un’icona femminile. Ora le  cose stanno cambiando, magari nelle nuove generazioni ci sarà una bambina che vorrà diventare come Bonansea o Giugliano”. O magari come Alia Guagni? “Perché no”.

 

italia australia bonanseabonansea italia australia 2italia australia bonansea 1

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....