"SARRI, GIA' FINITA LA POLMONITE?" - LA FOTO DEL TECNICO CON SIGARETTE E ACCENDINO SCATENA LE IRONIE SUL WEB - L'ALLENATORE BIANCONERO, COLPITO DALLA POLMONITE, E’ IN VIA DI GUARIGIONE E FARÀ DI TUTTO PER ANDARE IN PANCHINA SABATO SERA ALLO STADIUM - A METÀ SETTIMANA CI SARÀ UN NUOVO CONSULTO MEDICO. LA SQUADRA LO ASPETTA – LE MOSSE SUL MERCATO DI PARATICI

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GIANLUCA ODDENINO per la Stampa

 

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La buona notizia è che Maurizio Sarri sta meglio, la pazza idea è che vuole tornare subito in panchina. Far coincidere il suo esordio allo Stadium con Juve-Napoli, la madre di tutte le partite per chi è nato all' ombra del Vesuvio e ha guidato gli azzurri dal 2015 al 2018, è diventato il progetto del tecnico bianconero costretto a fermarsi due settimane fa per una seria polmonite.

 

Come un leone in gabbia Sarri ha assistito davanti alla tv, sul divano della nuova casa in zona Crocetta, alla vittoria della sua squadra nel debutto in campionato: un' esperienza ai limiti, per uno come lui abituato a dare continue indicazioni ai suoi giocatori da bordocampo, e forse anche per questo sta facendo di tutto per tornare al fianco della squadra abbandonando le comunicazioni via telefono o sms. Ieri pomeriggio l' allenatore toscano era nel centro sportivo della Continassa per confrontarsi con i suoi collaboratori:

 

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non ha ancora diretto l' allenamento sul campo, ma ha firmato autografi ai tifosi fuori dai cancelli e ha sorriso quando un sostenitore gli ha urlato «Portaci la Champions». Sarri è carico e a metà settimana ci sarà un nuovo consulto medico: se il quadro clinico sarà ulteriormente migliorato e lui starà bene come in questi ultimi giorni, allora cresceranno vertiginosamente le possibilità di vederlo sabato sera in prima fila per la sfida scudetto.

 

La prudenza del club L' ipotesi viene presa in considerazione dalla Juve, ma con tutta la prudenza del caso e le dovute cautele. Perché con la salute non si scherza e già a Villar Perosa il tecnico ha esagerato per eccesso di generosità: non stava bene, però ci teneva ad essere presente nell' atteso battesimo bianconero. Così ha saltato il collaudo di Trieste di sabato 17 e nel piano dei medici era previsto uno stop per le prime due partite di Serie A.

 

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Non c' era a Parma, ma adesso può maturare la clamorosa sorpresa. Sarri non nasconde ai suoi amici più stretti la voglia matta di vivere Juve-Napoli nello stadio bianconero dove finora si è affacciato come rivale, stampando per altro l' ultima sconfitta casalinga dei campioni d' Italia il 22 aprile 2018.

 

La squadra lo aspetta Passato, presente e futuro si mischiano alle speranze e agli antibiotici in questa settimana che porta all' atteso big-match, oltre che alla chiusura del mercato. E in attesa di definire la rosa bianconera, con il ds Paratici impegnato a cedere gli esuberi (Mandzukic e Rugani su tutti), il tecnico prepara il suo gran debutto. «Sarri sta meglio - aveva detto il vice presidente Pavel Nedved venerdì scorso -: è un grande lavoratore e vorrebbe stare ogni giorno sul campo. L' assenza dell' allenatore in panchina può portare delle difficoltà, ma abbiamo già vissuto una situazione analoga in passato e c' è la massima fiducia nel suo lavoro».

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Nel 2012/13 la Juve dovette rinunciare a Conte per 4 mesi, causa squalifica legata all' omessa denuncia nel caso del calcio scommesse, ma l' attuale tecnico dell' Inter poteva allenare tutti i giorni la squadra e la seguiva dalla tribuna in tutte le partite. «Paghiamo di più il fatto che manchi in settimana - ha sottolineato il capitano Giorgio Chiellini dopo la vittoria di Parma -: credo comunque che possa essere orgoglioso perché la squadra ha dimostrato di essere unita e di allenarsi con dedizione e applicazione». E ora potrebbe ritrovarselo a bordocampo.

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